Gronda, 30/08/2011 22.44:
Sono in caccia da giorni.
Sono sempre piu' convinto di prendere un tablet, ma non so bene quale.
L'utilizzo che ne vorrei fare e' di "sostituire" il portatile perche' son spesso in giro per lavoro ed il peso della borsa del PC e' oramai insopportabile.
Un tablet mi permetterebbe di ridurre quasi a 0 i tempi di accensione, il peso e l'usufruibilita'.
IPAD mi dicono non aver una propria memoria per poter vedere i file che ho sul pc (magari li metterei su un hard disk o li passo sul tablet).
In questo senso sicuramente e' meglio un sistema aperto come Android.
...pero' sto raccogliendo piu' impressioni ed informazioni possibili.
Scrivete, scrivete, scrivete... grazie.
Dario, parliamoci chiarissimo eh...
Il peso di un portatile e' pari a poco un cazzo.
Con la differenza che un portatile e' tantissime cose, un iPad e' una sola e un tablet pc pure...
Se il problema e' il peso predi un netbook, cosi risolvi senza penalizzare piu' di tanto le prestazioni.
Su Android ci ho sviluppato, cosi a tempo perso, delle cagatine pure io.... Attenzione pero' ai sistemi opensource, soprattutto se usati per lavoro... sono, appunto, opensource....
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“Il vocabolo è particolarmente attestato e utilizzato nel gergo non sportivo, con riferimento al club calcistico milanese dell’Inter. Per lunghi decenni del XX secolo, e segnatamente a partire dagli anni venti, i tifosi milanisti furono prevalentemente di estrazioneproletaria, spesso immigrati; per questo motivo dagli interisti essi venivano soprannominati “casciavit” (cacciaviti) allo scopo di indicarne l’origine popolare ed operaia. I milanisti chiamavano viceversa “bauscia” i rivali, essendo allora la tifoseria nerazzurra composta perlopiù dalla medio-alta borghesia di origine prettamente meneghina. In quegli anni il divario tra le due componenti sociali andò consolidandosi anche sul piano dei risultati sportivi, poiché l’Inter conquistò 3 scudetti mentre il Milan non vinse il campionato per molti anni (dal 1907 al 1951).”