Dopo la moglie di Chiocchio adesso ci prova il figlio!
Cari Amici, oggi mentre cercavo di reperire notizie sul concerto di Rossano Calabro ho purtroppo ritrovato questa notizia che vi riporto di seguito e che evidenzia, a mio avviso, come l'accanimento dei familiari di Chiocchio contro il nostro caro Amedeo inizia ad essere semplicemente votato al mero tentativo di fare cassa... eccovi l'agenzia e giudicate pure
Roma, 22 dic. (Apcom) - Nuove accuse di diffamazione per Amedeo Minghi, rispetto a quanto scritto dal musicista nel libro 'L'ascolteranno gli americani' in merito all'amico ed autore Gaio Chiocchio, scomparso alcuni anni fa. Il cantante risulta iscritto sul registro degli indagati, in seguito ad una nuova denuncia presentata dal figlio di Chiocchio. Nei giorni scorsi i carabinieri hanno notificato l'atto d'accusa all'interprete di tante ballate. Il fascicolo è all'attenzione del pm Luca Guido Tescaroli. Visto che la questione è già stata oggetto di una archivazione il difensore di Minghi, l'avvocato Enrico Maria Gallinaro, presenterà a breve all'attenzione del magistrato inquirente una memoria rispetto a quanto avvenuto.Nel primo procedimento, la moglie di Chiocchio, lamentava il fatto che il cantante non aveva spiegato bene nel libro che il suo amico era coautore di alcuni testi. Erano una decina le canzoni citate nel capo di imputazione; tra le altre, 'Le verdi cattedrali della memoria', 'Ladri di sole', 'Gomma americana' e 'Cuore di pace'. Secondo il gip del Tribunale di Roma, Marcello Liotta, dalla lettura delle pagine scritte da Minghi, nel saggio della Rai-Eri pubblicato nel 2006, emerge in modo chiaro il "sentimento di grande affetto e stima con il quale l'autore ha voluto ricordare l'amico e prezioso collaboratore che ha composto i testi di molte sue canzoni". Inoltre "la sobrietà delle parole usate rendono palese l'assenza di qualsivoglia intento diffamatorio".
Rispetto alla prima denuncia, l'avvocato Gallinaro ha spiegato: "Proprio in questi giorni abbiamo ritirato la sentenza con cui la Cassazione dichiara inammissibile il ricorso presentato contro il decreto di archiviazione in favore del maestro Minghi". In merito alle nuove accuse di diffamazione, il penalista ha aggiunto: "Altro non ritengo di dover aggiungere. Confidiamo come sempre nel buon operato della magistratura. Dispiace che un grande professionista e una ottima persona debba essere trascinata dentro le aule di giustizia". Il difensore del figlio di Chiocchio, l'avvocato Enrico D'Ovidio, ha detto: "Riteniamo che le espressioni riportate nel libro scritto da Minghi abbiano un profilo diffamatorio e che le prova di ciò si ricavi dall'attenta lettura del testo".