FORUM STUDENTI TARANTO Forum degli Studenti di Taranto > Quinto Ennio . Ferraris . Aristosseno . Archita . Maria Pia . Vittorino da Feltre . Giurisprudenza . Economia

Ricordi

  • Messaggi
  • Toledo
    00 15/02/2007 13:29
    Non ho un bel ricordo del Quinto Ennio. Quando ci andavo io era pieno di poveracci, gente di plastica, manichini con 1000 miliardi di roba addosso e quintali di segatura al posto del cervello. L'80% dei ragazzi che frequentevano il Quinto Ennio all'epoca era composto da questi soggetti, incapaci di esprimere una frase di senso compiuto che andasse oltre la vanteria per l'acquisto delle scarpe nuove, il fatto di essere stati i primi a Taranto ad aver avuto un determinato capo d'abbigliamento (mamma mia che pena...), le serate nei localini squallidi in cui figheggiavano alla grande e altre idiozie riguardanti il loro microcosmo tutto vestitini firmati e popolarità (la popolarità "dei poveri", anzi: "dei poverissimi"). Indimenticabili poi certe scene: una tizia ne incontra un'altra nei corridoi, si abbracciano e si salutano con frasi tipo "CIAAAAAAAAAAOOOOOOOO AMOREEEEEEEEEEEEEE!!!!!! COME VA, BELLISSIMA?" e cose di questo genere (che erano all'ordine del giorno). Poi, due secondi dopo essersi lasciate, giù insulti e cattiverie di ogni genere "Quanto fa schifo! E' bruttissima! Ha sempre gli stessi vestiti! Puzza!" e cose simili. Uno schifo infinito. Provo ancora ribrezzo, a distanza di anni, a ricordare certe porcate. I professori, poi, erano qualcosa di allucinante. Raccomandazioni a go-go (nella mia classe c'era gente che andava a ripetizione da professori di altri corsi... Ovviamente su "consiglio" di alcuni nostri professori...), simpatie e antipatie basate sul ceto sociale degli alunni e altre assurdità che non scrivo per decenza (anche perchè credo che verrebbero censurate). Le ingiustizie, poi, erano una cosa normale ed erano perpetrate alla luce del sole. I voti (specialmente quelli dell'esame di maturità) palesarono alla perfezione la situazione di cui sopra. Potrei dire tante, tantissime altre cose, ma preferisco fermarmi qui. Spero che oggi come oggi la situazione sia cambiata, ma francamente credo che sia tutto come e forse anche peggio di prima. Alcuni dei personaggi che ho citato qualche riga fa hanno fatto la fine che meritavano: c'è chi fa il commesso, chi l'impiegatuccio da quattro soldi, chi il precario per 600 euro al mese e chi è disoccupato. Alcuni, invece, continuano ad essere sostenuti da papà: frequentano l'università nelle principali città italiane da moltissimi anni, non fanno niente tutto il giorno (tanto paga papi) e si bullano con la barca di soldi per guadagnare i quali non hanno fatto nulla. Altri ancora hanno comprato una laurea senza leggere due righe di un qualsiasi libro in vita loro e sono stati opportunamente sistemati dalla famiglia, a discapito di chi, magari, aveva titoli e qualità di ben altra caratura, ma non aveva alle spalle un padre ricco o una famiglia di professionisti affermati con tante amicizie. Ho visto tanta gente cambiare radicalmente in quella scuola. Entravano in un certo modo e, gradualmente, diventavano come i pupazzi di cui sopra. In terzo liceo erano uguali alle squallide nullità che ho descritto prima. Se potessi tornerei indietro. Non rifarei mai il liceo (scuola inutile che non serve a niente. Quando ne esci non hai nulla in mano e sei solo un bamboccio che ha speso i migliori anni a studiare cose inutili che nella vita non serviranno mai, a meno che non si voglia fare il professore o cose simili... e sai che bello...) nè rifarei, nello specifico, il Quinto Ennio. Questa scuola non mi ha lasciato niente, non mi è stata mai utile nella vita vera. Anzi, sì, qualcosa me lo ha insegnato: a evitare tutti i personaggi ipocriti e inutili come quelli che ho descritto. Sotto questo aspetto il Quinto Ennio è stato fondamentale. Nella vita di gente così se ne incontra tanta, forse troppa. Ed è meglio starne alla larga. Mi accorgo solo ora di aver scritto un papiro che probabilmente nessuno leggerà, oppure sarà censurato o cancellato in quanto non conforme alle regole di questo forum. Pazienza, sarà un'altra, l'ennesima, l'ultima "quitoenniata". Se il mio intervento rimarrà sul forum, spero solo che possa essere utile a qualcuno. Altrimenti andrà bene comunque. Viva la fica oggi e sempre. E forza Taranto.
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    Fabry ;-)
    Post: 350
    Utente Esperto
    00 16/02/2007 09:29
    Non penso sia opportuno cancellarlo, dopotutto questa è la tua opinione personale, ed ognuno, in uno stato democratico, è libero di esprimere la propria opinione...non sei stato volgare, non hai fatto nomi, ti sei fermato fin dove era giusto farlo, quindi una letturina non credo turberà così tanto...io sono stato cinque anni lì dentro proprio come te, ne sono uscito a tutti gli effetti e con immensa gioia il 13 luglio...immensa gioia perchè non ne potevo più, ero stanco, stanco di tutto...quello di cui tu parli in effetti non posso contraddirlo, perchè io non so quanto tempo fa ti sei maturato, ma molte cose sono ancora oggi come tu hai detto...nemmeno io rifarei più il liceo e il Quinto Ennio...ma non per un motivo generalizzato, ma proprio perchè, specie alla fine di tutto, ne ho viste davvero di troppe, grosse e indecenti!
    Quello che auguro a tutti coloro che ancora sono studenti del celebre liceo tarantino è che possano restare, dopo cinque, interminbaili anni, soddisfatti della scelta che indubbiamente condiziona gran parte della vita! [SM=x1152603]

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    ...il perdente trova sempre una scusa, il vincente trova sempre la strada!
  • W l'Economia!!
    00 16/02/2007 22:37
    Sono d'accordo
    Caro Fabry,sono d'accordo.A parte gli scherzi,anche io non rifarei mai il Quinto Ennio,sia perchè dal punto di vista pratico non mi ha dato niente in quanto in Economia si studia molta matematica che al Quinto Ennio non si fa bene ma soprattutto per la gente..io sono ipocrita perchè ho avuto abbastanza storielle con quelle ragazze che ora critico ma le ho avute per il solo piacere fisico.Perchè in quanto a mente sono sotto zero..guardale anche adesso come scrivono in questo forum,sanno solo dire quanto è bono questo quanto è bono quell'altro..non capiscono che si rendono ridicole..e non capiscono che in altre città cui sono ragazze molto preparate e più avanzate di loro..per quanto riguarda i maschi devo dire che mi è andata abbastaza bene,il mio migliore amico era un compagno di classe..poteva andarmi peggio...
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    Fabry ;-)
    Post: 350
    Utente Esperto
    00 17/02/2007 11:27
    Il problema forse riguarda proprio la "zucca" delle persone attualmente...c'è un "piattume" micidiale, un'uniformità di pensiero (quale pensiero poi?) davvero sconcertante...capisco mio fratello, adesso, che ha preferito un istituto ad un liceo...penso che oggi le cose si siano ribaltate del tutto...i licei sono le scuole meno serie!

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  • Elena
    00 22/02/2007 16:42
    Perchè subire?
    Ma quando lo hai frequentato questo QE così terribile? Guarda che queste sono cose che succedono in tutte le scuole e che oggi vedo succedere anche nel mondo del lavoro. E poi scusa perchè subire? Chissenefrega se c'è chi si vanta delle sue scarpine firmate e poi non ha mai letto un libro in vita sua? Fatti loro, non vedo perchè prestare tanta attenzione. Quando frequentavo il QE c'era gente di tutti i tipi e ognuno si accompagna con il tipo di persone che preferisce e organizza la sua vita di conseguenza. Io mi sono divertita, ho preso il meglio che potevo prendere da quegli anni, dagli amici e dai professori.
    Non è che sotto sotto un pò di invidia per la popolarità.....
    Ciao ciao, [SM=x1152625]
  • Toledo
    00 23/02/2007 14:33
    .
    Non mi pare di aver scritto di aver subito qualcosa (ma cosa, poi? Boh...). Ho semplicemente esposto la situazione che c'era al Quinto Ennio quando l'ho frequentato (non è una questione di "troppa considerazione"), rendendo pubblici i miei ricordi (questa sezione serve anche a questo, no?). Mi sembrava scontato che, in quegli anni, quando ero a scuola, "andavo" con quelli più simili a me (una netta minoranza. Ma proprio MOLTO netta). Evidentemente questo ovvio particolare non era scontato per tutti. Mi sembrava pure stupido dire che quando capitava che qualcuno si vantasse con me delle scarpe nuove gli ho sempre risposto con un sano "sei troppo bravo, 'mbà, ma non me ne fotte un cazzo". Sull'inividia per la "popolarità" (permettimi di pisciarmi sotto dal ridere, Elena) non credo ci sia bisogno di risposta. Tra l'altro, almeno faccia a faccia, non ho mai ricevuto "critiche" da nessuno (alle spalle probabilmente più di una, com'era giusto che fosse). Sulla varietà delle persone del Quinto Ennio permettimi di dissentire: forse c'era quando l'hai frequentato tu. Ai "miei tempi" erano quasi tutti come i soggetti che ho descritto. Il fatto di "organizzare la vita" mi sembra fuori luogo, dato che la mia vita non credo riguardi questo discorso e/o questa sezione (in cui si parla dei ricordi dei tempi del Quinto Ennio, mi pare), nè tantomeno l'organizzazione della stessa dipendeva dai soggetti in questione. Ah, dimenticavo: dai miei professori non c'era niente di buono da "prendere". Credo che tu abbia le idee un po' confuse, infatti hai interpretato a modo tuo il mio discorso (e forse proprio questa stessa sezione). O forse ti sei sentita "punta nel vivo", perchè magari ti sei riconosciuta tra i tipi descritti. Chi lo sa. Saluti [SM=x1152657] [SM=x1152658]
  • Leonny
    00 28/02/2007 22:14
    Buonasera ragazzi,
    mi rendo conto, di trovarmi a discutere con gente molto più grande e matura di me... visto che io sono all'inizio della mia carriera scolastica superiore. Ho letto con molta attenzione il tuo messaggio, caro Toledo, e devo ammettere che di gente così, come l'hai descritta tu c'è ne tanta in questa scuola, e sono schifato da questo, ma come hai detto tu anche questo serve a crescere. Io sono del parere che di gente ipocrita c'è ne sia a bizzeffe!!!(e non solo al beneamato Q.Ennio, diciamo che tu dici questo perchè hai frequentato questa scuola, ma ripeto non ti dò torto... troppi figli di papà e troppi raccomandati... ma poi c'è da dire che nella vita se una persona è capace i raccomandati neanche li vede... a dimostrazione infatti come hai detto i raccomandatucci ora fanno i commessi del c***o!!!).
    Non sono invece d'accordo quando hai detto che il classico non serve a niente... perchè è comunque una scuola dove ci insegnano a ragionare riflettere e sopprattutto ad avere un linguaggio abbastanza erudito... Ammetto che a fare latino e greco ci vuole davvero coraggio, quando poi si pensa che non serviranno a "niente".... cmq sono un pò deluso del Quinto Ennio, una scuola con elementi non molto salubri... ma sono felice di frequentare un LICEO CLASSICO...
    grazie per avermi sopportato e spero che qualcuno, proprio come te legga questo intervento.... [SM=x1152621]
  • W l'Economia!!
    00 01/03/2007 02:16
    Il classico può servire,ma di certo non il classico fatto al QE
    Caro Leonny,concordo parzialmente. Il classico in effetti, se fatto come si deve può formare valide persone..però è necessario sottolineare fatto bene...non come al Quinto Ennio..dove nella sezione B per esempio il prof di latino e greco neanche ci faceva tradurre e metteva i voti in base a..al risultato dell' "orale"'..a buon intenditor poche parole..il Quinto Ennio è in declino ed è giusto che sia cosi. Nuove scuole e nuove materie meritano di prendere il posto di questo "liceo classico"..
  • OFFLINE
    Fabry ;-)
    Post: 350
    Utente Esperto
    00 01/03/2007 10:27
    Re: Il classico può servire,ma di certo non il classico fatto al QE

    Scritto da: W l'Economia!! 01/03/2007 2.16
    Caro Leonny,concordo parzialmente. Il classico in effetti, se fatto come si deve può formare valide persone..però è necessario sottolineare fatto bene...non come al Quinto Ennio..dove nella sezione B per esempio il prof di latino e greco neanche ci faceva tradurre e metteva i voti in base a..al risultato dell' "orale"'..a buon intenditor poche parole..il Quinto Ennio è in declino ed è giusto che sia cosi. Nuove scuole e nuove materie meritano di prendere il posto di questo "liceo classico"..

    ...è dura ammetterlo, tutto sommato, devo concordare con te...il classico fatto al QE mi è servito a pochissimo...davvero! Tornassi indietro, cambierei del tutto indirizzo e scuola...ma ormai è andata...ragazzi che siete ancora studenti, vi do un consiglio realmente sentito...sfruttate al massimo tutte le vostre capacità, ne avrete davvero bisogno dopo...se le basi ricevute sono scarse o addirittura inesistenti come in alcuni casi (e in alcune scuole in particolare!) vi ritroverete seriamente a dover ricominciare tutto ma proprio tutto daccapo!!!

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  • Tal dei tali
    00 01/03/2007 20:54
    Scusate, frequento l'ultimo anno al Ferraris, non conosco bene la situazione interna al Quinto ennio.....Volevo sapere se quello che è stato affermato in questa discussione corrisponde alla verità. Grazie per l'attenzione
  • ex corso F
    00 06/03/2007 16:33
    a proposito del vecchio QE
    ciao,sono una stagionata maturata del "gloriosissimo" QE.
    scusate lo sfogo ma dò il massimo dell'appoggio a Toledo.
    la discussione azionata sul pattume regnante nel liceo in questione mi trova concorde al 100%.
    mi dispiace che la situazione non sia cambiata anzi mi pare proprio peggiorata.
    sapete che i fighetti di cui parlate e che ho avuto il "piacere" di continuare a frequentare per opportunismo anche all'università al primo esame se non c'era papino che conosceva la commissione non superavano l'esame manco con 18/30?
    sapete che il figlio di un noto professionista tarantino veniva accompagnato mano nella mano da papà dal docente di cattedra che, dopo 3 minuti scriveva il libretto e lo rimandava a casa?
    il tutto CON LA PIÙ GRANDE FACCIA TOSTA E IN PRESENZA DI NOI COMUNI MORTALI CHE PER GUADAGNARCI UN MINIMO 26 DOVEVAMO SGOBBARE A MORTE.
    e, giusto x gradire, adesso il fighetto il questione è di ruolo come docente.
    ecco chi erano i figli dell'alta borghesia del QE.
    un mio amico di quei tempi,osteggiato xche proveniente da altro liceo e figlio di contadini fu bocciato; si è maturato da privatista ed in tempi record si è laureato in giurisprudenza, si è abilitato - senza raccomandazione - ed ora è un brillante avvocato.
    ... e comunque io mi sono laureata il lettere classiche e ne sono orgogliosa ma ho fatto tabula rasa di tutto quello che non mi hanno insegnato.
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    Vulpes92
    Post: 153
    Utente Esperto
    00 07/03/2007 00:08
    Hai ragione da vendere su tutto, ma in particolare su questo:


    Scritto da: Toledo 15/02/2007 13.29
    Spero che oggi come oggi la situazione sia cambiata, ma francamente credo che sia tutto come e forse anche peggio di prima.



    E' la cosa più vera che tu abbia detto, il che è tutto dire dato che sono pienamente d'accordo con tutto il tuo post. Ti lascio immaginare la situazione.

    E intanto, quando leggo queste cose, non posso che provare un senso di impotenza e oppressione, nonchè di puro terrore.

    Come dice un mio professore...POVERA ITALIA! [SM=g27992]

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    ~ Medicinæ Doctor ~