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LA REPUBBLICA
21 gennaio 2006
Dopo il rinvio del Colle, parla il ministro della Giustizia
"La legge si può modificare? Se lo dice Berlusconi..."
Inappellabilità, Castelli:
"Ciampi? Azione legittima"

NAPOLI - "L'azione di Ciampi è costituzionalmente legittima". Il ministro della Giustizia Roberto Castelli commenta così la decisione del capo dello Stato che ha rinviato alle Camere la cosidetta legge Pecorella. Il Guardasigilli è a Castel Capuano, a Napoli, per la manifestazione "Toghe e medaglie" organizzata dal Consiglio dell'Ordine forense partenopeo. "C'è una Costituzione che parla chiaro, che dà dei poteri al Parlamento italiano e dei poteri al Presidente della Repubblica: tutto si sta svolgendo all' interno della Costituzione e non vi è assolutamente a mio parere nulla da commentare" spiega il ministro leghista.

Cauto il ministro sull'intenzione manifestata dal capo del governo, Silvio Berlusconi, di intervenire per modificare lka legge: "Se lo dice il premier...".

E alla domanda se questa legge riuscirà ad essere approvata dal centrodestra Castelli ha risposto: "Non lo so. Questa è una legge di natura parlamentare, io personalmente non me ne sono occupato molto.
Deciderà il Parlamento".

Castelli, poi, davanti agli avvocati ha tracciato una sorta di bilancio del suo mandato: "La mia stella polare è stata la difesa dei valori della Costituzione. Siamo tutti esseri umani e tutti possiamo fare degli errori, io ne ho fatti e molti ma sicuramente li ho fatti in buona fede". Il Guardasigilli ha voluto specificare anche che la difesa ad ogni costo della separazione dei poteri può avere causato non incontri ma scontri "ma trovo che in questo non ci sia niente di patologico". Bocciata infine l'ipotesi di abbassare sotto i 14 anni della soglia di punibilità: "Non è eticamente giusto.



(21 gennaio 2006)
INES TABUSSO