00 15/12/2004 14:03
Premesso che mi avvalgo del lavoro svolto dai miei inviati sul posto Patriot, Zhero e Cotugno (a proposito, Toto, cercati un cacchio di nome di “battaglia” serio come tutti gli altri, che così come sei messo ora mi sembra di essere a San Remo nel 1972!!!!), mi accingo a tentare la difficile opera della stesura di un “editoriale” riferito ad un evento al quale purtroppo, come avete visto, non ho potuto partecipare causa lavoro.
Il tutto inizia nella mattinata di sabato 11 dicembre 2004. C’è in programma l’ultimo evento Ghost dell’anno, il “Xmas Bowl di Trieste contro i Mustangs”.
I “Fantasmi” muovono dagli inferi in legioni, ed iniziano le loro tipiche migrazioni stile tregende fantozziane. Partono come al solito da ogni dove, e come ad ogni “adunanza”, convergono verso un punto geografico comune, che da quel momento in poi, non sarà mai più lo stesso. E’ ormai opinione comune infatti, come dopo ogni adunanza Ghost, il luogo dove si riuniscono divenga quasi sempre sede di fenomeni paranormali terrificanti, e rimanga come infestato da oscure presenze, e soprattutto oscuri odori!!!
Non a caso gli studiosi sono concordi nel correlare tra loro tali fenomeni, e i luoghi di raduni, partite o allenamenti del Ghost Team:
il “triangolo delle Bermuda” (che Lord è tutt’ora convinto sia un megastore di forma triangolare che vende solo pantaloncini corti!!!), la Transylvania (dove Valerio 16 ha un castello) , Guantanamo ecc.
I miei inviati da Alesaandria zHero e Cotugno attorno a mezzogiorno, mi informavano che procedevano alla volta di Trieste a bordo di un’auto alimentata a focaccia alle cipolle, con depressione atmosferica interna nell’abitacolo vicina a quella del fondo delle Fosse delle Marianne. (-11.000 metri!!!) Franzoso giura sul come per uscire all’autogrill abbiano dovuto frantumare il cristallo del lunotto, poiché le portiere erano a quel punto “calandrate” verso l’interno e “saldate” al resto della carrozzeria, implosa su se stessa per il 65%, tipo Uboat 571 a 260 metri.
Nello stesso momento, gli inviati della redazione romana, Patriot, Lord e compagnia, per trovare un posto dove prendere un caffè tutti assieme, all’ottantesima sosta a vuoto, riuscivano ad indurre al suicidio il navigatore satellitare di bordo, che veniva rinvenuto da un camionista intento a pisciare nel fosso dell’autostrada. Sul display del navigatore, un ultimo corto messaggio sibillino, ma colmo di disperazione:
“Annateve a fffanculo voi e er vostro caffè de mmerda!!”
Lord ai magistrati ha riferito di nutrire seri dubbi sul reale intento di suicidio, e in più sosterrebbe di non aver mai provveduto a scaricare da internet il “pacchetto linguistico romanesco” nel satellitare. Le autorità hanno disposto un esame sul navigatore da parte del RIS di Parma e lasciano aperte tutte le piste.
Rilasciata la sua deposizione, Lord è risalito in macchina talmente “inscimmiato” che dopo pochi Km, il Qb Monza ha dovuto lanciarsi sul volante e guidare lui per il proseguo, mentre il “capobanda” Bozza se la dormiva a bocca talmente spalancata, che i testimoni affermano come gli si potesse leggere anche l’etichetta delle mutande, puntandogli una torcia in gola.
Il manipolo Ghost arriva a Trieste, dove la prima tappa è la visita di gruppo in un locale centro commerciale enorme, come prevede la prima tappa dell’organizzazione Filini – Martin, dell’ufficio sinistri! Quasi immediatamente, a seconda dei singoli profili psico attitudinali, il gruppo si divide in 3 grosse categorie vaganti, senza ne meta, ne uno scopo nella vita:
mangiatori, bevitori, e semplici “pussy trappers” (cacciatori di fica). Peccato che solo dopo pochi minuti gli appartenenti a questa ultima categoria, pare che abbiano ottenuto dalla fauna femminile locale dei “segnali” che li avrebbero indotti al riunirsi agli altri, per concentrarsi in qualcosa che riesce decisamente meglio al giocatore di football medio, mangiare e bere. Si vocifera di un certo insuccesso, subito smentito e ridimensionato dal procuratore e i 4 addetti immagine di Valerio” Jejo” Bozzarini, che hanno preferito parlare di un “pomeriggio di svogliatezza” da parte del loro rappresentato.
Il momento prosegue col gruppo che terminato il pranzo, in uno stato di totale ebbrezza, inizia la stesura degli schemi per la serata usando le tovagliette di carta dei vassoi, creando così senza volerlo, delle vere e proprie reliquie da conservare e tramandare ai posteri, sicuramente il “playbook” più intriso di sugo, olio, sale, aglio e schizzi di vino della storia del football mondiale, qualcosa che induce a pensare che se lo dovesse esaminare un qualunque Coach col diabete, ci muore sopra!!!
Inoltre stamattina è già trapelato come nel Duomo di Torino si sia già provveduto a trovare un’altra sistemazione per la Sacra Sindone, al fine di fare spazio nella teca antiproiettile esposta al pubblico alle ben più osannate “Sacre Tovagliette di Trieste”!!!
I momenti di confusione poi, già in quei frangenti non sono mancati affatto, dal momento che giustamente c’era chi non capiva indicando gli scarabocchi , se il blocco lo doveva portare il Fulback o la macchia di ragù, oppure se li più a sinistra quella striscia era la traccia che doveva seguire il Receiver o piuttosto il “filo” lasciato da uno starnuto a bocca piena di maionese, sparato li sulla carta da qualche Ghost!
La mandria si muove, è ora di andare al campo poiché la tregenda si avvicina, ed è allora che Lord dimentica la sua fottuta sciarpa sulla sedia. La vede Sighinolfi, e un “normale” compagno di squadra, avrebbe subito richiamato l’attenzione di Lord per fargli notare la dimenticanza.
Ma lui no, Sighinolfi NON è solo un “normale” compagno di squadra.
Sighinolfi è anche un giocatore che 10 anni fa ha visto frantumarsi davanti ai suoi occhi una partita ed un campionato intero in un secondo, allor quando un Bozzarini gli segnò sulla faccia un Td ad un secondo dalla fine distruggendo la stagione e le speranze dei Nightmares.
Certe cose a volte segnano una intera esistenza, ed infatti Sighinolfi NON ha richiamato proprio nessuna attenzione, ha solo avuto un gesto silenzioso e fulmineo da ghepardo, e da quel momento la sciarpa del Lord è ufficialmente scomparsa!. Panico!!! Furia cieca!!!!
Sono testimone diretto di quei momenti, in quanto Franzoso era con me al telefono proprio mentre sentivo le urla romanesche di un “tarantolato” li affianco, un furente Lord che una volta strappato il cellulare dalle mani del mio interlocutore, senza secondo me nemmeno capire con chi parlava, mi ha dapprima urlato almeno 4 improbabilissime professioni della Mamma di nostro Signore Gesù, per proseguire con un altro paio di opinioni sul conto dell’Altissimo ripetibili SOLO sul sito web dei “Bambini di Satana”, per poi terminare “mannandome” pure “affanculo”, anche se mi trovavo a 470 Km di distanza….
I Ghost arrivano al campo dove ottengono la prima vera sorpresa della giornata:
il campo da gioco è in sintetico, ed ovviamente, nessuna informazione a proposito era stata data, motivo per cui erano a quel punto praticamente tutti provvisti di scarpe tacchettate, tranne Jejo Bozzarini, che recava le sue solite Nike vernice, “tacco a spillo”, con cinturino alla caviglia da faro mondiale del “passeggiamento notturno”!!! Si vocifera che il terreno di gioco sia stato praticamente demolito e l’unico commento che mi è pervenuto a tale proposito è stato un diplomatico e misurato:
“Cazzi loro pè er campo aò, se fottono!!”
Il morale è alto nello spogliatoio, niente a che vedere con le immagini stile Bukenwald che ricordo nelle facce dei Ghost a Bolzano, mentre ci preparavamo in 15 ad affrontare entrambe le formazioni dell’ultimo Pro Bowl !!! Ma la cronaca vede entrare un Martin che pronuncia qualcosa di davvero debilitante e desolante a livello sportivo. Credevo di aver sentito davvero il peggio del “sentibile” in questo sport, quando appunto a Bolzano il Lord ci accolse con “A’ regà, semo quindici!!!!”
No, Martin è andato oltre, ha dovuto dichiarare: “Putei, ghe son nove de là!!!!!!!!!!!!”
Si riunirà d’urgenza anche la Farnesina e dopo trattative degne del peggior bar portuale di Marsiglia si conviene quanto segue:
SENZA DUBBIO si gioca 9 contro 9, anche perché a stò giro non c’è Tisma che ha venduto i diritti televisivi alla ESPN Sports, il qb Monza dovrà giocare in entrambe le squadre, e ai Mustangs vengono pure ceduti Martin, Anello e Lord in cambio di 45 Euro di azioni tra “Fiat privilegiate” e “Telecon Serbia” che a Valerio 16 possono pure far comodo. Proprio mentre si procede a questa vendita di schiavi, dallo spogliatoio degli arbitri giunge l’urlo di giubilo disumano contemporaneo di 5 esagitati, e parte una samba sparata a tutto volume, correlata dal suono di trombette, bottiglie che si stappano, mentre dalla porta si vedono nuvole di coriandoli e stelle filanti volare fuori. Un “ref” semi ubriaco e con le mutande in testa uscendo a vomitare Berlucchi su un borsone aperto, dichiarerà prima di rientrare alla “fiesta” ciondolando, che avevano appena saputo dell’assenza di Sisti causa impegni professionali.
Infatti in quelle ore l’esimio Armando era impegnato in un simposio di una settimana presso l’università di Iowa State sui temi “L’holding dal medio evo ai giorni nostri”, “Rudimenti di sgambetto da terra”, e “Dinamiche fisiche nel clipping”, al quale partecipavano in qualità di studenti anche diversi Coach NFL. La crew arbitrale vista tale assenza ha “sbracato” praticamente subito, ottenendo l’accordo con i giocatori che dopo il lancio della moneta loro se ne sarebbero tornati nello spogliatoio a giocare a carte, e se c’era qualche decisione grave da prendere qualcuno sarebbe venuto a chiamarli. E così è stato più o meno.
Coin toss. A centro campo si presentano i capitani Ghost con papaline in testa da Babbo Natale, quando il capo arbitro dietro attenta regia preorganizzata, chiede a Lord se è lui il presidente, facendo saltar fuori la sia fottuta sciarpa. Momento di grande commozione di Lord, con il coro di “MERDAAA” che giunge delicato dalla sideline fantasma.
Il mio inviato Valerio Bozzarini, della partita, mi ha riportato testuale quanto segue:
Partita:
Segno io (Jejo Bozzarini)
Segnano loro
Segna il nostro Rb (Marco dei Bucs??)
Trasforma Cotugno (C’ha messo 3 giorni a fà na flat ed entrare in end zone)
Segnano loro ma non traformano.
Voglio che voi tutti sappiate che ho personalmente proposto Valerio Bozzarini al premio Pulitzer 2004 come miglior giornalista sportivo, per le sue cronache dettagliate, coinvolgenti e piene di patos, al punto di far sentire chi legge come se ci fosse stato….ma comme cazzo se fa a scrive n’editoriale cos sti inviati aò!!!!!!! Vabè va.
Comunque, in questi casi conta la cornice di pubblico più che la partita, e a Trieste ce n’erano 10, li ha contati sempre Jejo!!! Sulla Sideline invece erano in 4….ma chi se ne fotte!
Finisce la partita con una presa per il culo generale per il solito Lord, che avendo ritrovato la sua sciarpa sarebbe disposto a lasciarsi dire tutto ora. Il qb Monza potrà raccontare in eterno da ora, di essere l’unico quarterback al mondo ad aver perso e vinto la stessa partita nella stessa sera!!!
Trapela solo a fine partita che l’esiguo numero dei rappresentanti Mustang sarebbe da attribuire a voci farneticanti messe in giro nelle ore precedenti, e che riferivano come nel Ghost Team ci siano sovente giocatori con un occhio solo al centro, pelle di caprone a tracolla e grossa clava ricavata da un intero albero….. si come no…c’abbiamo Tinelli che è in “scala 1 / 2” e vive nella casa della Barbie, con le stanze tagliate a metà e a vista, per poterlo spostare dal salotto al bagno con una mano sola , …..ma quando corre lui….acchiappalo se lo trovi!!! Termina l’evento sportivo, ma la serata è ancora giovane. Una nota negativa questo Caile che si è infortunato alla gamba e al quale vanno i miei e nostri auguri di pronta guarigione, sperando che tolga però i pantaloni da football prima della rieducazione, visto che pare abbia passato 46 ore tenendoli su assieme al resto, con la conchiglia che ha formato a quel punto un paguro di 3 etti al suo interno!!
Il programma Ghost prevedeva nel dopo cena un “Troy- Ride” in Slovenia (tranquilli vi salvo io con le mogli) , ma potete forse immaginare simili guerrieri senza macchia e paura disperdere energie dietro ai futili richiami della carne?? Giammai!!! Ogni bravo Ghost dopo cena, o è rientrato dalla brava mogliettina/fidanzata, oppure si è recato con gli altri presso la ridente camerata che li attendeva per la notte. Ad attenderli sul piazzare un urlante feroce Sergente Maggiore Bateman dei Navy Seals, che inspiegabilmente ha iniziato ad inveire contro tutti i Ghost inquadrati apostrofando Martin “soldato Palla di lardo”, e Pino Anello “Biancaneve”. Asseriva che solo tori e froci giocano a football e che non vedeva nessuno provvisto di corna per cui…
La serata è proseguita con lo smontaggio rimontaggio del fucile d’assalto M1A1 bendati e a tempo, contrappello serale ed esecuzione del silenzio. Non prima che il soldato “Biancaneve” Pino Anello avesse rivolto le sue terribili minacce a Lord nel caso avesse iniziato a russare durante la notte disturbando. Lord ha assicurato a tutti che lui non russa. Alle 4 di notte i paesani di un villaggio sloveno a 34 Km in linea d’aria, erano tutti fuori dalle casupole che scrutavano intimoriti in direzione Trieste cercando di capire se quel rumore era provocato da un “terribile mostro, un animalone che viene dall’otretompa”, o piuttosto se avessero inaugurato proprio quella sera una segheria norvegese con turnazione tripla anche sul festivo. Pare che l’unico che ha veramente dormito sia stato proprio Valerio Bozzarini, il cui timpano si è adattato nel corso degli anni: di convivenza forzata col fratello.
Ora lui non percepisce più la frequenza “Lord che russa”, ma in compenso Jejo vede al buio col sonar come un pipstrello, e d’estate parla e si capisce con le balene a fischi e ultrasuoni sott’acqua.
All’alba girava voce che il soldato Martin “palla di lardo”, preso dalla depressione per i rimproveri serali del sergente istruttore gli avesse nottetempo sparato nei cessi col suo M16, per poi spararsi a sua volta seduto su una tazza, ma in realtà si è poi scoperto che aveva semplicemente scorreggiato in bagno, riproducendo alla perfezione col culo due colpi singoli calibro 5,56.
Le paure miste alle fantasie del gruppo e la memoria del celebre film, hanno fatto tutto il resto
Il mattino ed il risveglio nella camerata descritto dall’inviato Patriot è degno del miglior quadretto del Mulino Bianco, quello dove la famiglia sorridente fa colazione riunita nella solare cucina della megavilla, lui ingegnere minimo triliardario, la moglie una figa devastante che però fa la casalinga, sorride, e non “la da” che a lui (seeee come no), due figli che sembrano creati geneticamente…..
La camerata al risveglio ha un’aria più viziata di quella del sottomarino Kusk al 4 giorno dopo l’affondamento, ovunque fiamme globulari spontanee si autoinnescano nell’aria leggere e svolazzanti, e tra le brande creature estinte da milioni di anni si aggirano cibandosi di bacche, germogli e piccoli coleotteri primordiali. Il metano regna sovrano nella camerata, mentre l’accendersi una sigaretta equivarrebbe all’immettere l’intero edificio e i suoi occupanti in un orbita bassa geostazionaria!!!
Pino Anello si aggira tra i letti con solo un asciugamano attorno alla vita incarnando assolutamente il degnissimo gestore locale del più rinomato e affermato bordello di Addis Abeba, quando sul brusio del gruppo in fase di risveglio, e sui rumori delle bestie preistoriche che brucano calzini e mutande si erge una voce non identificata:
“Aò c’ho un cazzo a’ regà!!! Chi me fa n’à pompa????”
Dopo aver chiamato un bravo esorcista, i fantasmi, sono rientrati tutti nei loro inferni!
Direttore del “Corriere degli Unni” Attila 68.
Con la collaborazione degli inviati speciali
Patriot, zHero, Cotugno.