Masters di Avalon Forum dei Masters del gioco on-line Isola di Avalon

[Bosco - Tane] Primo soccorso - Cristobal [Cure: 2/2 - Riposo 2/2] [OK]

  • Messaggi
  • OFFLINE
    Rastal30
    Post: 1.028
    Post: 617
    Registrato il: 22/02/2008
    Città: NAPOLI
    Utente Veteran
    00 09/06/2016 09:56
    Riassunto: Le Tane dei Mannari ospitano un nuovo figlio. Un figlio in fin di vita, ma che sta facendo di tutto per resistere al dolore fisico e soprattutto agli incubi che il veleno della bestia genera. Accanto a lui ci sono Edave e Valstaf. Il Rettore si affretta a portare le prime cure, ricucire le ferite, cauterizzare il morso. Valstaf porta la cena. Quando Cristobal si sveglia deve affrontare la realtà. Una realtà contraddittoria, che ancora non digerisce. Ma da persona intelligente, da buon Trekindoo, non ne vede solo lati negativi.

    Commento: grazie per il pronto soccorso e per avermi accolto in famiglia. Lascio ad Edave il commento tecnico

    Registrazione:

    [GDR START - ATTENDERE RESPONSO]

    Che sia notte, giorno, poco importa al Bosco Oscuro, il sole, la luna, ogni luce viene scacciata e mangiata da quel putridume scheletrico da cui la nebbia stessa pare sorgere. Ma vi è un punto preciso, esattamente al centro di questo bosco atro, nel quale la vita esplode, la radura dei mannari, le tane del Branco. Solo i figli della luna conoscono la via per giungervi, un segreto che per secoli è stato mantenuto, un segreto che a costo della vita non viene rivelato nemmeno sotto tortura. Nessuno può accedervi, nemmeno gli amori più grandi dei lupi, deve scorrere sangue mannaro nelle vene, sia esso quello di un puro o di un figlio della luna, per posare il piede in quel terreno considerato sacro e difeso dai licantropi. Una ampia radura di circa 40 mt di diametro, addossata ad una sporgenza rocciosa, la roccia da cui l'alpha comanda, la roccia da cui il wendingo dispensa i suoi riti, la roccia ai piedi della quale si combatte per divenire il Primo tra i lupi. Tutti intorno anfratti che si aprono come orrende bocche a mostrare grotte, all'apparenza vuote ma se si ha il coraggio di addentrarsi si noterà come ognuna abbia una protezione che la difenda dal vento, dalla pioggia e dal sole, come in ognuna di esse ci siano dei comodi giacigli e molti oggetti personali e cimeli di vita, morte e guerra. Si espandono a semicerchio sotto la roccia dell'alpha che ospita la tana del wendingo. Sul lato opposto della radura costruzioni di legno che la delimitano, all'apparenza grezze ma spuntate in acuminate punte rivolte all'esterno. Al centro una perfetta cucina da campo, un tavolo rovinato dalle intemperie, rastrelliere per le armi coperte da un velario consunto, pelli di conigli e di altri animali scuoiate e appese prima della concia, carne conservata sotto sale. Appena a sinistra, dando le spalle alla tana del wendingo, appena fuori un ruscello d'acqua che nasce da una fonte che sgorga dalla roccia dell'alpha. Cristobal è nella ultima tana a sx (sempre dando le spalle alla roccia dell'alpha), la tana che fu di ciara, un comodo giaciglio, pelli di animale a tenerlo caldo, una candela che rischiara la penombra. Il fuoco scoppietta al centro della radura, una figura che indossa solo una bianca tunica lentamente si muove sino all'ingresso della tana illuminati i rossi capelli, il volto sorride mentre sussurra il suo nome [Will]

    [GDR PLAY, TURNI CRISTOBAL, EDAVE - CRISTOBAL PER 2 TURNI ANCORA SVENUTO DOPO MORSO IN PREDA A INCUBI]


    CRISTOBAL [Tane] Buio, solo buio, immenso profondo ed impenetrabile buio. E' immobile, da chissà quante ore. Respira a fatica, ma respira. Se solo fosse cosciente proverebbe un dolore inumano a causa delle ferite ancora vivide che gli solcano il corpo. Le spalle, le braccia, ancora inondate di fresco sangue. Non ha contezza di ciò che accade intorno a lui. Non ha contezza di dove si trovi. Non ha contezza nemmeno di sè stesso, di quello che sarà il suo destino se supererà la notte, la sua natura. Della notte sarà figlio, tra le sue braccia vivrà e tra le braccia di Edave. Un nome, un brivido. Un sussulto innaturale del corpo bollente per la febbre alta. Uno spasmo e poi ancora un altro. Corre nel folto del Bosco Oscuro, corre a perdifiato senza darsi tregua. Ha paura, una paura folle e per questo suda, suda freddo. Ma da chi scappa? Non è solo nel Bosco. Enormi occhi gialli lo scrutano nascosti tra i fitti rami. C'e' un ringhio profondo, costante, atavico in sottofondo. Inciampa, cade, rovina grossolanamente. Mentre la terra trema e un ululato si alza nella notte. La Bianca lo guarda dall'alto. Sembra che gli sorrida. Una Bianca che a breve si tingerà di rosso, il rosso del suo stesso sangue. Sta arrivando la bestia, è vicina. Non c'è scampo. Ecco cosa prova un uomo nell'attimo prima di morire. O forse è l'attimo prima di nascere. Di rinascere. L'unica cosa importante da fare ora è correre. Ed urlare, a squarcia gola.

    EDAVE [tane (h)] Tra le mani una ciotola piena di acqua tiepida, la ha fatta bollire dopo averla presa dal ruscello e ora sta andando dall'ultimo figlio del Branco, è tempo di curarlo. Una pezzuola pulita posata sull'avambraccio destro, le erbe medicinali e quanto le servirà posate di fianco al giaciglio in cui Cristobal si dimena. Ha con sè anche altre candele, entrerà lentamente, prima posando la ciotola e poi disseminandole in giro. E mano a mano che le accende la tana mostra le se pareti di pietra grezza, mostra i cacciaspiriti che lei stessa ha preparato intrecciando fili di erba a rami e sassi del bosco oscuro. Con lentezza prende posto di fianco a lui, si inginocchia osservandolo, la mano destra che si posa sulla sua fronte iniziando a carezzarla. Così pare in apparenza ma sta già studiando il suo paziente. E' nudo, ella stessa lo ha denudato bruciando le sue vesti logore, sporche, strappate e sporche di sangue. Non vi è malizia nel branco in simili occasioni o quando si donano alla luna, sono solo figli della stessa dea. La mano lentamente passa sulle ferite che ella stessa ha inflitto e lascia che la sua osservazione da cerusico le dica come agire (percepire equilibrio 3).

    VALSTAF [Folto -> Tane - HOMID -] La sente, si avvicina ogni giorno di piu, fa capolino dalle nubi alte nel cielo e illumina con la sua veste semitrasparente il bosco. Fa capolino quella baldracca, è quasi pronta a vendersi le sue grazie per uno sputo di sangue. Per un grido di furia, fa capolino. ma ancora non si decide a concedersi no, ancora ammicca sensuale, e danza sinuosa nel cielo terso per far solo immaginare al lycan quello che avrà la notte della caccia. Una emerita puttana nn c'è che dire. di quelel da legare al muro e prendere senza pietà. Senza pudore ne dolore. Senza rimorso. Il rimorso, quello è molto lontano da quell'anfratto di ombre. Ne emerge. La carcassa del cervo , seppure risecchito penzola dalla spalla destra del mannaro afflosciando la sua massa su quella robusta del figlio della luna ( pot +4/ res +3) . Arco nella mano sinistra, quel che rimane delle freccie dietro la schiena. Emerge dalla nebbia, dall'incubo e dalle ombre, emerge dal marcio e dalla morte .. come un incubo tra gli incubi. La bestia ruggisce di insoddisfazione battendo di impazienza sulle pareti della coscienza del fu kazak. Piano vecchio mio.. Ancora non è il momento, devi tenerti a bada, arriverà e quando sarà ti avrà come sempre quella maledetta meretrice! Un sorso del suo nettare e tutto cambia. Cambierà anche per lui? Non lo sa. Lo spera, deve essere così o impazzirà, o spaccherà il mondo ma lui.. ci crede.. o prima o poi accetterà basterà fargli sentire il potere, basterà la mutazione...e troverà la potenza. Come tutti. come lui. Un ghigno si disegna sul viso.. oh se gli piacerà.. piace a tutti il potere, il dono dopo aver bevuto la prima vola puoi sputare, puoi fingere la seconda, puoi ingorare il richiamo la terza.. ma o prima o poi quella baldracca, avrà quel che vuole. Senza molta attenzione rovescia con un tonfo sordo il cervo sull'erba, posando l'arco. [ edave..] rialza la testa, cercando nell'aria traccia dlela presenza della sorella ( fratellanza dle lupo) sa che è li lo sente, lo percepisce. [ come sta ?] si avvicina all'entrata della tana..[ è ancora nell'incubo..] affermazione non domand.a sa esattamente cosa sta passando. il veleno.. agisce dentro di lui come un cancro..e corrode.. modellando tra le pieghe della mente le peggiori bestie..

    CRISTOBAL [Tane] Il corpo si calma, si affloscia quando Edave entra, come se solo la sua presenza potesse alleviare il dolore del Mediterraneo. Quello che ne resta. Ma la mente continua a viaggiare. La mente continua a correre, veloce, in piena crisi. Perchè lui, l'Hispanico, è ancora nel Bosco, è ancora in fuga. Nell'agonia della fuga. Non ha scampo, è inutile fuggire. I passi alle sue spalle sono più pesanti, ritmici, coordinati. Può quasi sentire il fiato sul collo, un fiato caldo e pesante. Può sentire gli artigli della bestia che affondano nel terreno, mentre le zampe agili e potenti schiacciano tutto ciò che separa la preda dal predatore. Ma lui è troppo lento, sta perdendo terreno, sempre di più. Per un attimo, un istante fugace fa l'errore di voltarsi, di guardarsi indietro. Non l'avesse mai fatto. Il muso della bestia ha un aspetto terrificante, le zanne e la bava fanno da protagoniste sul volto. E di Edave non v'è più nulla. C'è solo lui che chiede aiuto, lui che vuole sottrarsi e che per essersi girato ancora una volta perdere aderenza col terreno ed è subito al suolo, di spalle. E proverà a strusciare e proverà a rialzarsi, ma è ormai troppo tardi e la Bestia è su di lui, le fauci sono spalancate. Il respiro si ferma ed un ululato squarcia la notte. Le fauci del lupo tranciano la sua spalla. Ma stranamente non sente dolore. Ciò che sente è il sapore del sangue, tra i denti. Ciò che vede ora è sè stesso, come se fosse allo specchio. E' lui la preda ed è lui il predatore. Le zanne affondano ancora e l'uomo ed il lupo gridano e ululano all'unisono verso la Bianca.

    EDAVE [tane (h)] La mano destra carezza la fronte calda, la sinistra analizza il corpo, passa con delicatezza sulle profonde ferite alle spalle, gli gira la testa per vedere il morso e il ribollire della vita mannara, quel morso che lo poteva uccidere e che invece ha veicolato la maledizione. Sa come agire ora [si ma ne uscirà vivo] risponde a Valstaf [ha la tempra giusta per un figlio del branco] si distacca da lui iniziando a canticchiare mentre a tratti chiama il suo nome [Will] con delicatezza per farlo riemergere dal torpore, da quel sonno comatoso in cui si nasconde tanto dolore. Avvicina a sè la ciotola, con forza vi spreme un limone per poi immergervi la pezzuola [Lei è tornata] parole a Valstaf, chissà se si prepara a scuoiare il cervo che sarà la loro cena [la incontreremo presto. Will] chiama ancora mente con delicatezza e perizia inizia a ripulire il sangue che imbratta il suo corpo, la pezzuola che deterge e lascia che il limone disinfettante penetri pizzicando nelle ferite [e noi poi dimenticheremo parte di ciò che dobbiamo dimenticare e ricorderemo solo ciò che è lecito ricordare] non da altre spiegazioni ma è connessa a Valstaf, il primo dei fratelli dopo Blazen, lo sente dentro come un pugno [fratellanza del lupo] e sa che lui comprenderà senza fare domande [Will] chiama a voce più alta, preme sulle ferite con più vigore per farlo tornare a sè e ultime parole escono dalle sue labbra prima che il silenzio torni a richiuderle [E' il tuo Alpha che ti ordina di svegliarti e tu ORA lo farai immediatamente] [trattare ferite 3]

    VALSTAF [ Tane - HOMID -] Lo guarda, disteso. E' come se potesse vedere nella mente dle mercante, è come se guardasse coi suoi occhi. Zanne, artigli affilati, e l'odore della morte a un palmo dal viso, il corpo pesante come pietra che ancorata al suolo impedisce di reagire alla belva, e poi dolore.. immenso dolore.... assoluto dannato dolore.. di quello che prende le viscere e scuote da dentro che prende ognic ellula del corpo talmente forte che gridi. uccidimi. falla finita. ma no. Non finisce Mai. La bestia si ciba di te da dentro come un acido, e da fuori pezzo a pezzo ti divora ti dilania ti squarcia.. lo guarda ma non prova pietà ne compassione. Non ne ha bisogno. Sarà quando si sveglierà che avrà bisogno di lui, per ora, è un passo che tutti devono fare, tutti sulla strada della Luna è un passaggio obbligato quandoi si sveglierà avrà cervo arrosto, birra per rimettersi e la sua parola. come tutti i fratelli come fu fatto con lui e sarà fatto in futuro.. è il legame del branco. Osserva edave, alle prese con una scena che forse avrà fatto milioni di volte. [ lo so] lo sa. si per certo. Poi arriva quell'affermazione. [ devo parlarle. ] commenta affermazione e domanda la sua. La voce dell'Alpha, chiama il nuovo giunto alla sua corte. Svegliati fratello. svegliati lupo. IL branco ti chiama. Il branco chiama. E tu non puoi non rispondere..e Will. o come diavolo ti chiami.. lo farai. abbiamo fatto tutti così si chiama, Istinto. la voce piu forte che un Lupo Il Lupo può mai ascoltare.. S rimane sull'entrata.[ quando?] chiede. senza altro dire.[ non voglio correre rischi edave ]

    CRISTOBAL [Tane] Ed è come se una mano, forte, decisa, prepotente e potente lo strappasse da un torpore infinito, da un letargo durato una vita. E' come se questa stessa mano lo richiamasse al mondo, strappandolo da una coscienza persa nel buio, dimenticata nell'oscurità. Ed improvvisamente sarà impossibile resistergli. Sarà impossibile non sussultare un'altra ed ultima volta, prima di aprire improvvisamente gli occhi. (//guardate il mio avatar eheh). La realtà, se possibile, è ben più dura e spettrale del sogno. Perchè ora la paura è concreta, fitta. Non ha idea di dove si trovi. Non ha idea di cosa sia successo. Sa solo che qualcosa è cambiato. Proprio dentro di lui. Poi un lampo. Un lampo di dolore. Le ferite bruciano e lui per tutta risposta digrigna i denti, griderebbe, ma non ne ha la forza. Il limone penetra le carni è arde i germi, disinfetta ma crea una sensazione simile ad un pizzicore insopportabile, come se venisse costantemente punto da un pugnale affilatissimo. [ Cosa...] respira a fatica, tossisce ed ogni colpo di tosse è una fitta più forte. [ ...Cosa mi hai fatto. ] vorrebbe alzarsi, ma non ci prova nemmeno il corpo è troppo debole. Ed in particolar modo c'è un qualcosa che lo schiaccia sul suo pagliericcio. Una strana stranissima sensazione. Come se non dovesse avere paura, come se quella non foss'altro che casa sua. Ma quella non è casa sua. E' una grotta, una caverna un qualcosa che non conosce. A fatica muove la testa ed ora un urlo uscirà dalla sua bocca. Un che però a metà sarà strozzata, quando il fiato manca e la ferita del morso tira. C'è Edave e c'è un altro. Chi.

    EDAVE [tane (h)] [Presto] ecco la risposta a Valstaf [non correrai rischi veglieremo uno sull'altra] ha terminato di dedicarsi a lui ora, si china verso Will, lo osserva [stai giù, stai giù] mano decisa che si posa a palmo aperto sul suo petto mentre sposta la testa per guardarlo negli occhi [ti ho reso un mannaro] una sincerità cruda che gli scivola addosso [e ti ho portato a casa, li è valstaf, uno dei tuoi fratelli] la testa si volge a chiamare il lycan [vieni a presentarti] un sorriso mentre le mani afferrano ago e filo e iniziano ad infilare e a preparare il filo di seta per la sutura [alla prossima luna piena sarai come noi, alla prossima luna piena tu diverrai la bestia che ora popola i tuoi sogni] sa cosa prova, ci sono passati tutti loro prima di lei [sentirai aumentare la tua fame, la tua sete, il desiderio carnale, amerai la luna, potrai trasformarti in un lupo, potrai essere un uomo e potrai essere una bestia temibile] poi un attimo di silenzio sorridendogli [ecco cosa ti ho fatto].

    VALSTAF [Tane - HOMID -] Si dimena nelle ombre, si agita tra le nebbie della mente, nel buio di un abisso senza fondo , un'altra bestia sta nascendo e ora si alza, dalle macerie della sua esistenza passata per rivestirsi di una pura essenza di Furia. Geme, si dimena, urla .. Il dolor sconquassa il corpo lo sa anche troppo bene offusca la mente. Incrocia per un attimo i suoi occhi. ancora chiusi sulla sua natura, ancora chiusi alla verità. E ce ne vuole per aprirli vero? per ammettere di non esser altro che quello quanto ci vuole,.. uno specchio infranto di certezze che va in pezzi. Il suo mondo sarà totalmente capovolto, ogni cosa che credeva o voleva credere sarà ribaltato.. assottiglia le iridi fissando con sguardo neutro il corpo del mercante contorcersi. Lo invita a entrare, e il lycan fa un passo, [ sta fermo will] piega ginocchio destro a terra e si avvicina al fianco della rossa all'uomo ferito[ potevi essere piu delicata edave. ] la verità sbattuta in faccia in quel modo. la conosce si, suo padre fece lo stesso con lui. [ lasciagli il tempo di metabolizzare edave, avete tutti una dannata fretta solo perchè per te è stato un gioco da ragazzi non significa che lo sarà per tutti. ] storce il naso, scuotendo la testa.. gildor e variniel fecero lo stesso, e il risultato sono stati mesi di dubbio e maledizione.. la bocca si distende andando a guardare nuovamente will[ capirai. molto presto fratello. capirai ] laconico senza troppo calore. manca poco alla piena in fondo.. [ vado a preparare il cervo. avrà fame almeno quanto me a breve..] si rialza in piedi tornando a verso l'esterno della tana e verso il fuoco[ ti aspetto fuori. ]

    VALSTAF [Tane - HOMID -] [ exit]

    CRISTOBAL [Tane] Dunque sì, non c'è più dubbio. La realtà può essere più cruda del sogno. Di fatto lo è. Le parole di Edave lo lasciano totalmente smarrito. Ma per una qualche ragione ancora più ignota, suonano dolci. Non è arrabbiato. Non reagisce come chiunque vittima reagirebbe con il proprio carnefice. Tace, mentre la mano di lei preme sul petto e lui distoglie lo sguardo, sentendo anche cosa ha da dire quel Valstaf. Fratello. Una parola che risuona come un tonfo nella sua coscienza. E' il sangue che parla. E' come se Edave stesse dicendo la cosa più scontata e banale del mondo. Chiude gli occhi, respira. Grave errore. Perchè quando il diaframma si gonfia e così la cassa toracica, il dolore atroce torna a farsi largo prepotentemente. Debole nel fisico però, l'Hispanico è forte nello spirito. E si imporrà di stare fermo e di sopportare in silenzio. [ volontà +2 ] . Riapre gli occhi che ora sono tutti per il Rettore, l'Alpha. [ Dimmi perchè. Perchè io. ] è quello che dice. Perchè hai pronunciato questa sentenza, perchè m'hai fatto questo Dono. E' quello che pensa. Un Dono. Potrebbe essere tale? Da che lato pende la bilancia? Deve ancora metabolizzare, il Pirata maledetto.

    EDAVE [tane (h)] [Valstaf non ti permettere di giudicare le mie azioni] una sola frase decisa e diretta, tono che inequivocabilmente fa comprendere come chi comanda sia lei. Occhi che si posano ora in quelli di Will [ha scelto la luna] e lo dirà con una franchezza assoluta, un viso sereno mentre le mani si posano sulle ferite disinfettate [farà un pò male] aggiunge, le dita che accostano i lembi della prima ferita sulla spalla destra, ci sono 5 lunghi tagli lunghi 10 cm e profondi 7 cm come i suoi artigli e li cucirà uno ad uno [Io ti ho visto] e le mani infilano l'ago nella carne facendo scorrere il filo e prendendo il secondo lembo di pelle per ricongiungerli [e ho capito che avevi lo spirito adatto per fare parte del branco, sei intelligente] e la sua opera ancora continua instancabile pezzo dopo pezzo, l'ago entra ed esce dalla carne, il filo lo segue e la pelle tira li dove si congiunge [eri un uomo deciso, un uomo che sa tenere segreti] e ancora cuce il ricamo sulla sua pelle [immagino che il tuo nome non sia will come so che il vero nome di anya è alysine, la ho cresciuta io stessa ed è stata lei a dirmi che voi mercanti vi camuffate, lo fate bene] cuce sino in fondo chiudendo con un nodo e tagliando i fili con i denti [a me servono persone intrepide, coraggiose, fedeli, combattenti, con un forte senso di appartenenza, perspicaci, sagaci e tu lo sei] ecco perchè lo ha scelto [guarire 3]

    CRISTOBAL [Tane] Non c'è dubbio che sia lei la Guida da seguire. Non c'è dubbio che sia proprio lei a capo del...branco. Fa fatica a pensare solo a questa parola. Ha scelto la Luna. Curioso. Ha scelto ancora una volta la Luna per lui. Come quando ha scelto anni prima, in quella notte d'estate. L'ultima notte della sua nave. La leggenda dei marinai narra che sia la Luna a guidare le onde, a governare le maree. Ma lui non ha mai disprezzato la Luna. Ha sempre visto in essa un faro nella notte. Ed a quanto pare ancora una volta lei ha deciso di entrare nella sua vita, senza bussare, senza chiedere il permesso. Farà un pò male, dice Edave. Più d'un pò. Ma come dice Edave lui è intelligente. E dunque non si muoverà. Soffrirà in silenzio, stringerà i denti fino a sentire male alla mandibola, ma non si muoverà, non renderà le cose più difficili. [ Volontà +2 ] Quando la donna termina di ricucirlo, solo allora di nuovo parlerà, solo dopo aver sentito quel nome che lo riporta con i piedi sulla terra. [ Cristobal. ] questo è il suo nome. Non ci pensa nemmeno per un attimo a mentire. Non stasera. Non all'Alpha. Non a colei che in questo momento odia e ama. Disprezza e ammira. [ Avresti potuto chiedere. ] non esiste risposta più spontanea. [ C'era bisogno di ridurmi così? E' questo che diventerò? Una bestia senza controllo che dilania carne umana? ] E perchè mai questo dovrebbe essere tanto brutto? Via questo pensiero! Via, immediatamente. [ Non voglio starmene rinchiuso qui per sempre. La Guarnigione ha bisogno di me. Alyesine ha bisogno di me. Ed io di lei. ]

    EDAVE [tane (h)] Lo ascolta mentre affronta le ferite successive, termina di cucire la spalla destra e prima di alzarsi la spalma di un fresco intruglio di erbe, di aloe senza ancora bendarla, sono tutte erbe con proprietà lenitive e cicatrizzanti. Si alza per spostarsi sul lato sinistro e di nuovo inginocchiarsi e prima di iniziare a ricucire i tagli parlerà [te lo ho chiesto non ricordi? Non diventerai una bestia senza controllo, se io non avessi avuto controllo tu saresti morto] lavora con delicata grazia, cuce ma ancora senza toccare il morso sul collo, per quello userà il cauterio [e come ti ho ridotto? due graffietti su una spalla e un piccolo morso] solleva le spalle scrollandole appena [il minimo danno per chi diventerà un essere speciale. E' il nostro morso a veicolare il dono] si lei lo chiama dono [iniettiamo il veleno della bestia, ci vuole molto controllo e solo gli amon e l wendingo lo possono fare, tu sarai un cucciolo a lungo] cuce con calma e professionalità, lavora le carni che lei stessa ha dilaniato [noi non viviamo qui, questo è il nostro rifugio, tornerai da lei Cristobal] e pronuncia per la prima volta il suo vero nome terminando di cucire la spalla [continuerai a fare il mercante, sei un trekindoo, i tuoi tratti umani sono spiccati] quante informazioni [percepirai che lei è già stata toccata dal branco, lei è una dei protetti del branco] e si alzerebbe per prendere il cautelio e uscire per porlo nel fuoco [non sei in prigione figlio mio, sei a casa] gli direbbe da fuori osservando il fuoco arrossare il ferro e mettendo acqua a scaldare. [guarire 3]

    CRISTOBAL [Tane] Il suo corpo è ora diviso a metà, come il suo animo. Da un lato dolore, dall'altro sollievo. Il sollievo degli unguenti e delle parole confortanti di Edave. Il dolore dell'ago che di nuovo buca la pelle ed il dolore dell'ineluttabilità della sua condizione. [ Ricordo che c'eri tu. E poi c'era la bestia. Ma eri sempre tu. Ho lottato ma eri troppo forte. Diventerò anche io così forte? ] questa cosa potrebbe iniziargli a piacere. Cerca il suo sguardo. Ricorda anche d'averla vista nuda. Non male la lupa. Che sia uomo o mannaro, le donne continueranno a piacergli, eccome. A proposito di donne. Lei lo rassicura su Anya, le parole sono confortanti. C'è forse uno spiraglio. [ Cos'è un trekindoo? ] chiede sforzandosi di ripetere quella parola cacofonica. [ Hai detto noi. Quanti siete...siamo? Perchè vi nascondete in queste tane? Non ho mai visto qualcuno di voi...noi insomma...in giro. Cosa c'è che dovrebbe fare paura e per cui rifugiarsi? ] inizia a porsi domande, molte domande. E ne avrebbe ancora tante. Poi un lampo. Ricorda le parole di quel Valstaf. Ha parlato d'un cervo e forse ha detto anche birra. S'accorge che nel dolore ha anche fame. Molto fame. Una fame atavica. [ Potrò dirlo ad Anya? Insomma potrò dirle cosa sono diventato? Lei se ne accorgerà. Non posso nascondere questi due graffietti, come li chiami tu. ] due graffietti, certo. Per poco non ci restava secco.

    EDAVE [tane (h)] Sorride, lo sente parlare da fuori la tana,lascia il ferro ad arroventare,sarà la loro ultima azione quel ferro perchè lui sverrà. L'acqua è calda e la versa in una tazza, la regge con la mano destra e la sinistra vi sminuzza corteccia di salice e betulla, aloe secca, un pò di miele seccato e achillea millefoglie. Si siede di fianco a lui, la tazza a terra, con forza e delicatezza lo aiuta a mettersi seduto [diventerai anche tu così potente, dovrai migliorare la tua agilità, la tua resistenza, non sarai solo bestia, dentro di te vivono tre anime, la bestia, l'uomo e il lupo] sorride portandogli la tazza alle labbra [bevi] ordina da buon medico [i mannari sono divisi in tre clan, i trekindoo, noi, la parte più intelligente e diplomatica del branco, con la mente più forte, manteniamo i nostri tratti umani anche nella trasformazione, i lycan, il braccio armato del branco, guerrieri spietati, selvaggi prima ti ammazzano e poi ti chiedono cosa volevi e i razior, i custodi del nostro territorio di caccia, dei cuccioli del branco, delle tane] lo sostiene mentre lo fa bere [siamo pochi qui, siamo in 5, poi ci sono Gildor e Variniel lontani insieme ad altri fratelli] gli rivela la natura di gildor senza battere ciglio [ma dei lontani ti parlerò domani] sorride aiutandolo a riapoggiarsi al giaciglio [ci vedi sempre in giro ma cerchiamo di passare inosservati, cacciamo lontani, mi hai visto cosa divento, chi si farebbe curare da me se sapesse?] si solleva appena il sopracciglio destro continuando a parlare [lei non lo potrà sapere, non se ne accorgerà, le tane sono il nostro rifugio durante la luna piena, li sentirai il desiderio di trasformarti e dovrai correre qui, lontano da lei o le farai del male] lo osserva, è stanco, deve riposare [domani parleremo ancora, devo usare il fuoco per il collo, sverrai, meglio, dormire aiuta a vincere] [guarire 3]

    CRISTOBAL [Tane] Apprende, apprende in fretta ed avidamente. Memorizza, per quanto la sua condizione attuale gli consenta. La parte intelligente, diplomatica, con la mente forte del branco. Non poteva essere diversamente. Di certo non poteva essere un Lycan. Forse un Razior, ma sicuramente un Trekindoo. Beve. Beve senza opporre la minima resistenza. Lascia che quell'infuso scorra nella sua gola, provocandogli una sensazione di benessere. [ Gildor. Variniel. ] no, non si nascondono affatto a quanto pare. Mistificano la loro esistenza e lo fanno molto bene. Dopotutto non è poi così diverso da ciò che fanno i Contrabbandieri. Poi la parte su Anya. Dovrà mentirle. Meglio, dovrà omettere. Lo farà senza indugio se è per il suo bene. Lo farà senza esitazione e senza nessuna possibilità d'essere scoperto. E' stanco, ha ragione Edave. Ma a quanto pare le sofferenze non sono affatto finite. Fuoco. Dovrà svenire. Niente di promettente. Si lascia andare dunque, cercando di distrarsi. [ Solo una cosa sembra non essere cambiata. Continuerò ad essere il tuo allievo migliore. ] bisogna imparare ad accettare la propria condizione. Ci sono cose a cui è impossibile opporsi, resistere. [ Usa pure quello che devi. Non farà di certo più male del tuo morso e dei tuoi artigli. ] ricorda sempre quella scena come terrifica. Ora è tranquillo, perchè Edave è in forma umana. Ma c'è sempre una punta di terrore. Terrore che possa trasformarsi, che possa finire quello che ha iniziato. Ma no, non lo farà. Fratelli, ha detto. Non si uccidono i Fratelli. Ci sono molte cose che deve digerire, ancora. Non sarà facile.

    EDAVE [tane (h)] Lo osserva, si china appena a posare un bacio sulla fronte [Ti insegnerò, te lo prometto e solo la morte mi impedirà di guidarti, magari un giorno potresti anche essere l'alpha] tutto è possibile nel loro mondo. Si alza, raccoglie un paio di guanti da vicino al fuoco e estrae il cauterio incandescente, torna alla tana, vi soffia sopra per raffreddarlo prima di usarlo [sarai il mio allievo migliore sempre] sorride, lui inizierà a sentire la fratellanza del lupo [le cicatrici se ne andranno alla prossima luna piena, ti insegnerò a rigenerare il tuo stesso corpo] lenta pone il cauterio all'altezza del collo li dove il morso ha colpito [buonanotte cristobal, fratello mio] e poserebbe il ferro, lo muoverebbe a chiudere la ferita, la suturerebbe e solo una volta che la carne sia chiusa, incurante del lezzo di bruciato, poserebbe il cauterio a terra e immediatamente porrebbe la piantaggine a lenire la ferita e le mani spalmano con delicatezza l'unguento sui punti alla spalla. Soddisfatta lo fascerebbe, una coperta di pelle di orso a coprirgli il corpo e lo lascerà a dormire, sarà lei a vegliare il suo sonno. [guarire 3]

    CRISTOBAL [Tane] Accoglie quel bacio. Il bacio d'una sorella. Lo stesso tocco che ora ricorda aver percepito la notte prima del morso da una sua carezza. Lei tira fuori il cauterio e di primo impatto sarebbe tentato dal distogliere lo sguardo. Ma non lo farà. Affronterà il dolore, lo supererà e da esso rinascerà più forte. [ volontà +2 ] Lei s'avvicina lentamente, il calore è percepibile in maniera sempre più asfissiante. Trema, suda di nuovo freddo e poi arriva di nuovo il dolore. Un dolore talmente forte questa volta da mandarlo direttamente al tappeto. Chiude gli occhi e di nuovo sarebbe catapultato nel Bosco Oscuro. Di nuovo sarebbe sprofondato nei suoi incubi peggiori. Di nuovo cercherebbe di sfuggire ai suoi artigli, alle sue fauci. Ma forse, ora con meno convinzione. Mentre la Madre Luna lo guarda dall'alto. Come guarda dall'alto tutti i suoi eletti.

    [GDR END]

    "Il destino di un nano non è scritto da nessuna parte.... il suo futuro invece, viene scolpito nella roccia dalle sue stesse mani, ogni giorno."

    "Affrontali e assaggerai le loro asce,
    ignorali e assaggerai la potenza dei loro pugni
    fatteli amici ed assaggerai la bontà della loro birra..."


  • OFFLINE
    EDAVE
    Post: 3.601
    Post: 1.016
    Registrato il: 07/08/2008
    Avalonese
    Utente Master
    00 09/06/2016 10:09
    CURE PRESTATE
    Edave richiama Cristobal dallo stato di incoscienza pieno di incubi in cui è caduto dopo il morso. Lo chiama, lo sveglia e disinfetta le sue ferite con acqua e limone.
    In seguito Edave ricuce entrambi i tagli sulle spalle applicandovi un composto rigenerante di aloe e li benda.
    Il morso sul collo è cauterizzato con il calore e subito dopo viene apposta della piantaggine per lenire l'ustione.
    Viene somministrata una tisana contro la febbre e rigenerante (corteccia di betulla e salice, aloe, miele e achillea).
    Cristobal viene lasciato a riposare.

    Edave
    Rettore degli Ospitalieri di Avalon
    Wendingo Mannari



    L'opinione è un'idea che possedete voi mentre, la convinzione, è un'idea che possiede voi.




  • OFFLINE
    Rastal30
    Post: 1.054
    Post: 643
    Registrato il: 22/02/2008
    Città: NAPOLI
    Utente Veteran
    00 15/06/2016 23:18
    Cure 2/2
    EDAVE [tane (h)] La luna piena è vicina, la sente in ogni cellula del suo corpo, la sente chiamare, la sente gridare il suo nome con forza e voluttà, siede vicino al fuoco, sta finendo di cucinare il cervo che valstaf ha cacciato, lo hanno scuoiato e la pelle è appesa tra i due rami a seccarsi, la useranno come stuoia dove sedersi. Siede osservando il fuoco e rigirandole braci con un lungo ferro, le guarda con intensità e decisione. Le orecchie sono tese ad ascoltare ciò che la circonda ed in particolare ad ascoltare se Cristobal rinvenga dal suo sonno ristoratore.

    CRISTOBAL [Tane] E' diverso il sonno. Molto diverso e lontano dagli ultimi tempi. Sono stati giorni di incubi. Tutti con un identico filo conduttore. Lui, Edave, il Lupo. Adesso invece il sonno è più tranquillo, più leggero. Anche grazie alle cure dell'Alpha. Il fisico inizia a riprendersi, a ritrovare vigore, le ferite a rimarginarsi. Sarà un caso, ma c'è qualcosa che gli gratta dentro. Qualcosa che freme per uscire. Qualcosa di ignoto, sconosciuto. Un qualcosa che gli dà un diverso vigore. Una voglia d'alzarsi, di uscire da quella caverna, di urlare al mondo che lui è tornato. E' sopravvissuto. E' cambiato. Apre gli occhi. Penombra. C'è molto buio ed i riflessi della luce, un fuoco forse, dall'esterno. Ci mette un pò ad abituarsi alla visibilità. Ma meno di quanto s'aspettasse. Prova a respirare, prima lentamente, poi più forte. I punti tirano, fanno male, ma non in maniera insopportabile, stasera. [ Patto della Frontiera 3 = Resistenza 3 ]. I Contrabbandieri vengono addestrati a sopportare il dolore, la tortura. Tutto per difendere la loro natura ed identità. Un pò come i Mannari d'altronde? Un'idea malsana, allunga la gamba sinistra verso terra, fuori dal pagliericcio. Poi la destra. Prova ad alzare il busto. [ AH! Maldiciòn! ] Impreca, in spagnolo, rigorosamente. Tentativo fallito. Torna giù, disteso. Ma c'è qualcos'altro che lo turba. Fame. Una fame atavica. Il profumo che viene da fuori è notevole. Spera che qualcuno lo senta.

    EDAVE [tane (h)] Lo sente muoversi e imprecare, le scappa una risata che esce spontanea dalle labbra mentre si alza [forza per due taglietti, cosa succederà fra 4 giorni quando la Bianca ti chiamerà a sè, bagnerai il fondo dei pantaloni mentre muti?] si presenta sulla porta, si sente strana, ha un senso di nausea diverso dal solito, forse sarà per colpa di quello stupido nano idiota [come ti senti?] si muove verso di lui, porta con sè delle candele, le posiziona ai lati del giaciglio mentre si accovaccia [non dirmi male perchè non ci credo, le tue ferite stanno benissimo dopo la mutazione dovrai solo fare in modo che i tuoi tessuti si rigenerino per non avere nemmeno più cicatrici] si accarezza la pancia con un movimento circolare guardandolo negli occhi [dovrai sentire il sangue muoversi lungo il tuo corpo percepirlo e fare in modo che si sposti e che il cuore lo pompi verso le ferite, ti dirà la bestia come fare] è stanca particolarmente,due occhiaie sotto gli occhi [vediamo se già ti posso togliere i punti e anche dei dubbi, cosa vorresti sapere?]

    CRISTOBAL [Tane] Senta prima la voce, poi la vede. Eccola, Edave, il suo carnefice, il suo Alpha. Si sforza di sorridere. [ Sto benissimo. ] Mente. Ma non c'è bisogno che si sforzi di farlo bene. Non ne sente la necessità. Non con lei. Non ne avrebbe motivo. Quella risposta le piacerà, indipendentemente dalla verità sottostante. Poi l'espressione cambia. [ Quattro giorni? ] Sgrana gli occhi, per un attimo. [ Non sono sicuro di essere ancora pronto, insomma, come diamine dovrebbe accadere questa cosa? Farà male? Quanto durerà? ] Ma nella sua voce non c'è la sola, umana, preoccupazione. C'è un qualcosa di diverso. Eccitazione. Oh sì, anche questo Edave dovrebbe e potrebbe percepirlo. [ Ho una domanda, sì. Non fraintendere. Ho solo bisogno di sapere. Dopo che mi sarò...trasformato...insomma, dopo che la Bianca mi avrà chiamato. Non ci sarà modo di tornare indietro, dico bene? ] Non che lui voglia. Non che abbia scelta. Ma sente il bisogno di sapere. Di tutto e di più. Lascia che lei controlli le ferite. Se ne starà buono buono senza fiatare. [ Patto di Frontiera 3, Volontà 2]. Ma non smette di guardarla, mai. [ Sei diversa stasera. Cosa ti turba, Edave? Adesso siamo fratelli. Niente segreti. Lo hai detto tu. ] Ecco cosa vuol dire avere un allievo perspicace. Pro e contro.

    CRISTOBAL [Sensazione del Contrabbandiere +2]

    EDAVE [tane (h)] Lo osserva con un sorriso, mentre le mani lo aiutano a mettersi seduto posando dietro la sua schiena un paio di pelli arrotolate così che sia comodo[non avrai scelta, la madre ti ha ormai chiamato a sè, tu avrei l'irresistibile desiderio di donarti a lei, sentirai la sua voce gridare il tuo nome, sentirai la tua mente cedere alle sue lusinghe e dovrai lasciarti andare. Mi chiedi se farà male? e io ti rispondo di si, ti si romperanno tutte le ossa, una ad una per poi allungarsi e ricomporsi in altra forma, sentirai il cranio tendersi come se qualcuno vi avesse appeso una pariglia di 8 cavalli, sentirai la pelle rompersi e ricompattarsi, i muscoli strapparsi, allungarsi e ingrossarsi, sentirai tutti i tendini del tuo corpo strapparsi] le mani tolgono le bende, lavora con delicatezza e li dove il sangue sia rappresso userà dell'acqua tiepida per renderlo morbido così da scoprire le ferite [il tuo corpo si riempirà di peluria, i tuoi organi diverranno grandi e il cuore pomperà sangue ovunque, sentirai il dolore di un fuoco che arde, che ti brucia e un dolore che stenderebbe a terra chiunque, dovrai assecondarlo, accompagnarlo, dovrai seguirlo o ti ucciderà] osserva le ferite cucite e cauterizzate con attenzione, le annusa [credo di essere incinta e proprio mentre dovrei essere felice uno stupido nano avalonese vuole prendersi la cittadella in onore di un umano idiota che ha messo il naso dove non doveva e che pensava di farla franca] sorride mentre lo dice per poi fermarsi ad osservarlo, [ti basta come risposta?]

    CRISTOBAL [Tane] Lei fa. Le sue mani sono delicate. Pare assurdo se il ricordo torna a qualche notte addietro. Quando da quelle mani sono spuntati artigli enormi che hanno lacerato la pelle del nuovo figlio della Luna. Non fatica a credere dunque alle sue parole. Non fatica affatto. S'aspettava quella risposta. Dopotutto basti vedere Edave. Come è ora e come è quando muta. La sua mente ancora ricorda, ancora gli fornisce flash di quel muso e quegli occhi enormi. [ Apprezzo la sincerità. Quantomeno, so cosa aspettarmi. La cosa non mi spaventa. Ormai è fatta, desidero mettermi alla prova. Se sono sopravvissuto a te ed alle tue zanne, nulla può abbattermi. ] Eccolo di nuovo, l'orgoglio, la sua vanità. [ Incinta? ] Ecco un tema che potrebbe interessargli. [ Ma, ecco insomma, noi Mannari, con gli umani. Come funziona? Ci siamo capiti. E' possibile? E se la tua risposta è sì, quale sarebbe in quel caso il destino del nascituro. Quale la sua natura. ] Sta andando troppo avanti con la mente forse. Ma ora che ci pensa, Anya gli manca. Da morire. Soprattutto e come mai il contatto con la sua pelle. Il suo fisico seducente. A bada le pulsioni sessuali ora, meglio concentrarsi sulla fame e sul dolore. [ Volontà 2] [ Un nano? Perchè non lo hai ancora azzannato? Potresti mandarlo giù in un sol boccone. Potrei farlo io per te. ] Quell'ultima frase esce dalle sue labbra priva di alcun filtro e controllo. Scuote leggermente la testa. [ Sto divagando. ] Troppe cose nuove, tutte insieme. Deve essere forte ora, più che mai. [ Patto di Frontiera 3 ]

    EDAVE [tane (h)] Sorride mentre pone del miele sulla pelle, deve ammorbidire i punti prima di tagliarli per evitare che senta dolore [sarà mannaro se mai nascerà] lavora osservando la pelle, sfiorandola appena e prendendo una forbicina e una pinzetta dalla sua sacca medica [è figlio di due mannari quindi a sua volta lo sarà, io spero in una femmina ma qualsiasi sesso dovesse avere andrà bene] infila la punta delle forbicine sotto il primo punto [fermo ora] le mani lavorano in contemporanea come potrebbe fare un guerriero con due lame ma le sue armi sono strumenti medici [ambidsteria medica 3] [Gli umani per noi non sono un problema, soprattutto il nostro clan li sopporta bene, finchè restano al loro posto non ci sono problemi, se esagerano possiamo sempre pensare a eliminarli, soprattutto cacciatori di frodo o bracconieri nel bosco, noi difendiamo il nostro territorio e lo facciamo con forza, se ti avesse morso un lycan o un razior non avresti sentito più nulla per aly, come ti ho detto hanno natura differente dalla nostra] taglia mentre parla [io non voglio uccidere il nano, voglio che torni nella sua isoletta e che lasci che i panni sporchi di questa cittadella siano lavati da chi ne è padrone non da chi ha una altra idea di come gestire le cose] sincera senza problemi [tu non mangerai nessuno e non azzannerai nessuno se non sarà necessario, noi evitiamo di uccidere salvo che non ci pestino i calli, in quel momento mio caro non guardiamo in faccia nessuno].

    CRISTOBAL [Tane] Apprende. Ascolta ed apprende. Questa è una sua dote. Fortunato dunque che a morderlo sia stata lei. Non ha perso completamente quei tratti umani che alla fine non gli dispiacciono. E non li perderà mai del tutto. [ Ti auguro che sia una bellissima femmina allora. ] Le augura sincero ed obbedisce al suo ordine. Fermo, immobile, non fiaterà nemmeno se dovesse far male, a denti stretti. [ Patto di Frontiera 3, Volontà 2 ]. Recepisce anche i dettami sul comportamento, non farà danni. O quantomeno ci proverà. [ Non vorrei mai averti come mia nemica, Edave. ] Mai. E per fortuna sembra che questo non posso accadere. Nè ora nè mai. [ Vorrei farti un'altra domanda se posso: come hai fatto a diventare l'Alpha? C'è una prova da superare? Il tuo carisma è evidente. Non conosco gli altri, ma sarei curioso di sapere la storia, ammesso che vi sia una storia. ] Vuole comprendere bene le dinamiche dell'ambiente in cui ora vive, in vui è destinato a vivere. Sente il rumore delle forbici. Del nano non gli importa, non è affar suo. L'importante è che nessuno pesti i piedi ai Contrabbandieri ed ai Mannari. Questo senso di appartenenza lo sente, è già vivo, alberga dentro il suo nuovo animo che lentamente si sta trasformando.

    EDAVE [tane (h)] I punti liberano la pelle uno ad uno, la sciolgono rendendola di nuovo morbida, una rossa cicatrice attraversa le spalle ma la rigenerazione le farà andare via. La Rossa passa alla altra spalla, si sposta [Vedremo] sorride al pensiero, non ha mai avuto senso materno ma chissà che stavolta non accada. Inizierà a fare lo stesso lavoro nella spalla sinistra, stessa metodologia, è quasi rilassante quella parte del lavoro [L'alpha è la mente del branco, il leader in pace e in guerra, lo sciamano. Devi sapere che il branco fino a poco tempo fa era guidato da due amon che si alternavano a vicenda perchè spesso si allontanavano da queste terre. L'ultima volta ad andarsene fu Gildor, lui era l'alpha] non smette di lavorare mentre racconta [e ha abbandonato il branco. Uno dei fratelli che di chiamava Henz, ha deciso che lui lo avesse lasciato alla sua guida, io non lo ho accettato e nemmeno Blazen e Valstaf perchè era una guida guerrafondaia, un uomo poco accorto, un ubriacone ignorante e maleducato. Mi sono arrogata di prendermi il branco, li ho chiamati a me e mi sono eletta alpha chiedendo che chi non volesse accettare mi sfidasse, due di loro hanno accettato il terzo no ed è morto, è sepolto li] e gli indicherebbe un tumulo al margine della radura delle tane [io no voglio avere nemici ma chiunque essi siano devono sapere che non possono pensare di aver venduto la pelle della lupa prima di averla abbattuta, sono una stratega, magari faccio combattere glialtri ma sono in prima linea quando serve e a volte il cervello supera il braccio.]

    CRISTOBAL [Tane] Abbassa lo sguardo verso le ferite. Le guarda. Il petto si gonfia d'orgoglio. [ Non sono affatto due graffietti. Sono ferite profonde. Mi piacciono. Mi fanno sentire più forte. ] E' così. Gli ricordano quello che ha vissuto. Quello a cui è sopravvissuto. Poi tace, ascolta in silenzio quella storia. E si complimenta con sè stesso per aver avuto l'arguzia di chiedere. Gli sembra tutto molto lineare, quello che forse qualche settimana prima avrebbe definito una barbarie. Invece ora, una piccola parte di Bestia fa capolino, reclama uno spazio, sempre più grande, dentro di lui. E lui la asseconda. [ Tu non ci abbandonerai, vero Edave? ] Lo chiede, sempre con immensa naturalezza. Gli piace che sia lei il capo. Gli piace che sia stata proprio lei a chiamarlo a sè. Gli piace che sia sopravvissuto all'attacco dell'Alpha. Lo fa sentire un eroe. Stringe ancora i denti quando lei strappa i punti dall'altra spalla. [ Patto di Frontiera 3, Volontà 2 ] Non vorrebbe accennare a muoversi. [ Mi sento molto simile a te. Penso che non esista nemico che non possa essere abbattuto con un pò di sana arguzia. Anche perchè, è difficile che qualcuno come noi si faccia un nemico. Siamo troppo furbi per permettere a qualcuno di prenderci in antipatia. Dico bene? ] Già, Mannaro e Contrabbandiere, un connubio ed un sodalizio perfetto. Due nature che nella mente del neo eletto, combaciano alla perfezione. E questo, ancora, lo compiace.

    EDAVE [tane (h)] Sorride mentre ora spalma la achillea sulle ferite e controlla la ustione da cauterio [io abbandonarvi? non ne avrei motivo, per me il branco è la famiglia, l'unica che sia fuori del branco è dodaiux, lei è una nostra protetta così come alysine e lisirya] li guarda con affetto [dopo la trasformazione sentirai i tuoi fratelli,li individuerai da distante, si chiama fratellanza del lupo e solo la morte la può rompere] è soddisfatta, lo invita ad alzarsi [forza ora, alzati e vieni a cenare, poi ti mostrerà la strada, andrai in guarnigione e tornerai qui con la luna piena] si pulisce la mani sulla gonna mentre parla e cammina [dopo la trasformazione percepirai una sorta di alone intorno alla tua donna, una sorta di profumo che i ricorderà il branco, si chiama impronta del lupo, sono stata io stessa a lasciarla su di lei per il bene che le voglio e ciò comporta che ogni lupo la voglia difendere, che riconosca che lei è legata ad uno dei fratelli, è una cosa..insomma..un cosa da lupi] esce e lo osserva [su fammi sentire un ululato cucciolo]

    CRISTOBAL [Tane] Sollievo, la sensazione che prova quando Edave spalma l'impiastro sulle ferite. E presta poi attenzione alle parole riguardo la Fratellanza e l'Impronta del Lupo. Qualcosa dentro approva e memorizza. Poi lei lo invita ad alzarsi. Lui la guarda, come a capire se è seria. Sì, è seria. Dunque tenterà di nuovo di piantare i piedi per terra, con delicatezza, lasciando che le piante aderiscano al suolo. Quindi si spinge in avanti, facendo forza sui muscoli degli arti inferiori e stringendo i denti, per non vacillare. [ Patto di Frontiera 3 ] Muove un paio di passi di prova. E' in piedi dopo diversi giorni. Ma il passo sicuro di Edave è confortante e dunque lui la segue. Anya ha la sua impronta. [ Te ne sono grato. ] Lo è davvero. Anya deve essere intoccabile. Nessuno potrà avvicinarsi a lei. Si ferma sull'uscio. L'aria fresca, questa sconosciuta. Muove un passo ancora, poi un altro, mentre si guarda intorno per osservare dall'esterno quelle costruzioni rudimentali e pur così affascinanti che Edave ha chiamato Tane e che ora lui sente come Casa. Qualcosa lo attrae. E non è la fame. Qualcosa lo spinge a guardare verso il cielo. I suoi occhi scuri e profondi si perdono nel Candore di Lei. E' come se fosse una calamita. E' la prima volta che la vede da quando è successo. E' la prima volta che la sente. Potente, in tutto il suo vigore. Il sangue ribolle e lui non sente più nulla. Solo un profondo ardore ed il desiderio di spaccare il mondo. Non attende nemmeno che l'Alpha termini la sua richiesta. Gonfia i polmoni incrina il busto in avanti, ulula a perdifiato verso la Bianca.

    EDAVE [tane (h)] Scuote la testa [che vocetta da cucciolo] lo dice ridendo e poi si volge a lui [ ti mostro una cosa] senza pudore alcuno lascerebbe scivolare l'abito a terra, lo scavalcherebbe con un passo e nuda guarderebbe la luna mentre lascia andare la sua mente, è un attimo, è la loro natura principale, da donna diventa una grande lupa rossa. Si volge a lui la bocca aperta, la lingua che penzola tra i denti aguzzi. Cammina con eleganza sulle 4 zampe, è grande come lupo, gli arriva alla testa ma sarà chiaro anche a lui che sia meno pericolosa in quella forma che in quella bestiale. Si ferma ad un metro da lui, il muso si solleva in alto verso la Bianca, la bocca si spalanca e un ululato squarcia la notte [AUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU] potente e minaccioso a cui giungeranno in risposta gli ululati dei fratelli. Il capo si riabbassa, le orecchie ritte sopra il muso lo sguardo deciso e duro, intelligente mentre due occhi verdi come una foresta lo scrutano (h ->lupus)

    CRISTOBAL [Tane] Sorride, non si sente ferito nell'orgoglio. Sa che ha tanto da imparare e deve lavorare su sè stesso. Ma ora non gliene frega nulla. Il pudore lo ha abbandonato da tempo. C'è solo Lei che chiama dall'alto. Che chiama e che reclama. Ed ora la sente vicina, vicina più che mai. La notte in cui tutto avrà fine ed avrà inizio. Si volta verso Edave. Ed assiste ancora alla meraviglia. Per un attimo trema, pensando che la Bestia possa tornare per lui, per finire ciò che ha fatto. Ma poi ricorda. Poi sente. Sono legati, indissolubilmente. E soprattutto Edave non sta mutando nella stessa Bestia che ha reclamato il suo sangue. E' diversa, maestosa, bellissima e terrifica. E' il più grande lupo che abbia mai visto. Più grande d'un cavallo. E' esterrefatto. Non vede l'ora di cimentarsi anche lui. Poi le chiama. L'Alpha richiama il Branco. Ed il Branco risponde. E lui, con loro. [AUUUUUUUUUUUUUUU]. La guarda. Si sente vivo. Lascerà che lei sia la sua Guida, che gli mostri la strada per la Guarnigione. Saluterà Anya e poi correrà indietro nel Bosco, per raggiungere i suoi Fratelli. Tra quattro notti, accadrà.

    "Il destino di un nano non è scritto da nessuna parte.... il suo futuro invece, viene scolpito nella roccia dalle sue stesse mani, ogni giorno."

    "Affrontali e assaggerai le loro asce,
    ignorali e assaggerai la potenza dei loro pugni
    fatteli amici ed assaggerai la bontà della loro birra..."


  • OFFLINE
    Rastal30
    Post: 1.055
    Post: 644
    Registrato il: 22/02/2008
    Città: NAPOLI
    Utente Veteran
    00 15/06/2016 23:20
    Riassunto: Cristobal, rinvigorito si sveglia nuovamente e trova Edave che gli controlla le ferite. Nel mentre i due parlano, si scambiano informazioni. Soprattutto Edave racconta e Cristobal apprende. Che Edave è incinta. Che il suo Clan è affabile con gli umani. Che esistono l'Impronta e la Fratellanza del Lupo. Che ci sono alcuni protetti dal branco. Apprende di Gildor, Henz e dell'ascesa di Edave. E poi la vede mutare e prendere una forma che non aveva ancora potuto apprezzare. Sullo sfondo, la Bianca sempre più lo reclama.

    Commento tecnico a Edave. Io le lascio un grazie grande quanto una casa.

    "Il destino di un nano non è scritto da nessuna parte.... il suo futuro invece, viene scolpito nella roccia dalle sue stesse mani, ogni giorno."

    "Affrontali e assaggerai le loro asce,
    ignorali e assaggerai la potenza dei loro pugni
    fatteli amici ed assaggerai la bontà della loro birra..."


  • OFFLINE
    EDAVE
    Post: 3.614
    Post: 1.019
    Registrato il: 07/08/2008
    Avalonese
    Utente Master
    00 16/06/2016 11:13
    CURE PRESTATE
    - Edave toglie i punti a Cristobal e spalma sulle ferite un unguento cicatrizzante
    - Il pg ora è libero di muoversi, deve solo fare ancora due riposi ma è perfettamente in grado di camminare, non può fare sforzi eccessivi perchè le cicatrici sono fresche
    - Edave sospetta di essere incinta ma sarà mia cura fare le tre giocate di rito e inserirle in apposita cartella
    - Vale anche come riposo per Edave, il link alla altra discussione apposita.

    Grazie a te, mi piacciono le giocate in cui si ci confronta e mi piace che il pg prenda consapevolezza on di ogni suo cambiamento fisico e mentale. Hai iniziato nel modo migliore una bella avventura in una nuova razza e mi auguro che ne trarrai soddisfazione. [SM=g27823]

    Edave
    Rettore degli Ospitalieri di Avalon
    Wendingo Mannari



    L'opinione è un'idea che possedete voi mentre, la convinzione, è un'idea che possiede voi.




  • OFFLINE
    Rastal30
    Post: 1.062
    Post: 651
    Registrato il: 22/02/2008
    Città: NAPOLI
    Utente Veteran
    00 17/06/2016 00:33
    Riposo 1/2
    www.freeforumzone.com/d/11281146/-GUARNIGIONE-Non-c-%C3%A8-un-me-senza-te-ed-un-te-senza-me-Non-c-%C3%A8-mai-stato-e-mai-ci-sar%C3%A0-/discussione.aspx?#idm1...

    "Il destino di un nano non è scritto da nessuna parte.... il suo futuro invece, viene scolpito nella roccia dalle sue stesse mani, ogni giorno."

    "Affrontali e assaggerai le loro asce,
    ignorali e assaggerai la potenza dei loro pugni
    fatteli amici ed assaggerai la bontà della loro birra..."


  • OFFLINE
    Rastal30
    Post: 1.070
    Post: 659
    Registrato il: 22/02/2008
    Città: NAPOLI
    Utente Veteran
    00 19/06/2016 19:08
    Riposo 2/2
    Riassunto: Torna al Bosco, torna alle Tane, guidato dall'istinto. Il Contrabbandiere sente che ormai la Notte delle Notti, la Notte della Rinascita, è giunta. L'istinto lo guida attraverso il Bosco, lo spinge a nutrirsi ancora, seppur sia impossibile saziare la sua fame. E' nervoso, l'attesa è giunta al termine. Si spoglia, quasi di tutto. Passeggia nervosamente mentre il sole si spegne e la Bianca, lentamente, con i suoi raggi candidi, sovrasta il Bosco, sovrasta l'uomo. La Bestia è pronta ad uscire.

    Commento: C'è un pizzico di rammarico. Purtroppo non sono riuscito ad incontrarmi con gli atri Mannari per fare l'ultimo riposo. Ho deciso però di voler giocare questo stadio finale, seppur brevemente, ma mi sembrava rispettoso e doveroso. Ed inoltre mi faceva piacere farlo. Dovrebbe andar bene come ultimo riposo, ma è ininfluente perchè dopo la prima Mutazione fatica, dolori, ferite e cicatrici dovrebbero essere solo un ricordo lontano. Ringrazio comunque Valstaf ed Edave che si erano proposti per giocare con me e mi scuso per non averli potuti raggiungere, ma nel week end è sempre molto complicato. A stasera, per la prima caccia!


    CRISTOBAL [Tane] E' giunta l'ora. Lei è più vicina che mai. La sente addosso. Anche se gli ultimi raggi di sole pallidi illuminano il cielo. Stanotte sarà la Notte. Ha dormito, a lungo. Le ferite danno ancora fastidio. Ma Edave ha detto che dopo, tutto passerà. Nemmeno più una cicatrice vi sarà a testimoniare quello che è stato. La rinascita sarà completa. Ha abbandonato la Guarnigione, alle prime luci dell'alba. Sgattaiolando via per non svegliare Anya. Non ha avuto bisogno di grande sforzo per ricordare la strada per le Tane. Ormai è l'istinto che guida i suoi passi. Non è la sua volontà che domina. Non più. Ora, oggi, la Bestia è pronta a prendere il sopravvento sull'uomo. Per la prima volta, in maniera irreversibile. Di fronte a sè, l'accampamento rudimentale e spettrale dei Mannari. Perso nel folto, nel fitto più oscuro. Irraggiungibile ed impenetrabile. Del fumo, leggero, si solleva ancora dalle braci che si stanno spegnendo. Forse è rimasto qualcosa da mangiare. La fame, ormai lo accompagna da giorni. Il suo appetito è insaziabile. Il suo corpo necessita di energie, di forze, di vigore, per quello che a breve sarà.

    CRISTOBAL [Tane] I passi lenti e nervosi superano la palizzata ed il recinto. Si siede, su di un tronco, all'esterno di quella che è e sarà la sua Tana. Il braccio destro s'allunga a recuperare la carcassa di cervo catturato da Valstaf. E' rimasta ancora un pò di carne, fredda, dura. Ma lui ha bisogno di nutrirsi. Non importa. La addenta, con voracità. Deglutisce e spolpa la carne fino all'osso per poi gettare i resti alle sue spalle. Ora ha sete. C'è solo acqua. Andrà bene quella. Seppur una pinta di birra o qualche bicchiere di whisky sarebbero decisamente meglio. Non importa, di necessità virtù. E' nervoso. Irrequieto. Ora è lì, da solo, ma presto il Branco si radunerà. Lui conoscerà gli altri. E' curioso, ma è anche intimorito. Farà male, sarà dura. Ma ce la farà. Supererà anche questa, ne uscirà più forte. Non ha dubbi. La Bianca lo ha scelto. L'Alpha lo ha scelto. Dimostrerà loro che non hanno commesso un errore di valutazione. Chissà quale sarà il suo aspetto subito dopo. Chissà se incuterà lo stesso timore che ha provato alla vista di Edave. Tanti interrogativi, che presto avranno risposta.

    CRISTOBAL [Tane] Tramonto. Il sole sta definitivamente calando. I suoi pensieri vagano nell'oblio. C'è un richiamo interiore, imperterrito, un ringhio che gratta nel suo io. Ci siamo. L'attesa, snervante, è quasi al termine. L'impazienza, al culmine. C'è un pizzico di frustrazione. E' sempre stato abituato a scegliere per conto suo. A prendere le proprie decisioni in autonomia. Ma questa volta lui non ha scelto. E non ha scelta. Questo lo atterrisce. C'è da dire che il quadro futuro che si prospetta non è così nero. A patto che riesca a cogliere i lati positivi della cosa. A patto che riesca a sfruttare le nuove risorse, i nuovi Doni che a breve gli saranno definitivamente offerti. Doni, pare un eufemismo chiamarli così. Qual è la linea di confine tra la Maledizione e la Benedizione? Ha maturato una sua opinione. L'importante sarà non perdere il proprio io. L'importante sarà sempre ricordarsi le proprie origini. Non lascerà che l'oscurità lo inghiotta del tutto. Si lascerà avviluppare da essa, in maniera mansueta. Ma non sprofonderà. Cristobal non morirà, semplicemente stanotte inizierà una nuova vita.

    CRISTOBAL [Tane] Fine dei pensieri razionali. Mentre il sole si spegne, definitivamente, per lasciare spazio a Lei. La ragione di ogni cosa. Colei che ora lo ha in pugno, ha in pugno il suo destino, la sua vita. Si alza in piedi. Cammina nervosamente. Dove sono gli altri. Sente il bisogno del conforto di Edave. Vuole che lei sia vicina. Ma ancora non c'è. Passi nervosi, in una direzione e poi in un'altra. Trema. Ha la pelle d'oca. Lascia che sia l'istinto ora a prendere il sopravvento. L'istinto che gli suggerisce di abbandonare gli stivali, liberarsi della propria camicia e della bandana di congrega. Resta a torso nudo, indossa solo i pantaloni. Le ferite degli Artigli e delle Zanne campeggiano sul suo petto, fresche, sulle sue spalle. Il sangue ribolle. Respira, forte, mentre il cuore pulsa all'impazzata. Non esiste più nulla. Esiste solo la Notte. Un'incredibile ansia, mista ad un incommensurabile eccitazione. Follia. Qualcuno potrebbe chiamarla così. E' diventato pazzo, forse, all'improvviso? Non importa, non importa più nulla. Lei è giunta. Lei è qui. Col suo candore inizia a baciare la carnagione scura di quello che un tempo fu il Mediterraneo. Una voce, dentro di sè. Una voce che ora gli impone di correre, a perdifiato verso il Bosco. E' iniziata. Nulla e nessuno potrà più fermarla.


    "Il destino di un nano non è scritto da nessuna parte.... il suo futuro invece, viene scolpito nella roccia dalle sue stesse mani, ogni giorno."

    "Affrontali e assaggerai le loro asce,
    ignorali e assaggerai la potenza dei loro pugni
    fatteli amici ed assaggerai la bontà della loro birra..."


  • OFFLINE
    Fehrer
    Post: 1.480
    Post: 909
    Registrato il: 21/04/2011
    Utente Veteran
    00 20/06/2016 10:20
    OK

    Punteggi aggiornati.



    "Hai fatto un patto col Diavolo; e il Diavolo torna sempre a riscuotere."






    Yawp
    "...over the rooftops of the world."