ok, sgombro il campo dagli equivoci..
innanzitutto, grazie della condivisione sulle difficoltà tecniche: mi piace sempre leggerne!
quel “più facili” nel tuo penultimo intervento io l’ho interpretato riferito al basso, ora ho capito che tu lo intendevi in generale. sulla difficoltà per qualsiasi strumento hai perfettamente ragione: ora sto imparando il penny whistle, ma non avendo mai fatto flauto dolce a scuola (in favore della melodica) mi rendo conto che non è una passeggiata.
credo che non ci siamo capiti perché viaggiamo paralleli: io non sono un bassista, ma mi capita di utilizzare diversi strumenti in funzione di basso (tra cui uno vero, fretless) per arrangiare le canzoni che faccio. il mio approccio è tutt’altro che tecnicamente corretto: ho trovato un modo a me consono per farmelo piacere.. tutto qui. da questa prospettiva – e, non ultimo, considerate le parti di basso che mi piace usare – questa è solo la mia esperienza (e non un’apologia dell’amatoriale). oltretutto, il triangolo in un’orchestra di una decina di elementi l’ho suonato..
per quanto riguarda le tab: qualche anno fa, quando facevo le cover, mi capitava di tirare giù qualche parte per il mio bassista, perché ho un buon istinto melodico. non essendoci accordi complessi in ballo e non suonando metal, non trovavo necessario ricorrere alle tablature (e in genere preferisco affidarmi all’orecchio).
spero ora sia chiaro