Re: Re: Re:
-Giona-, 26/02/2008 9.52:
Non credo che la "grande coalizione" possa essere sinonimo di elezioni anticipatissime, al contrario: a Berlusconi potrebbe far comodo per salvare le sue televisioni, e a Veltroni per riorganizzare il suo partito. Piuttosto, questa potrebbe lasciare scontenti (e fuori dal governo) Di Pietro e i leghisti: il primo perché vedrebbe il centrosinistra assieme al nano malefico e sarebbe costretto a rompere l'alleanza, i secondi perché senza piú l'appoggio del Berlusca vedrebbero sacrificati i loro progetti di riforma alla salvezza delle sue televisioni.
Io non la vedo così drastica, anche se è vero che la grande coalizione non significa elezioni subito. Grande coalizione significa riforme costituzionali e la nuova legge elettorale, probabilmente ci metteranno qualche anno, soprattutto a cambiare la costituzione. Berlusconi se vince chiamerà il PD, salverà le sue tv, farà le riforme e poi, da salvatore della patria
, finirà la carriera al Quirinale mentre il PDL candiderà Fini premier. Veltroni accordandosi con Silvio taglierà in effetti le gambe ai maggiorenti del PD e potrà ripresentarsi candidato premier per la II volta, l'ostacolo è dato proprio da Lega e Di Pietro, ma se Di Pietro confluisce nel PD farà buon viso, garantendo che con lui Berlusca non potrà fare troppe nefandezza. Alla Lega invece sarà sufficiente una legge elettorale che la salvi, se Berlusconi non scarica Bossi prevedo una resurrezione del modello spagnolo, che conviene parecchio anche a PD e PDL.
Intanto i boss del PD verranno allontanati, Rutelli è già stato candidato sindaco di Roma, se vince non romperà le scatole a Veltroni. Per Dalema si parlava addirittura di candidarlo alla presidenza della UE. Prodi sarà definitivamente pensionato penso