Re:
Scritto da: !roby! 23/09/2005 13.32
innanzitutto direi che la prima cosa è farle ingurgitare qlcs
obbligarla a mangiare è la cosa peggiore che si possa fare in questi casi.
L'anno scorso una mia amica ci stava per rimanere per una cosa del genere (pesava 33 kg per 1.75 di altezza. -persi tutti in tre mesi- )
abbiamo provato ad aiutarla, starle vicino e a coinvolgerla in ogni maniera possibile, senza però farle notare come stava deperendo, cosa che l'avrebbe solo innervosita.
Purtroppo lei invece si è isolata sempre di più, fino ad arrivare a un momento davvero critico in cui di chili ne pesava 29.
A quel punto, psicologo e ospedale forzati.
A parte che gli psicologi sanno come prendere queste situazioni e per quanto i malati non le accettino, sono in grado di aiutarli comunque e far aprire loro gli occhi sul problema... almeno con lei è stato. Poi ovvio parallelamente ha fatto un sacco di visite mediche...
Eli, a sto punto io ne parlerei coi genitori... Dalla mia esperienza ho visto che gli amici e la buona volontà non bastano (ma ovviamente, servono molto) e di base ci vuole comunque uno psicologo e in casi più gravi anche un medico... e molto dipende dai suoi comunque... se sono i primi a sbattersene è un bel casino...