candidati a confronto

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DarkWalker
00domenica 11 ottobre 2009 10:08
di Cristina Ferrulli

ROMA - I mille delegati, usciti dai congressi dei circoli, saranno il pubblico che oggi, all'Hotel Marriot, assisteranno al primo match tra i tre candidati alla leadership del Pd. Alla convenzione, invece, non ci saranno i 'fondatori' del partito Romano Prodi e Walter Veltroni e potrebbe non esserci anche Francesco Rutelli. D'altra parte l'attenzione di tutti è ormai rivolta al 25 ottobre, quando dai gazebo delle primarie uscirà il segretario dei democratici ed é soprattutto a quella che Dario Franceschini, Pier Luigi Bersani e Ignazio Marino si rivolgeranno oggi. Il match televisivo si svolgerà il 16 ottobre ma questa mattina si capiranno i punti di forza dei tre candidati.

Pier Luigi Bersani, che parlerà per primo, essendo in testa nel voto dei circoli, eviterà le polemiche interne ma presenterà, a quanto si apprende, quattro proposte per l'alternativa che il Pd deve costruire "non dall'oggi al domani ma cominciando subito", per mettere in campo una coalizione e un programma in grado di battere Silvio Berlusconi.

Poi Dario Franceschini, che punta sulle primarie per confermare la sua leadership, insisterà sui rischi del "tornare indietro" sia rispetto al bipolarismo sia rispetto all'identità plurale del Pd, garanzia perché "tutti si sentano a casa".

Ignazio Marino, il candidato che, per ammissione stessa di Massimo D'Alema è quello che potrebbe guadagnare più voti dalle primarie, stresserà ancora di più il profilo di candidato fuori dagli schemi e quindi più capace di "dire dei sì e dei no". Un confronto al quale assisteranno delegati ma anche parlamentari, sindaci e presidenti di Regione.

Peserà, però, l'assenza di big, come Romano Prodi e il primo segretario del Pd Walter Veltroni. "Non parlo di politica né di primarie. Non entro nel dibattito congressuale", ribadisce l'ex leader che domani sera sarà ospite di 'Che Tempo che fa' su Raitre. Non si sa, invece, se ci sarà Francesco Rutelli, da tempo critico sulla rotta presa dal Pd. Su un punto i tre candidati saranno d'accordo: sulla necessità del Pd di fare muro in difesa delle istituzioni perché Berlusconi, sostiene Rosy Bindi, "non conosce l'abc della democrazia".

E per questo motivo, al di là dei calcoli sui consensi che ne potrebbero derivare, Franceschini, Bersani e Marino faranno appello ad una grande partecipazione alle primarie come prova di forza democratica. "Credo sia incontestabile - afferma il segretario - che più gente verrà a votare, più forti saremo noi e più forte sarà il segretario del partito, chiunque sarà eletto tra di noi. Soprattutto sarà più forte il nostro fare opposizione alle destre e a questo governo". D'altra parte, i sostenitori di Bersani sono convinti che il voto degli elettori non sarà diverso da quello degli iscritti. Il ribaltone alle primarie, sostiene l'ex ministro degli Esteri, sarebbe "uno scenario paradossale" e se certo "i dirigenti rispetteranno le regole, non so gli iscritti". Tesi che fa infuriare i supporter del segretario, determinati a uscire vincenti il 25 ottobre. "D'Alema sbaglia a non fidarsi degli iscritti", attacca il senatore Stefano Ceccanti.
Lux-86
00lunedì 12 ottobre 2009 18:37
è uno scandalo, non possono mascherare la pochezza dei loro argomenti e richiamare gente alle primarie usando ancora l'antiberlusconismo!
DarkWalker
00lunedì 12 ottobre 2009 21:53
io continuo a preferire bersani, più umile e concreto, mentre franceschini mi sa quasi di berlusconiano, polemico e velatamente ipocrita. anche se nei dibattiti televisivi, almeno quelli che ho visto, in effetti se la cava meglio di bersani (tristissimo lo slogan/canzone dare un senso...). Marino boh, ha una idea. Una sola eh, ma almeno ce l'ha. Per altro è anche in antitesi con gli ex amergherita che per quanto mi riguarda possono anche andarsene e fare l'alleato bandiera per i centristi.
Pius Augustus
00lunedì 12 ottobre 2009 22:15
Bersani= dalema= male assoluto

Franceschini è meglio per me, antiberlusconiano (cioè sano di mente) e comunque disposto a fare opposizione. Marino sarebbe ancora meglio, ma insomma.
Comunque sia tutti devono capire che è necessario ricreare una alleanza con le altre forze di sinistra per governare
DarkWalker
00lunedì 12 ottobre 2009 22:54
quello è un tema aprtito da bersani e poi clonato anche dagli altri due. Io temo però che se franceschini e i suoi seguaci rimangono in posizioni determinanti del pd le alleanze non si faranno perchè il pd vorrebbe fare una aprte del leone che francamente non è in grado di arrogarsi.
E poi cioè insomma Franceschini avrà anche l'apparenza di uno che sa fare opposizione, però lo stato cadaverico del pd, da quando esiste, è opera dei suoi...
Pius Augustus
00giovedì 15 ottobre 2009 00:09
cioè bersani presenta dalema e bassolino. Ma devo dire altro?
DarkWalker
00venerdì 16 ottobre 2009 20:23
ey, bassolino rappresenta la campania.
Cmq io il maggior partito di sinsitra non l'ho mai visto così in crisi, nemmeno con d'alema. Logica dell'alternanza, in ogni caso.
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