alle amminsitrative l'udc preferisce il pd

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DarkWalker
00sabato 13 giugno 2009 13:12
ROMA (13 gugno) - L’apparentamento a Bari con Michele Emiliano è stato ufficializzato ieri sera e farà da apripista ad un’intesa pressoché globale in Puglia con il Pd. L’accordo alla Provincia di Torino, sempre con il candidato di centrosinistra, dovrebbe essere chiuso in giornata.

Ai ballottaggi l’Udc sceglie in prevalenza i democratici. Anche se non mancano opzioni opposte: al comune di Padova è stato già definito l’apparentamento con il Pdl, e così anche alla provincia di Cosenza. Ad Avellino, come del resto in tutta la Campania, l’Udc è già schierata con il centrodestra dal primo turno. E ci sono buone possibilità che un’intesa si perfezioni pure a Caltanissetta.

Naturalmente, in diversi ballottaggi l’Udc non farà apparentamenti. Così alla provincia di Milano, dove però lunedì gli organi del partito decideranno quale indicazione dare ai propri elettori. Libertà di coscienza è stata annunciata invece nelle province di Belluno, Rovigo e Venezia, nelle quali sono in corsa candidati leghisti: da notare che in Veneto l’Udc fa parte della maggioranza che sostiene Giancarlo Galan e che con la Lega ha ingaggiato da tempo un braccio di ferro. Nessun indicazione Udc in Toscana ed Emilia. Con l’eccezione di Rimini, dove i centristi sosterranno il candidato sindaco Pd.

In via Due Macelli, sede Udc, si nega qualunque sbilanciamento. Al primo turno i centristi hanno corso nella maggior parte dei casi da soli, tuttavia le alleanze stipulate erano tutte o quasi a destra. Lorenzo Cesa ieri ricordava che in dieci Province del centro-sud l’Udc è già stata determinante nella vittoria del centrodestra, come lo è stata la Lega nelle vittorie del Nord. In solitudine il Pdl ha vinto al primo turno soltanto nelle Province di Bari e Barletta. E Pier Ferdinando Casini ripete: «Noi resteremo autonomi. Ma la nostra autonomia vuol dire che intendiamo fare la differenza nel Paese».

Ciò non toglie che, in questo passaggio, l’intesa politica più significativa sia quella tra Udc e Pd in Puglia. Alla Provincia di Brindisi era stato il Pd a convergere sin dal primo turno sul candidato indicato dai centristi, Massimo Ferrarese, leader della Confindustria locale. E ora l’accordo di Bari per Emiliano si trasferirà presto anche al Comune di Brindisi e alla Provincia di Taranto. Con apparentamento ufficiale o meno, l’orientamento pro-Pd dovrebbe estendersi a Foggia e Lecce. Non solo in sede locale i democratici hanno spinto per questa soluzione. Massimo D’Alema ha insistito personalmente con Pier Ferdinando Casini. Del resto, l’Udc ha in Puglia uno dei suoi maggiori bacini elettorali e l’intesa può risultare decisiva in tutti i ballottaggi.

D’Alema ovviamente spera di sperimentare un’intesa politica in Puglia alla regionali del prossimo anno. Ma Casini è stato esplicito con l’ex premier. E altrettanto hanno fatto i segretari provinciali Udc nel firmare gli apparentamenti: «Nessun impegno per le regionali del 2010». «Siamo un partito libero» ribadiva Casini ai suoi. E l’autonomia del Centro resta la stella polare della legislatura. Può essere messa in discussione solo da una «forte novità» politica. Novità che potrebbe anche non arrivare in tempo utile per le regionali del 2010. Allora la scelta dei centristi non sarà facile. Perché l’Udc è oggi in maggioranza in Lombardia e Veneto. In Regioni come la Campania ha già cominciato a costruire un’alleanza con il centrodestra. Ma ci sono anche territori dove è ormai più facile una scelta di segno diverso. Del tema però oggi Casini e Cesa non intendono parlare. C’è il nuovo equilibrio post-elettorale tra Pdl e Lega da mettere alla prova. E ci sarà il congresso del Pd in autunno.

Per l’Udc «pesare» vuol dire marcare la polemica con la Lega, aprire contraddizioni nel Pd chiedendo una rottura con l’Idv e la sinistra radicale, ma anche privilegiando gli interlocutori considerati più affidabili. Non solo D’Alema. Anche a Rieti, città che sta a cuore a Marini, l’Udc ha scelto il Pd al ballottaggio.
Riccardo.cuordileone
00sabato 13 giugno 2009 17:31
Brutta notizia per la sinistra italiana...
Granduca di Milano
00domenica 14 giugno 2009 08:25
Casini non sà più dove da che parte andare per sentirsi importante. [SM=x751530]
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