Un luogo dell'anima chiamato West

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Juan Galvez
00sabato 21 febbraio 2009 14:55
Pippismi a parte, il western è davvero una categoria dello spirito: è il luogo mitico per eccellenza della modernità (e il fatto che da troppo tempo non sia più in declino, ma sostanzialmente morto, forse dice qualcosa.

Ecco il mio personale decalogo, con un triplice ex aequo sul podio, perché mi è impossibile decidere tra tre aspetti del genere. Per cui li ordino solo cronologicamente.



Perché è la classicità, la purezza, l'assolutezza del mito.



Perché è l'apoteosi massima del mito, e il suo trionfo manieristico.



Perché è la più bella riflessione sul mito.

Gli altri



Epico, realistico, crepuscolare; con protagonisti semplicementi perfetti.



Perché... perché bisogna vederlo per apprezzarne la meraviglia estetica di quella violenza distillata.



Pletorico, ma straordinariamente epico. E lirico. Dimostra quanto sia difficile oggi fare un gran western.



Razzista fino al midollo, ma il west era sicuramente anche (e di brutto) questo. E con un Duca magnifico.



Lo spaghetti western non inizia da qui, ma il suo epos sicuramente sì. Ed è un film dirompente rispetto al western tradizionale.



Uno dei primi - e forse il migliore - film che avviarono la riflessione sul genere.



C'è tutto in questo film, ma tutto davvero. Perché c'è l'essere umano completo.



Come un romanzo di antiformazione. E la chiusa cronologica (in senso storico) del west rappresentata con tutto il lirismo della fine di un'epoca.

Aggiungo una dodicesima pellicola, fuori quota, ma indispensabile al genere.


La parodia perfetta; come ogni parodia necessaria, anzi vitale.

Mi accorgo comunque di dovere (e volere) rivedere un mucchio di film.

V.
Carlo Maria
00domenica 22 febbraio 2009 14:50
Questa volta scopro di essere quasi ovunque in linea con te, dal primo fino alla doverosa citazione per il dodicesimo.
Due eccezioni: i pur fondamentali film di Leone da te citati nella mia classifica andrebbero sostituiti con gli altri due: Per qualche dollaro in più e, soprattutto, Il buono, il brutto, il cattivo.
La seconda pellicola della trilogia rappresenta un'evidente miglioramento di stile per Leone, che dopo la prima può vantare maggiori mezzi per realizzare i propri film e lo fa in modo esemplare. Il terzo è semplicemente il film western perfetto, a mio avviso: personaggi indimenticabili, una trama coinvolgente e ricca di scene madri, un finale fra i migliori della storia del cinema e forse la miglior colonna sonora di sempre.
E in entrambe, uno straordinario Lee. [SM=x74874]
Juan Galvez
00domenica 22 febbraio 2009 14:54
Re:
E' che ce ne sono così tanti...

V.
rimatt1
00lunedì 23 febbraio 2009 10:27
C'è poco da dire, sono dei grandi titoli (anche se non stravedo per Balla coi lupi: di Costner gli preferisco Open Range).

Personalmente, inserirei qualcosa di Delmer Daves (Quel treno per Yuma, per esempio) e Budd Boetticher (L'albero della vendetta), e aggiungerei qualche altro titolo di John Ford (L'uomo che uccise Liberty Valance), Howard Hawks (Il fiume rosso) e Sam Peckinpah (Pat Garrett e Billy The Kid). Ma ce ne sarebbero molti altri, a pensarci...

Non credo che meriterebbe di stare in una classifica tra i migliori western di sempre, ma il recente Broken Trail, diretto da Walter Hill e interpretato da Robert Duvall e Thomas Haden Church nel 2006, è ottimo. E dire che è un prodotto televisivo!
koala3
00lunedì 23 febbraio 2009 14:47
E' un genere che in generale non mi piace.

Con qualche eccezione. Tra le quali, i miei preferiti sono:

Sentieri selvaggi

Ombre rosse
Juan Galvez
00lunedì 23 febbraio 2009 17:32
Re:
rimatt1, 23/02/2009 10.27:

C'è poco da dire, sono dei grandi titoli (anche se non stravedo per Balla coi lupi: di Costner gli preferisco Open Range).

Personalmente, inserirei qualcosa di Delmer Daves (Quel treno per Yuma, per esempio) e Budd Boetticher (L'albero della vendetta), e aggiungerei qualche altro titolo di John Ford (L'uomo che uccise Liberty Valance), Howard Hawks (Il fiume rosso) e Sam Peckinpah (Pat Garrett e Billy The Kid). Ma ce ne sarebbero molti altri, a pensarci...

Sono talmente tanti da essere troppi! Anche Fuller ha diretto qualche western di alto livello. E altri, tanti...

V.


Juan Galvez
00lunedì 23 febbraio 2009 17:32
Re:
koala3, 23/02/2009 14.47:

E' un genere che in generale non mi piace.

Con qualche eccezione. Tra le quali, i miei preferiti sono:

Sentieri selvaggi

Ombre rosse

Classicista ;-)

V.


Cleofel
00domenica 15 marzo 2009 19:59
Non amo particolarmente i western, ma mio padre ne andava matto, per cui da bambina ne ho visti un'infinità, molti dimenticati.
Mi ricordo che mi piacque tantissimo Rio Bravo allora, ma adesso di tutti quelli che hai messo rivedrei probabilmente per la 5a. o 6a. volta solo Piccolo grande uomo.

E Soldato Blu, che qui manca! [SM=x74931]
Juan Galvez
00domenica 15 marzo 2009 20:27
Re:
Cleofel, 15/03/2009 19.59:



E Soldato Blu, che qui manca! [SM=x74931]

Soldato blu non è male, ma neppure un capolavoro. Be', a parte Candice ;-)

V.


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