TEX WILLER 14 - 15 Paradise Valley
La collana apocrifa del giovane fuggiasco chiamato Tex Willer si amplia e diversifica.
Fanno infatti l’esordio entrambi gli autori e anche il contenuto si presenta in parte diverso da quanto proposto in precedenza.
Partendo da Ruju, si sente il cambio di sceneggiatore per diversi motivi.
La scrittura di Pasquale è meno incisiva, cosa che non sempre è un elemento negativo, rispetto a quello di Borden. Un albetto molto più “compassato” che difficilmente può essere paragonato alle esplosive strisce di Bonelliana memoria. Un Tex per nulla scavezzacollo e piuttosto prudente, a fronte della furia della natura che mi sarei aspettato.
Lo vedo anche (prima volta?) gustarsi una zuppa. 😆
La storia si barcamena, anche se i cattivi sono, stavolta, dei veri figli di buona donna. 😁
Posso concedere che è un pelino meglio delle ultime prove, ma si deve dare di più.
L’altro Pasquale fa il suo. Ecco, il valore aggiunto di questa serie, se devo dirne uno, è che finora i disegnatori sono sempre stati di buon livello. Le scartine, la SBE, li mette sulla serie originale. Valli a capire.
Copertina stavolta indigesta. Tutto quel colore è un pugno negli occhi. Imho naturalmente.