ROMA - Maggioranza battuta al Senato sul calendario dei lavori. In una votazione elettronica, l'assemblea di Palazzo dama ha approvato la proposta del capogruppo di Forza Italia Renato Schifani di discutere giovedi' della vicenda Telecom con l'invito a intervenire in aula al premier Romano Prodi. La modifica del calendario dei lavori e' passata con 151 si', 148 no e un astenuto.
CHITI: PRODI ANDRA' IL 28 ALLA CAMERA
''A questo punto, preso atto del voto del Senato, e' evidente che l'informativa del presidente del Consiglio Romano Prodi si terra' inevitabilmente alla Camera dei Deputati'', dove si e' trovato l'accordo con il centrodestra per il 28 settembre. Lo afferma il ministro per i Rapporti con il
Parlamento, Vannino Chiti che attacca ''il polverone sollevato oggi dalla Cdl'' a Palazzo Madama.
''Prendo atto - osserva Chiti - che la destra alla Camera non sa quello che la stessa destra fa al Senato. Purtroppo in questi giorni appare evidente, e credo non solo a me ma anche ai cittadini, che una vicenda importante per l'Italia come il futuro di Telecom, la piu' grande azienda del Paese, alla destra non interessa. Quello che veramente interessa all'opposizione e' alzare polveroni e polemiche pretestuose''.
''Il centrodestra - fa notare Chiti - aveva chiesto al governo un'informativa urgente sulla questione Telecom. Il governo aveva comunicato la sua disponibilita' per domani al Senato e giovedi' alla camera. I capigruppo della destra alla Camera hanno pero' deciso che l'informativa non era piu'
urgente, chiedendo che a riferire fosse lo stesso presidente del Consiglio. Prodi ha quindi fornito la sua disponibilita' a venire in Parlamento il 28 settembre, cosa che ha trovato l'accordo unanime di tutti i capigruppo. Ma mentre alla Camera la destra esprimeva soddisfazione - sottolinea il ministro - la stessa destra, al Senato, votava contro il calendario, ponendo di nuovo la questione dell'urgenza e fissando la data per giovedi' 21, ovvero un giorno dopo la data inizialmente proposta dal governo''.
''A questo punto - conclude Chiti - preso atto del voto del Senato, e' evidente che l'informativa del presidente del Consiglio Romano Prodi si terra' inevitabilmente alla Camera dei Deputati''.
BERTINOTTI: LE CAMERE RIACQUISTANO LORO AUTORITA'
''Mi pare che sia una cosa importante per il Paese che su un tema strategico come quello delle telecomunicazioni, e in particolare sulla vicenda Telecom , il Parlamento riassuma la sua autorita' impegnandosi a un dibattito su questa questione strategica con la presenza del presidente del Consiglio in Parlamento giovedi' 28 settembre alle ore 15''. Lo ha detto il presidente della Camera Fausto Bertinotti. ''Il Parlamento - ribadisce Bertinotti - riacquista cosi' in tutta trasparenza il senso grande di una grande responsabilita' verso il Paese ed questo mi pare importante''.
SCIOPERO IL 3 OTTOBRE, CON CORTEO A PIAZZA AFFARI
I sindacati delle Telecomunicazioni hanno proclamato lo sciopero dei lavoratori del gruppo Telecom (80 mila dipendenti) per martedì 3 ottobre. Lo ha annunciato il segretario generale della Uilcom Bruno Di Cola. Nel corso dello sciopero di otto ore contro l'annuncio di scorporo della Tim dalla Telecom sarà organizzata una manifestazione a Piazza Affari a Milano.
ROVATI, DOPO DIMISSIONI POTRO' SPIEGARE MIE RAGIONI
''Da quando saranno esecutive le mie dimissioni saro' un libero cittadino e allora cerchero' di spiegare il mio punto di vista senza vincoli... se mi sara'
concesso''. Cosi' Angelo Rovati, consigliere economico di Prodi costretto alle dimissioni dopo la bufera Telecom, fa capire da New York, dove si trova insieme al presidente del Consiglio, che parlera' liberamente solo al suo ritorno in Italia.
''C' e' stata una strumentalizzazione della vicenda... e' talmente evidente!'', ha ribadito Rovati senza voler aggiungere altro ai giornalisti che lo interrogavano.