DX rulez
00giovedì 20 luglio 2006 23:45
Maximus vagava da giorni x la città senza una meta precisa…Anche perché , ormai , tutto ciò che aveva nella vita lo ha perso…
Di tutti i suoi parenti non si ha piu notizia…Lui non si ricorda più del suo passato ormai ha solo immagini sfuocate senza avere un preciso ricordo….
Allora si siede su una panchina in un viale alberato di un piccolo paesino isolato , e cerca di ricordare cosa è successo nei suoi primi venti anni di vita ,ma invano , non riesce a concentrarsi…
I rumori sono troppi…I clacson delle macchine, le grida dei bambini che giocano con la palla, la radio a tutto volume di un uomo passato con l' auto; Maximus ha bisogno di un pò di silenzio…Anche il lieve sibilo del vento che passa attraverso le foglie lo disturba, gli sembra quasi una voce che urla nelle sue orecchie…
Così decide di dirigersi verso casa sua, alza il passo ma casa sua è ancora lontana, pian piano le voci nella sua testa si fanno sempre più insistenti, i rumori diventano assordanti. Allora Maximus inizia a correre, corre più veloce che può , E finalmente arriva al portone di casa, il portone è aperto…
Entra…
Sale le scale velocemente, e arriva dietro la porta di casa ,
cerca nelle sue tasche le chiavi ma non le trova, si dispera come un forsennato; Tira pugni al muro, allora decide di buttare giù la porta.
La sua testa sta per scoppiare, inizia a prendere a testate la porta, sempre piu forte, fino a quando una goccia di sangue gli cola sulla fronte , e continua a scendere inesorabile fino alla punta del suo naso.
Allora Maximus non è più in grado di ragionare , si allontana, prende la rincorsa e si getta contro la porta.
Con una spallata di forza inaudita il LoF riesce a buttare giù la porta di legno, il tonfo della porta fa un rumore che innervosisce ancora di più Maximus…
Allora si dirige subito in bagno, apre il rubinetto e con dell' acqua fredda si bagna il viso, le voci sembrano alleviarsi, i rumori assottigliarsi; Si sente meglio...
Ma appoggiando le mani sul lavandino Maximus, con il volto ancora umido d'acqua, cominciò ad osservare lo specchio….
Su di esso stava prendendo forma un' immagine, lentamente assunse le sembianze del fratello del Lord of Flames , scomparso in circostanze misteriose alcuni anni prima...
Maximus, molto perplesso, sembra non credere a ciò che vede, la sua mente è offuscata da rabbia e dolore. Improvvisamente inizia a discutere fra sè e sè...
M: "Perchè?Perchè mi è successo questo?"
F(fratello):"Ehi Brian , ...Lo sai perfettamente il perchè..."
M:"Che vuoi? Perchè stai facendo tutto questo?"
F:"Attento...formula meglio la domanda..."
Il LoF scosse la testa incredulo ma l'immagine nello specchio non voleva andarsene e sembrava perseguitare il mastodontico lottatore, sembrava volerlo tenere legato a questo discorso...
M:"Perchè sto facendo tutto questo?!"
F:"Ancora più attenzione, prova a rendere la domanda ancora migliore..."
In un impeto di rabbia Maximus scagliò la sua ira rendendo una saponetta presente sul lavandino del bagno un'informe poltiglia profumata.
M:"Perchè...Perchè STIAMO facendo tutto questo?"
F:"Bravo...Adesso potrò risponderti...Tu non ricordi ciò che hai fatto...Ma io si...E per questo non lascerò mai la tua mente, sarò sempre a tormentarti per mantenere in te tutta la ferocia..."
M:"Io...Io non ricordo(stringendosi la testa e chiudendo gli occhi)...Tu...Tu forse vuoi farmi capire che la ferocia che ho sviluppato è conseguente alla tua presenza?Vuoi forse dirmi che la tua persecuzione non avrà mai fine e che sarò per sempre un uomo cruento?"
F:"..."
Maximus non ebbe risposta. L'immagine scomparve del tutto dallo specchio e tornò il riflesso del viso sconcertato del LoF. Di fronte a tale avvenimento Maximus rimase a osservarsi nello specchio per alcuni minuti, cercando risposte ma senza trovarle realmente. Tanti pensieri, tante possibili soluzioni si presentarono nella testa del Signore delle Fiamme...
A questo punto Maximus è confuso, ha rivisto il fratello che non vedeva da anni…
Quel fratello che si occupava della famiglia dopo la tragica morte della madre.
Allora il LoF si asciugo' subito la faccia ancora umida e scese da casa, incamminandosi verso un laghetto a pochi chilometri da casa sua…
Ma nella sua mente riecheggiavano ancora quelle parole… “ Non lascierò mai la tua mente…Sarò sempre a tormentarti per mantenere in te tutta la ferocia “….Maximus non riusciva a capacitarsi di tutto’ cio’, nella sua mente c’ era il vuoto totale…
Ancora pensa alle sue domande Maximus, tutte le sue domande senza una risposta, i tanti perché ai quali Brian vorrebbe una risposta.
Brian, questo nome. Erano ormai anni che Maximus non lo sentiva, il suo vero nome.
Questa parola pronunciata dal fratello lo tocco nel profondo superando la sua invalicabile corazza morale, corazza che nessuno , fino a quel momento , era riuscito a superare.
Per la prima volta Maximus prova timore , insicurezza.
Timore perché non sa cosa sia successo a lui, cosa sia successo al fratello, una volta tanto dolce, tanto protettivo, e adesso così misterioso, enigmatico. Un fratello che funge da “legna” per ardere la ferocia interna di Maximus.
Che la sua ferocia dipenda da lui? Adesso, Maximus, attraversa uno dei periodi piu bui della sua vita, un periodo di insicurezza, sentimento presente per la prima volta nel cuore del mastodontico uomo dai lunghi capelli.
Mentre la testa di Maximus era pervasa da tutti questi Enigmi, egli era quasi arrivato al laghetto, mancavano pochi metri.
Si soffermo’ un attimo in cima alla lunga scalinata che doveva percorrere per arrivare alla panchina vicina al laghetto, fisso’ un attimo il vuoto , fece un sospiro e scese…
La scalinata sembrava interminabile ma , passo dopo passo , il LoF si avvicinava alla panchina.
Eccolo arrivare sullo spiazzo davanti al laghetto, erano le 6 del pomeriggio ma il posto era deserto, non c’era nessuno che potesse disturbare Maximus.
E finalmente si sedette, appoggio collo allo schienale della panchina e chiuse gli occhi per riflettere.
Ma neanche 5 secondi più tardi si sente un tonfo di un sasso nell’ acqua.
Allora Maximus si alza e si avvicina al bordo del laghetto, vede le onde prodotte dal sasso che pian piano vanno svanendo e sempre più chiaramente si notano i lineamenti marcati di Maximus riflessi nell acqua cristallina.
Ma ad un tratto la conformazione del viso che si rispecchiava nell acqua cambiò, assunse una seconda volta le sembianze del fratello scomparso.
M: “ Ancora tu?!...Spiegami…Mi hai lasciato immerso nei dubbi e negli interrogativi… Fammi capire….Fammi ricordare…. “
F: “Brian , tu non ricordi ma io si …. Io sono morto per cio’ che hai fatto e per questo non ti lascerò mai libero, per questo non lascerò mai la tua mente serena, per questo non lascerò mai il tuo cuore senza dolore e ferocia…”
M:” Ma cosa cazzo stai dicendo, io non posso aver fatto una cosa del genere, non posso aver fatto una cosa del genere a TE…Ma non è possibile…”
A questo punto a Maximus appare in mente un ricordo sfuocato, vede delle fiamme alle sue spalle, tutte sparse, si gira.
Le ha ovunque.E coperto di fiamme, ma non prova dolore, prova quasi piacere, piu’ va avanti il suo ricordo piu le immagini diventano nitide.
Brian, aiutami Brian, ti prego - Maximus si gira e nota il fratello incastrato sotto una trave di legno incendiata – Brian, aiutami. Sto bruciando, salvami Brian…- A questo punto scappa una risata sadica al LoF che si gira e si allontana dall abitazione, con alle spalle il fratello agonizzante che chiede aiuto, inutilmente.
F:” Ora ricordi ? Ricordi ? RICORDI? Questo non me lo dovevi fare, ed adesso soffrirai per tutto il resto della tua esistenza, non avrai pace “
M:” Non è vero, non puo’ essere, e poi, come hai fatto, come hai fatto a vedere quel che vedevo io?Non, non...Cazzo…Non puo’ essere successo…”
F:” Si Brian, è successo. Quel ricordo te l ho fatto affiorare io dalla tua coscienza, ormai lo avevi rimosso ma io l ho fatto tornare a galla. Per questo , mio caro Brian , la tua esistenza sara’ perseguitata per sempre, da me, dalle mie azioni, dai miei segnali…”
M: “ No, dammi una spiegazione, chiariscimi tutti i dubbi che ho ancora in mente…”
All’improvviso una pioggia dirompente si abbatte sul paese dove si trovava Maximus, un acquazzone venne giu’ e l immagine del fratello scomparve…
I soli pensieri di Maximus erano le parole del fratello.
Un episodio del genere non poteva essere successo; che sia stato un suo scatto d’ira? Nessuno lo sa.
E difficilmente lo si verra’ a sapere…
Ora Maximus pero’ temeva la persecuzione del fratello, temeva la sudditanza psicologica relativa a queste parole.
A questo episodio…
Triiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin…….Triiiiiiiiiiiiiiiiiiin….Triiiiiiiiiiiiiiin…
“Ma..Ma..Ma ke diavolo…” Maximus apre gli occhi e nota la sua sveglia suonare, la prende e la scaraventa a terra riducendola in mille pezzi fermando il fastidioso rumore.
Maximus non riesce a capacitarsi di cosa stia accadendo, egli si trovava nei pressi di un laghetto sotto un acquazzone, non nel suo letto…
“ Che sia stato un sogno? “ Pensa Maximus tra sé e sé .
Arriva alla porta del bagno, si ferma un attimo, non apre subito la porta.
Un sospiro.
E poi apre la porta. E’ tutto avvolto nelle tenebre, accende la luce, tutto normale.
Si avvicina al lavandino, trova la saponetta che pensava di aver distrutto" Si , sara’ sicuramente stato un sogno…” Maximus , quasi sollevato , apre il rubinetto , con una mano vede se è abbastanza fredda e poi si china e si bagna la faccia ripetutamente provando una sensazione di sollievo, poi con gli occhi chiusi alza la testa , prende un asciugamano e si asciuga la faccia dalla quale gocciola l’acqua.
Ripone l'asciugamano e apre gli occhi guardandosi allo specchio.
Nello specchio è riflessa l’ immagine di Maximus, ma alle sue spalle c’è anche quella del fratello!
Allora il LoF spaventato si gira di colpo, ma alle sue spalle non c’è nessuno…
Gli occhi di Maximus sono spalancati e confusi, il LoF sta sudando, si rigira a controllare nello specchio ma non c’è nessuno, solo Lui, si rigira nuovamente ma dietro non ha nessuno.
“ Ma che diavolo sta succedendo, era un sogno, si era un sogno…”
Dice Maximus con voce scossa….
Nella sua testa gli passa davanti tutto il “sogno” che fino a poco prima gli sembrava vita reale; I suoi pensieri sono confusissimi, era un sogno, nn lo era, non sa piu cosa pensare.
Allora decide di tornare a letto per dormirci un po su.
“Muahahaha… “
Maximus si blocca appena esce la porta del bagno sentendo questa risata malefica.
“ Ma sei reale?! Esisti davvero?!? Tu dovresti essere morto e sepolto! “ Urla Maximus ad alta voce voltandosi verso il bagno vuoto, La sua voce è molto spaventata.
Ma nessuna voce risponde.
Maximus rimane impalato nel corridoi sommerso dai suoi pensieri e dai suoi dubbi, e soprattutto un enigma gli attanaglia la mente…
Tutto ciò è reale?