Settimana dell'acqua a Stoccolma

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Nebaska
00venerdì 17 agosto 2007 09:58


Comunicato stampa del Centro Internazionale di Ecologia della Nutrizione (NEIC): 12-18 agosto, a Stoccolma gli esperti di risorse idriche sono riuniti a congresso per la "Settimana dell'acqua". L'invito e' a "consumare cibi che richiedono meno acqua", quindi: si' cibi vegetali, no cibi animali.

Come ogni anno, gli esperti di risorse idriche si riuniscono in congresso a Stoccolma, per la "Settimana dell'acqua". Dal 12 al 18 agosto ogni giorno conferenze e seminari per affrontare questo enorme problema della scaristà d'acqua nel mondo.

Uno dei dossier a disposizione sul sito del Congresso ben spiega la situazione già da titolo: "Sull'orlo di una nuova scarsità d'acqua". In esso, tra i consigli dati alle istituzioni compare quello di "adottare misure che incoraggino le persone a mangiare cibi che richiedano meno acqua per la loro produzione".

Ma quali sono questi cibi? Sono i cibi di origine animale: carne, latte, uova.

Dichiarano i ricercatori del NEIC, il Centro Internazionale di Ecologia della Nutrizione - un comitato scientifico interdisciplinare preposto allo studio degli impatti ambientali e sociali delle scelte alimentari: "Si pensi che per ottenere 10 grammi di proteine dal frumento, dal mais o dai legumi servono circa 130 litri d'acqua, per il latte e le uova si passa gia' a 250, per la carne di maiale a 480 e per il manzo 1000 litri".

Già nel 2004, il direttore esecutivo dell'International Water Institute di Stoccolma, aveva dichiarato "Gli animali vengono nutriti a cereali, e anche quelli allevati a pascolo richiedono molta più acqua rispetto alla produzione diretta di grano. Ma nei paesi sviluppati, e in parte in quelli in via di sviluppo, i consumatori richiedono ancora più carne [...]. Ma sarà quasi impossibile nutrire le future generazioni con una dieta sul genere di quella che oggi seguiamo in Europa occidentale e nel Nord America". Ha aggiunto inoltre che i paesi ricchi saranno in grado di aggirare il problema importando acqua virtuale, il che significa importare cibo (mangime per animali o carne) da altri paesi, anche da quelli che non hanno abbastanza acqua.

Anche un altro dei dossier messi a dispsosizione per questo convegno, "Agricoltura, acqua ed ecosistemi" afferma che la richiesta di cibo ad alto consumo di acqua sta crescendo nei paesi in via di sviluppo: sempre più carne è richiesta in Cina e più latte in India. Lo stesso dossier consiglia inoltre "Modificando le nostre abitudini alimentari, per esempio riducendo il consumo di carne rossa, possiamo contribuire in modo efficace alla riduzione della richiesta di acqua".

Concludono gli esperti del NEIC: "Modificando le nostre abitudini alimentari a favore di un maggior consumo di vegetali anziché di alimenti di origine animale, faremo molto per l'ambiente, e faremo un gran regalo alla nostra salute".

Fonte: NEIC - Centro Internazionale di Ecologia della Nutrizione
www.nutritionecology.org - info@nutritionecology.org
Akela il solitario
00venerdì 17 agosto 2007 11:43
Magari grazie al bisogno di diminuire il consumo delle risorse idriche daranno una buona riduzione nel consumo e nell'allevamento di animali da carne.
Una motivazione in più, oltre a quella del maltrattamento animale che c'è dietro, come nella vivisezione, che si cercano metodi alternativi anche perché è risultata una scienza inesatta e rischiosa per l'uomo, oltre che dannosa per gli animali.
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