Re: Gamma!
Visto. Ho dovuto fare la tara, ancora una volta, alla pessima qualita' del video "
digitalizzato e rimasterizzato". E come no! Solo che una frase come
"eventuali imperfezioni testimoniano l'autenticità della provenienza" non credo di averla mai letta su alcun VHS, DVD, Blu-Ray mai uscito dal pianeta Terra, anzi, dal sistema solare tutto.
Ci sono momenti in cui sembra che la pellicola sia
coperta di polvere! Presentare una cosa del genere come una sorta di pregio non sta ne' in cielo, ne' in terra, ne' in Andromeda (battuta voluta
)
A parte questo, sono rimasto nuovamente basito dalla qualita' e intensita' del prodotto made in Rai 1975. Ricordavo Nocita come regista dei Promessi Sposi a colori (1989) con Alberto Sordi, all'epoca criticatissimi: ho ancora in mente le discussioni in seconda liceo, e persino i temi assegnati dalla prof.! Ma qui Nocita si muove su ben altri livelli: magistrali tecnica, montaggio, scenografie, colonna sonora di Simonetti padre - struggente e memorabile, con piu' di una strizzata d'occhio ai lavori firmati dal figlio con i Goblin per i film di Dario Argento. Tutto "modernissimo" per il 1975. Tutto "impensabile" per la tivu' attuale.
Parlare di scienza, chirurgia, vivisezione(!), tossicodipendenza, identita', giustizia, coscienza, DNA, con tonnellate di "paroloni" (e, per quanto mi riguarda, non ho notato uno svarione che sia uno), alternando dramma umano e implacabile freddezza razionale, e' sostanzialmente impossibile. A meno di non chiamarsi Dottor House ed essere americani. Cosa, appunto, impossibile per la tv nostrana.
Questa storia si svolge in Francia, in un futuro indefinito.
Siamo dunque distanti ma non troppo da "in Inghilterra l'anno prossimo", con cui si apriva Andromeda.
Su un punto Gamma e' un paio di tacche sotto, va detto, ed e' la recitazione: il pathos e la tensione drammatica sono molto alti e gli attori tutti ottimi professionisti teatrali (c'e' di nuovo Nicoletta Rizzi, in una parte molto piu' ampia, un notevolissimo avvocato difensore interpretato da Walter Maestosi, ed il solido Giulio Brogi come protagonista), pero' nessuno puo' arrivare lontanamente ai livelli di sfumature e duttilita' mostrati da Luigi Vannucchi, davvero uno dei piu' grandi attori italiani.
La produzione invece e' sicuramente piu' in grande stile: ci sono moltissimi esterni, quasi tutti girati a Parigi nello straniante, alienissimo ed ultramondano quartiere
Défense, che non sfigurerebbe in un quadro di De Chirico; scelta azzeccata per comunicare quest'idea di futuro dominato dalla super scienza ma tendente al freddo e al disumano, idea riverberata nel design dei ricercati interni - tipicamente Seventies, eh, dunque kitsch, ma coniugati al futuro. Peccato qualche anacronismo bello grosso: auto e moto sono tipici degli anni '70 cosi' come la moda, ma non sono in alcun modo rielaborati, a parte qualche divisa e una moto con videotelefono.
La trama la trovate in giro per a rete (cosi' non spoilero e CM e' salvo
). Ci sono ingenuita', certo, quasi inevitabili dati gli anni trascorsi: alcune tecniche registiche sono goffe (l'inseguimento tra elicottero e moto e' spettacolare, ma
accelerato oggi fa ridere: all'epoca sara' parso un plus!) e -soprattutto- avere per cattivi una banda di nani circensi e' davvero...
troppo anche per il piu' benevolo degli spettatori odierni; anche se (di nuovo) all'epoca i clown erano assai piu' ricercati e alla moda (vedi alla voce Federico Fellini) e dunque si tratta d'un altro pedaggio pagato ai tempi.
Altra goffaggine: il riassunto a inizio puntata che racconta cose che ancora devono accadere, o fa elaborazioni tutte sue(!) spiegando alcune cose rimaste ambigue, o traendo conclusioni arbitrarie. Sara' stato preparato su una sceneggiatura diversa? Puo' darsi.
Sul resto della sceneggiatura nulla da dire: i personaggi sono quasi tutti ben costruiti, la parte scientifica e' presentata in modo problematico e volutamente "pesante" ma sempre accurato, tanto nel vero quanto nel verosimile e nell'inventato. La pesantezza sconfina a volte nel didascalismo, e' vero, ma questo per me non e' un difetto perche' sono argomenti che mi appassionano - in ogni caso interviene sempre il montaggio serrato, soprattutto nelle scene processuali e post processuali, che all'ultima puntata inchiodano davvero alla sedia. Il colpo di scena con svelamento finale e' di buona fattura. La sequenza conclusiva, prima dilatata in modo volutamente esasperato e poi secca e asciutta, perfettamente in tono.
Sash
PS per gli admin: potete spostare questta discussione nella sezione appropriata? Denghiu! :D