altrodase
00lunedì 11 gennaio 2010 18:24
da "Galere" di Nadia Marini:
Scampìa, ohi Marì
A Scampìa c’è una salumeria dove puoi comprare siringhe
e spicc di limone fresco già tagliati giusto per una pera.
A Scampìa i palazzi sono a forma di vele, si alzano e si abbassano
e i ragazzi sono a forma di rete: tanti buchi e poca speranza.
A Scampìa se giri in motorino rischi di essere ammazzato
se tu i ammazzare qualcuno giri armato per legittima difesa.
A Scampìa è facile cadere nei luoghi comuni come sto facendo
Ma è facile anche uscirne o rimanere nella marginalità per sempre
A Scampìa si parla sempre di bonifica ma la monnezza si moltiplica
come i pani e i pesci del miracolo, e il parroco distribuisce viveri
in parrocchia agli italiani, ma agli zingari no, perché danno falsi.
A Scampìa i campi non sono di grano, ma di nomadi
e i nomadi sono stanziali, come cambiali in protesto,
ma se protestano la camorra s’incazza e incendia tutto.
A Scampìa le parabole non sono bibliche ma satellitari
e gli schiavi sono neri alla rotonda, rossi come le rose canine
se reclamano diritti, bianchi come le morti sui cantieri.
A Scampìa sui davanzali non trovi vasi di basilico
ma spaccio di droga, bustine già tagliate in vetrina.
Qualcuno chiama Maria per avvertire che è arrivata la polizia.
E l’Intifada la fanno le donne per proteggere i boss,
E la fata Morgana è una puttana ruffiana, ma gentile.
E vicino ai cassonetti del Terzo Mondo, che è un quartiere,
puoi trovare quattro sedie senza fondo da impagliare.
Tra i rifiuti come tartufi a saper fiutare non solo cani.
Al semaforo di Scampìa c’è Goran dalla pancia che danza
sotto al sole stanco adora la madre come fosse la Madonna:
“frisc’allanema ‘e tutt’e muort’ tuoje, signora, ti prego
ti supplico, dammi un euro per comprare panino”.
MARIAAAA, urlano all’arrivo della polizia...
ma ti sei fermata a Scampia? Maronna mia.
Cristo si è fermato ad Eboli: e tu addò si gghiuta?
Ohi Marì, ohi Marì, quanta suonno aggia perso pe’ttè
Famm’addurmì chesta notte abbracciata cu’ ttè
A Roberto Saviano perché come me sa
***
Testamento
Io non ho scampo quando ti ho bell’e dimenticato
ti ritrovo sdraiato in un angolo del mio sagrato
con la mia bocca sulla tua (che bacia muta).
Io non ho scampo quando occupi
con la tua presenza infinita la mia vita,
ma neanche quando l’ammali,
l’uccidi con la tua assenza (non sono astuta).
Io non ho scampo se con la tua stazza
nella mia stanza m’imprigioni al laccio,
mi afferri al polpaccio e con la faccia
mi scaraventi al suolo (nella breccia gelata).
Io non ho scampo, non ho corazza di ragione,
non ho carrozza né magione, solo fuoco d’istinto senza motivazione,
questo il mio testamento: solo per te la testa, solo per te mento.
***
Verba
Se il tuo cervello si vendesse a peso come basilico
al mercato dell'usato, steso al sole come bucato.
Se tu fossi il mio fruttivendolo c a me
Piacesse mangiare frutta ogni minuto, fresca.
Oppure se io fossi la tua macellaia
e potessi tagliare a pezzi la tua carne.
Magari farla rosolare nel letto, rotolare io e te,
insieme, come balle di fieno odoroso, rotonde.
Se la nostalgia di te fosse un'opinione
e le opinioni scienze esatte e le voglie coatte
in modo tale che sfamare i desideri, gli adulteri,
fosse meglio che tenerli a bada, e a biada
dei cavalli ci fossero solo due amanti. Appassionati.
E le nozze non fossero solo di sangue, ma di vino
Rosso(comunista) e mi piacesse adulterato,venefico,
anche se sono ebbra di te in ogni pezzo di cervello.
Se vaneggiare significasse essere vanesia, non disperata,
se tu fossi governatore della mia contrada, amena
Se io prendessi tua vita con filosofia, non con le unghie
E tu mi prendessi per la vita con filosofia
(e meno per il culo), caro non mi limiterei
a parlarti di migrazioni, di povertà, d'incombenze,
di riunioni, di fiumi, nemici che passano cadavere ,
ma anche d'inondazioni, di emozioni, dell'odore
dei tigli del vialone, dei miei artigli (e dei figli
che ho e che ora hai a anche tu
per strane statistiche nate da leggi fisiche
di vasi comunicanti amore
per cui se tu hai un figlio ed io 49…)
verba volant ma figli manent.