Reportage

L'altra sera abbiamo visto le stampe di un reportage e chiedevo se poteva dare fastidio o meno una persona che guardava dritto dritto in fotocamera..

Così mi chiedo: esistono delle cose da non fare MAI per un reportage?! Qualcosa che dà incredibilmente fastidio all'occhio di chi le guarda?!

Mah ... tutto è concesso, nei limiti del buon gusto. Secondo me almeno. Non vedo limiti, almeno dal punto di vista formale ed estetico. Dal punto di vista etico, invece, molte cose mi danno afstidio. Ma il discorso è lungo, meglio a voce.
E se uno guarda dritto in camera, normalmente rende la foto più efficace, la comunicazione con l'autore e quindi con l'osservatore è diretta: per me è pure meglio, in molti casi, almeno

cose che danno fastidio...
Dal punto di vista dell'immagine io penso che non esistano tentativi da escludere a priori... se si ha un'idea in testa vale la pena di seguirla e rappresentarla nel miglior modo possibile, anche se questa idea va ad "incocciare" con i consueti canoni fotografici...a volte andare contro corrente puo' stupire...

Personalmente ritengo sia invece fondamentale il rispetto nei confronti del soggetto fotografato. Si e' detto al circolo che quando scorgi una bella immagine con persone all'interno per prima cosa bisogna fare uno scatto...e poi chiedere. Tutto questo molte volte si puo' fare tranquillamente..ma con cervello e soprattutto considerando che il soggetto molto probabilmente ha un modo di pensare differente dal nostro..
C'e' da tenere conto del paese in cui si effettua la foto o del paese da cui proviene il soggetto; per alcune popolazioni essere ripresi e' praticamente una sciagura...
Ma lasciando stare questi casi limite, non trovo di buon gusto le fotografie della sfiga, come le chiama mrxas. Io penso che (forse) solo un vero Artista con la A maiuscola possa permettersi di ritrarre persone in un momento di bisogno estremo o che hanno palesemente subito qualche disgrazia... Non ritengo opportuno raccogliere quelle immagini per un amatore come me, salvarle mel mio pc e mostrarle a pochi amici...ci sono altri mille modi per fare esperienza e crescere nel campo fotografico.
Nelle piccole cose....non fotograferei mai una persona al ristorante o che sta evidentemente ricercando la privacy.

---

Scritto da: mrxas 17/12/2006 1.18
Mah ... tutto è concesso, nei limiti del buon gusto. Secondo me almeno. Non vedo limiti, almeno dal punto di vista formale ed estetico. Dal punto di vista etico, invece, molte cose mi danno afstidio. Ma il discorso è lungo, meglio a voce.
E se uno guarda dritto in camera, normalmente rende la foto più efficace, la comunicazione con l'autore e quindi con l'osservatore è diretta: per me è pure meglio, in molti casi, almeno

---

Dal punto di vista etico... siamo in tre... anche io vedo spesso cose che mi danno molto fastidio... ma oltre l'aspetto etico..intendevo proprio tecnicamente.
Del tipo in un ritratto danno fastidio tantissimo le ombre "dure" (se si chiamano così.. non me lo ricordo più!) e dà molto fastidio che gli occhi siano sfuocati.
In un reportage è tutto più libero o ci sono dei tabù? Sempre a livello tecnico, non a livello etico o del buon gusto.

Sì, molto più libero, a volte troppo ... comunque una leggera sfuocatura o un leggero mosso sono accettabili ed accettati: l'importante è "raccontare".
Certo, tutto perfetto è meglio: però è chiaro che nel ritratto o nel paesaggio si suppone (qualche volta a torto) di avere tutto sotto controllo, e quindi tecnicamente l'immagine deve essere perfetta. Al contrario nel reportage l'ultima cosa che si deve avere è il controllo della situazione, quindi ...