Moto sui sentieri alpini " Piateda dà il via libera "
Meno male che qualcuno riconosce l'utilità dei mezzi motorizzati, per tener vivi e puliti i sentieri anche sulle alpi.
Anche se per lo piu l'opinione pubblica, che non conosce i fatti, è contro. D'altronde basta qualcuno che in moto o quad vadi un po troppo forte sui sentieri, alzando polvere magari quando passano dei turisti a piedi, che si fa presto a passare dalla parte del torto. E cpme sempre succede per colpa di pochi, ci vanno di mezzo tutti
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" Piateda La convenzione può essere considerata una sfida: consentire all'associazione sportiva Moto Club Valtellina il transito su alcune mulattiere del territorio comunale di Piateda in cambio della manutenzione di questi percorsi. Vie e sentieri di montagna che, dunque, saranno percorsi da bike e moto trial, ma avranno la garanzia di essere puliti e ordinati.
È quanto ha deciso l'amministrazione comunale di Piateda che, nel rinnovare una convenzione stipulata nel 2009 per la gestione dei terreni (50 mq) al punto verde in località Dosso Piano, ha aggiunto elementi nuovi. In pratica all'associazione viene data la possibilità di proseguire nell'attività sportiva di bike e moto trial, oltre che al punto verde, anche su alcuni sentieri: punto verde, Pusterla, Piateda Alta, Magrere, Valbona, S. Vittore Castellaccio, S. Vittore, Bettolli Marocca, Bettolli Spazzade.
«Già in passato al punto verde non abbiamo avuto problemi - spiega il sindaco, Aldo Parora -. Anzi i rapporti con l'associazione sono sempre stati positivi, per cui abbiamo deciso di estendere la nuova convenzione ai sentieri di montagna che saranno dedicati alla pratica della bike e del trial. Con trial intendiamo i mezzi che si arrampicano a velocità basse sulle pendenze, da non confondere con il cross che, invece, fa rumore, va veloce e solleva sassi al suo passaggio. I cross sono al di fuori di questo accordo. Già in passato gli abitanti delle contrade affollate d'estate hanno reclamato a causa del transito di questi ultimi mezzi».
Certo la decisione del Comune potrebbe non stare bene a tutti, visto che si tratta di portare in montagna le moto trial (oltre che alle più "innocue" bike), ma il sindaco rassicura e spiega i vantaggi dell'operazione.
«Innanzitutto l'associazione manterrà il decoro delle aree - precisa Parora - con il taglio erba e dei cespugli, raccolta e smaltimento di eventuali rifiuti presenti. L'associazione si impegna a segnalare al Comune lo stato di conservazione del tracciato (fondo stradale, muretti a secco, come pure l'integrità e funzionalità del sentiero) per garantire la fruibilità in sicurezza alle persone. È stato concordato un regolamento nel rispetto della natura e dell'attività sportiva in cui si prevede anche il controllo del contrassegno. Se vi saranno segnalazioni di scorrettezza dell'utente, verrà tolto il permesso. Facciamo un gesto di fiducia, sperando che i riscontri saranno positivi». E in caso di scorrettezze, l'utente sarà sanzionato con 50 euro per ogni lieve infrazione e con 200 euro per ogni infrazione di maggiore gravità.
«L'amministrazione è favorevole a tutte le pratiche sportive. In questo caso le mulattiere sono di tutti, per chi va a piedi, come per chi va in bike o moto. Non si può proibirne l'accesso perché ad uno dà fastidio. Occorre trovare la via di mezzo e convivere con il buon senso». "