Olimpiadi Torino 2006

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Vortex
00mercoledì 31 marzo 2004 17:20
La Regione Piemonte acquisirà e gestirà gli impianti olimpici che saranno utilizzati per i Giochi di Torino 2006: lo ha detto a Vancouver il Presidente Enzo Ghigo ad un gruppo di imprenditori canadesi che stavano ascoltando come viene organizzata l'Olimpiade italiana, mentre la Giunta regionale approvava un emendamento alla Finanziaria che sancisce la nascita della nuova società e che stanzia allo scopo la somma di 250.000 euro.
I fondi vengono messi a disposizione "per costituire un società per azioni, anche eventualmente come unico azionista, che acquisisca la proprietà degli impianti costruiti con i fondi di cui alla legge n.285 del 9 ottobre 2000 e per il cui tramite la Regione, eventualmente, possa detenere partecipazioni in società esercenti gli impianti stessi". "La società - aggiunge il documento - rappresenta lo strumento attraverso il quale la Regione, dopo l'evento olimpico, organizza la propria presenza strategica e strutturale nel settore, anche nell'ottica di favorire, mediante la messa a disposizione degli impianti in proprietà, l'aggregazione di altri enti pubblici o privati in un organismo a natura consortile, a maggioranza pubblica, in grado di realizzare una gestione integrata e coordinata dell' offerta turistico-sportiva".
La Regione parteciperà alla società direttamente o tramite Finpiemonte. Gli impianti coinvolti nel progetto sono quelli della Via Lattea, più il trampolino e il bob. Ma si esclude che, come accade in altre località del mondo, possano essere acquisite anche le strutture per la ricettività e l'accoglienza turistica. Al momento hanno già avanzato richiesta per entrare nel nuovo organismo due importanti privati attivi nel settore: la società che gestisce gli impianti di risalita a Deux Alpes in Francia e quella che è proprietaria degli impianti di Whistler in Canada, dove si svolgeranno alcune gare delle Olimpiadi di Vancouver nel 2010.

Da reigione.piemonte.it

simolimo
00mercoledì 31 marzo 2004 18:02

Ma dimmi se ho capito male: qui ad essere in vendita non è la Sestrieres S.p.A., ma gli impianti realizzati con i fondi olimpici, giusto??

In fondo il "problemino" (non da poco) sta proprio lì: i fondi sono "statali" e quindi le società esercenti possono o "affittarli" o "comprarli".

Chissà come finirà questa storia?!?!?
[SM=g27833]

Vortex
00mercoledì 31 marzo 2004 18:19
Più o meno così!
La sestriere si metterebbe "da parte" nn ma, so se la società costituita dalla regione diventerà anche gestore...ma penso propio di sì!
A sentire Francesi o Canadesi sento già odore di nuovi impianti! Loro sanno qual'è la filosofia giusta per far rendere una stazione...ed ammodernarla!
Speriamo in bene...ma penso propio che questa sarà finalmente il punto di svolta!

Ciao Ciao

simolimo
00mercoledì 31 marzo 2004 20:12

Posso fare il "bugianen" della situazione?[SM=g27824]

Io non sarei così sicuro che con l' entrata di un gruppo straniero sarebero tutte rose e fiori! In Via Lattea ci sono impianti che rendono molto (a Sestrieres quasi tutti), ma altri che sono "palle al piede"...Non so se un soggetto che pensi solo al profitto in queste situazioni sia poi l' optimum!

...E' un mercato strano quello degli impianti di risalita!...Ci vuole, secondo me, anche (ma non solo) un soggetto legato "emotivamente" ed economicamente al territorio!

Guardo poi all' unico caso di una società francese (La Compagnie des Alpes...mica la "CIPPALIPPA Srl"!![SM=g27828] ) che ha investito in Italia...a Courmayeur: potesse tornare sui propri passi lo farebbe volentieri! Troppa burocrazia, pochi alberghi, pochi aiuti publici rispetto alla Francia (e siamo in Val d' Aosta!!) e poche entrate rispetto a quelle programmate!!

Con tutta sta pappardella [SM=g27824] non voglio dire che non sia una buona cosa! Se ci sono società interessate ad acquistare in toto o in parte degli impianti della Via Lattea penso sia un bene...dico solo che la cosa è da valutare per bene e da prendere tutte le garanzie del caso, cosa che sicuramente la Regione farà!!

Ciaoooo!!

simolimo
00giovedì 1 aprile 2004 09:30
Ciao Vortex!
Ti volevo chiedere una cosa: su questo link trovi tutte (?) le Opere Connesse...mi sapresti indicare quali si faranno e quali no?
In particolare la seggiovia CESANA-SAGNA LONGA e la cabinovia BARDONECCHIA-FREGIUSIA si faranno o no?

Thanks a lot!!!

http://www.lunanuova.it/servizi/dossier/2006opcn.html

Vortex
00venerdì 2 aprile 2004 01:14
Anche io so bene che la "Cippalippa Spa" non esiste...
Ma i soldi che fanno muovere un olimpiade, da cui ne deriva una ricaduta post-olimpica anche a lungo termine , sono tutt'altra cosa che quelli che posso girare in una stazione come Courmayeur!
Si parla solo a Sestriere e Pragelato di 4000-5000 nuovi posti letto in hotel e residence...non so se mi spiego!
Da cosa si vocifera tra 5-10 anni il comprensorio sarà compentitivo dal punto di vista internazionale al pari dei grandi Domaines francesi!

Opere Connesse:
La situazione non è molto chiara...
Alle finali 2004 il Ministro Frattini ha portato ulteriori 250ml di euro come previsto dalla legge. La regione ha dato il via libera alla progettazione di tutte le opere, anche quelle inseribili.
Avere info su questi impianti è molto difficile anche perchè la progettazione e la realizzazione viene affidata ai comuni!
Esiste anche il progetto per 2 seggiovie quadiposto ad agg aut: sagnalonga-colle bercia e Clot de la Soma (Pragelato) e per una a morsa fissa: Val Gimont (Claviere)
... Nesusso ne sa qualcosa? No! Ma alla fine "sicuramente" veranno realizzate il prox anno! I soldi ci sono e problemi come sempre sono politico-burocratici!

Ciao Ciao

simolimo
00venerdì 2 aprile 2004 08:49

Grazie 1000 Vortex per le info!

Per le Opere Connesse allora speriamo in bene!!

E speriamo bene che nel post-olimpiadi davvero la Via Lattea diventi un grande comprensorio competitivo anche all' estero!! almeno 1 zona forte e competitiva in Piemonte ci vuole!!!
[SM=g27811]

Paolok2
00lunedì 5 aprile 2004 13:43
La Colomion venduta ai francesi


«Dopo alcuni mesi di trattative con la società Transmontana di Villarbonne (Lione) abbiamo deciso di vendere la Colomion spa di Bardonecchia». E’ Piero Bosticco, proprietario della società che dal 1937 sotto il nome di Tesa gestisce skilift e seggiovie della stazione di sport invernali piemontese. L’ha annunciato ieri sera dal suo ufficio di Campo Smith. Per ora la società continuare a chiamarsi Colomion e Bosticco continuerà a fare l’amministratore delegato. «E’ stata una scelta più che positiva per Bardonecchia. La società francese in questione guidata da Philippe Gausset è leader nel campo, non solo della gestione dell’impiantistica per lo sci, ma per l’intero sistema di promozione turistica: dalla ricettività alberghiera ai tour operator» spiega Piero Bosticco che non dichiara la cifra con la quale è stata venduta alla società d’Oltralpe la sua Colomion. La società francese, secondo alcuni suoi collaboratori, ha serie intenzioni di investire massicciamente sul territorio dell’Alta Val di Susa anche dopo i Giochi Olimpici invernali di Torino 2006. La Transmontana gestisce già da tempo alcune stazioni di sport invernali nella Val Frejus. A Bardonecchia la società lionese rileva venti impianti di risalita situati tra Les Arnaud, Melezet e Jaffereau ma ha anche alcuni immobili pertinenti al funzionamento di skilift e seggiovie nonché gli uffici Colomion situati di fronte alla stazione ferroviaria e quelli in zona Campo Smith

da "La Stampa"


simolimo
00lunedì 5 aprile 2004 14:09

NOTIZIONA!!!

Oh belan qui è bene fare tutti un corso accelerato di Francese!!

[SM=g27824] [SM=g27828]

Vortex
00lunedì 5 aprile 2004 15:45
Ma che bello! sm31

Notizia sm56


Vortex
00mercoledì 7 aprile 2004 17:52
LEGGETE ATTENTAMENTE:


Gli impianti di Bardonecchia ceduti alla "Transmontagne", nel mirino anche la Sestriere Spa?
I francesi all'assalto delle valli olimpiche
Il passaggio all'indomani dell'annuncio della Regione di voler acquisire gli impianti dell'area 2006 – Verso un grande comprensorio transfrontaliero a gestione francese? – L'assessore regionale Racchelli: «Non lo escludo»


Saranno i francesi, nel prossimo futuro, a gestire gli impianti delle valli olimpiche. È un'ipotesi che negli ultimi giorni si sta facendo più concreta. Ma partiamo dall'inizio.

Voncouver (Canada), martedì 30 marzo. A sorpresa, il presidente della Regione Piemonte, Enzo Ghigo, annuncia: «La Regione acquisirà gli impianti di tutto il comprensorio Olimpico». Bardonecchia, venerdì 2 aprile, la società Colomion Spa, proprietaria dei locali impianti di risalita, emette un comunicato stampa in cui annuncia di aver ceduto la maggioranza delle azioni ai francesi della società "Transmontagne". Due annunci così clamorosi in tempi così ravvicinati: solo un caso? Difficile crederci. Verrebbe invece da pensare che sia in atto una partita decisiva sul futuro degli impianti del comprensorio olimpico.

Del resto l'annuncio fatto in Canada dal presidente Ghigo, agli amministratori pubblici e addetti ai lavori del settore è sembrato un po' prematuro, benché si sapesse da tempo che la Regione stava lavorando su questa ipotesi.

All'unisono, i sindaci di Sestriere, Francesco Jayme, e Pragelato, Valter Marin, nonchè Tiziana Nasi, presidente della Sestriere Spa, affermano di non conoscere i termini del progetto. «L'ultimo passo ufficiale risale a un anno fa» fanno sapere. L'annuncio affrettato deve aver in parte spiazzato anche l'assessore regionale al Turismo, Ettore Racchelli che alla nostra richiesta di fornire maggiori dettagli sull'iniziativa ha risposto: «Vi prego di avere un po' di pazienza, perché il momento è troppo delicato». L'assessore però conferma l'avvenuto stanziamento a tale scopo di 250.000 euro, «ma solo per la costituzione della nuova società che gestisca l'intera operazione».

In sostanza, si dà per certo che la Regione intenda entrare in prima persona nel "sistema neve", ma probabilmente al suo interno non ci sono ancora le idee chiare sul come. Ci sono condizioni oggettive della realtà piemontese (almeno fino a ieri) che spingono la Regione ad accollarsi l'onere non solo di quanto realizzato per le Olimpiadi, ma di tutti gli impianti esitenti nelle valli olimpiche e, chissà, del Piemonte intero.

Spiega il sindaco Jayme: «È ormai chiaro a tutti che i costi di realizzazione e di manutenzione degli impianti per gli sport invernali non sono sostenibili delle aziende private».

L'evento olimpico, per quanto riguarda le sciovie, ha comunque già ridotto di molto il peso del capitale privato nella proprietà degli impianti, se si considera che con le nuove realizzazioni la Regione detiene la titolarità di ben due terzi dell'intera capitalizzazione del comprensorio olimpico. Da notare poi che attualmente gli impianti di proprietà della Regione sono gestiti da privati, senza il versamento di alcun corrispettivo da parte della "Sestriere Spa" e della "Colomion spa" di Bardonecchia (gli impianti di quest'ultima venduti ai francesi beneficeranno di interventi olimpici per circa 30 milioni di euro).

Una situazione assistenziale anomala che la Regione voleva risolvere, come annunciato da Ghigo, con la costituzione di una nuova società pubblica che acquisisse tutti gli impianti e poi ne affidasse, in modo regolare, la gestione a società private che avrebbero potuto esse stesse far parte, con capitale di minoranza, della nuova Spa pubblica, insieme ad associazioni di albergatori, Comuni e Comunità montane.

Tutto questo fino a ieri. Ma la mossa di Bardonecchia ora può aprire nuovi scenari. Infatti se da una parte il presidente dell'Atl Luigi Chiabrera parla di «scorrettezza» dei titolari della Colomion Spa, dall'altra l'assessore regionale Racchelli invece non ritiene che la sortita francese sia di ostacolo ai progetti della Regione: «Il fatto che una grande società francese, con importanti capitali intervenga in Piemonte non mi scandalizza - afferma - anzi in un sistema di mercato non può che farmi piacere visto che ci stavamo avviando in una situazione assitenziale».

Questo significa che gli acquisti francesi potrebbe interessare anche la Sestriere Spa? «So che l'ambizione degli investitori transalpini è di realizzare un grande comprensorio Italia e Francia: un'ipotesi che la Regione può discutere a fronte d'investimenti certi». Lo stesso Chiabrera dell'Atl dice di non poter credere che «una società come la Transmontagne non abbia in serbo un progetto più ampio». I francesi compreranno anche la Sestriere Spa? Sul tema la presidente Tiziana Nasi non si sbilancia: «Al momento non c'è assolutamente nulla di concreto».

Siamo in vista di un accordo tra Regione e gestori francesi come la Transmontagne e la Deux Alpes per un grande comprensorio transfrontaliero gestito dai transalpini? Il dopo Olimpiadi, il futuro del turismo delle nostre valli e non solo, probabilmente sta proprio nell'esito di questa partita. Appena cominciata.


Alberto Maranetto

Tratto da: www.ecodelchisone.it

simolimo
00mercoledì 7 aprile 2004 21:32

Credo anch' io che "a naso" si stia muovendo qualcosa di grosso sotto!!

Da valutare bene anche la possibilità di una gestione unica di tutti gli impianti piemontesi da parte di un unico ente con la Regione capofila!
D' altronde gli esempi non mancano: la PROMOTOUR (società pubblica) gestisce tutti gli impianti del Friuli Venezia Giulia!

Qui più che mai vale il detto "chi vivrà, verdà"!!...In ogni modo, a parer mio, si tratta di un cambiamento epocale, secondo solo, forse, alla creazione della stessa Via Lattea!
[SM=g27811]

simolimo
00mercoledì 14 aprile 2004 09:58
da "L' Eco del Chisone"
[Dopo l'acquisto degli impianti di Bardonecchia
Chi ha paura dei francesi?

«Non abbiamo alcuna trattativa aperta con la Sestriere Spa per un eventuale acquisto, ma se l'occasione si presentasse la cosa potrebbe interessarci». Sono le parole di Philippe Gausset, direttore generale della società turistica francese "Transmontagne", che nei giorni scorsi è diventata proprietaria della società titolare degli impianti di risalita di Bardonecchia, la Colomion Spa.

Lo abbiamo intervistato per cercare di capire dove sta andando il futuro delle valli olimpiche e soprattutto se questo futuro parlerà francese come abbiamo ipotizzato la scorsa settimana. Un'ipotesi che da parte degli adetti ai lavori e dei diretti interessati non ha sollevato alcuna smentita, magari un po' seccata, segno che lo scenario che abbiamo prospettato non è affatto azzardato.

Il presidente della "Transmontagne" (43 milioni di euro di giro d'affari, 300 dipendenti fissi, 1.200 stagionali) nella sua intervista (che pubblichiamo in seconda pagina) parla di Bardonecchia come di un mercato ancora da sfruttare, soprattutto per quanto riguarda le seconde case a rotazione (il settore in cui si sta impegnando l'Atl Montagnedoc) e soprattutto sfata un mito che aleggia da sempre in Italia, ovvero che tutte le società del settore in Francia siano assistite dalla mano pubblica. «Non è il nostro caso, purtroppo - afferma -, ma riusciamo ad essere in attivo».

Un'affermazione che non convince il sindaco di Sestriere, Jayme: «Se ci riescono sono bravi - dice -, ma il sistema neve è una cosa molto complessa e finora nessuno è mai riuscito ad analizzarlo nei suoi vari aspetti; detto questo, può essere che la strategia giusta sia quella della Transmontagne, che si occupa non solo d'impianti ma di tutta l'offerta turistica: la Fiat con la Sestriere Spa fece la scelta opposta e si liberò di tutto, gioielli compresi, dagli alberghi ai terreni per le seconde case. Chissà, forse fu una scelta sbagliata».

Aggiunge poi Jayme: «Un altro esempio francese che in questi anni si sta imponendo con successo è quello di Monginevro. In questo caso gli impianti sono di proprietà del Comune, che li dà in gestione ad una società dove ha una partecipazione; il risultato di questa operazione è che adesso loro non sono più la cenerentola rispetto alla Via Lattea e sono in grande crescita».

Ma come ha vissuto Sestriere la notizia del passaggio degli impianti di Bardonecchia ai francesi? «In fondo si tratta di un imprenditore come un altro, vorrà dire che in futuro si dovrà trattare con loro. Ma poi, ripeto, in questo momento è davvero difficile capire in quale direzione si sta andando, qui nessuno parla del futuro soprattutto alla Sestriere Spa».

Vortex
00mercoledì 14 aprile 2004 13:17
Da "L'eco del Chisone" (www.ecodelchisone.it)

Un gigante alle porte del Sestriere
Intervista al direttore generale Philippe Gausset - Un giro d'affari da 42 milioni di euro, 300 dipendenti fissi e 1.200 stagionali


Trecento dipendenti fissi, 1.200 nella stagione invernale e un giro d'affari che nel 2004 si attesta sui 42 milioni di euro. Pochi dati, tanto per dare la dimensione di quel colosso chiamato Transmontagne: la società che già possiede stazioni come Chamrousse, Le Lioran, Pra Loup o Val Fréjus e da pochi giorni pure la Colomion di Bardonecchia. Un acquisto che l'ha fatta sbarcare in Italia, o meglio nelle valli olimpiche, proprio a due passi da Pinerolo.

È sbarcata un po' alla chetichella ma di certo, nel prossimo futuro, non mancherà di far rumore. «Noi ci muoviamo su quattro fronti: impianti sciistici, affitto di sci (circa 7mila paia ad inverno), gestione di posti letto e di ristoranti in quota (sulle piste)», fa sapere il direttore generale, Philippe Gausset, contattato nella sua sede di Villeurbanne (vicino a Lione).

Il gruppo che Gausset dirige è nato nel '91 e in pochi anni è diventato un operatore riconosciuto nella gestione dei siti turistici e delle stazioni di sport invernali: «Stiamo crescendo», ammette. In Francia, innanzitutto, ma il direttore non nega che Transmontagne si «guardi intorno». E dopo Bardonecchia oggi punta gli occhi sulle stazioni al confine tra Slovenia e Italia.

«Acquistare Sestriere? Per ora non abbiamo avuto alcun contatto in quel senso, né con la Regione Piemonte né con la Sestrieres Spa: sappiamo che ci sono voci di una sua vendita e in futuro il discorso potrebbe interessarci. Ad oggi però non c'è alcuna trattativa».

Così Gausset concentra gli sforzi su Bardonecchia: comprata per una cifra che non vuole svelare e trovata, quanto agli impianti, «in ottimo stato».

Una stazione che a detta degli acquirenti francesi ha allettanti prospettive di sviluppo ricettivo: «Nessuna nuova costruzione ma uno sfruttamento migliore dei letti turistici attuali (esclusi alberghi, che non stanno nel core business del gruppo, ndr)». Gausset ha fatto pure un breve calcolo: circa 2mila posti che attendono di essere occupati in modo più intensivo, così come già avviene per i 3mila della vicina Val Fréjus (che pure non potrà essere collegata in un unico comprensorio sciistico perché «ci sono molte difficoltà tecniche»).

È anche con queste attività collaterali che Transmontagne porta a casa bilanci attivi, pur mantenendo in proprio gli impianti e «senza alcun finanziamento pubblico», precisa Gausset, aggiungendoci un ironico «purtroppo!». «Noi puntiamo alle stazioni di medie dimensioni: quelle che hanno un giro di affari tra i 2 e i 12 milioni di euro, realtà economiche interessanti e con molte opportunità di crescita». Insomma, il Gruppo non mira alle grandi come Courchevelle, ma nemmeno alle piccole che oggi sopravvivono solo grazie agli interventi dello Stato e che, Gausset è lapidario, «sono destinate man mano a scomparire».


Lucia Sorbino

simolimo
00mercoledì 14 aprile 2004 14:36

Credo che il Sig. Philippe Gausset abbia capito male la domanda!! [SM=g27824] [SM=g27830] Perchè NON ESISTE che in Francia non ci siano aiuti pubblici!!!

Lui avrà inteso "aiuti pubblici" elargiti alla stazione...ma è ovvio che non ci sono!!!
Le cose però cambiano se si parla di impianti di risalita: lì gli AIUTI PUBBLICI ci sono ECCOME!!!

Cito solo il caso di Pra-Loup (una delle stazioni della TRANSMONTAGNE) che ha avuto, giustamente, ingenti aiuti per il rinnovo di alcuni impianti di risalita negli ultimi 3 anni!

Ora qualche aiuto lo troverà anche a Bardonecchia...certo che se fosse venuto anche solo 3 anni fa, la situazione sarebbe stata ben diversa...e probabilmente si sarebbe ben guardato dall' acquistare! [SM=g27818]

Questo per chiarire!!

Comunque la filosofia di non occuparsi solo di impianti mi sembra quella vincente ed è quella che poi spiega 2 cose, correlate tra loro:

1) i soli impianti non rendono più
2) l' attivo della TRANSMONTAGNE

...In questo senso la LIFT di Limone allora si sta muovendo bene![SM=g27822] [SM=g27811]

Vortex
00mercoledì 14 aprile 2004 15:23
Quanti anni sono che la regione finanzia gli impianti di risalita?
Con quali percentuali di cofinanziamento?
simolimo
00mercoledì 14 aprile 2004 17:55

La Regione Piemonte?? Mah, forse anche una decina, ma con percentuali finora RIDICOLE...del 5-6%!

Ora (Opere Olimpiche a parte) si arriva al 30% ed è già qualcosa!!

fabiotm
00lunedì 17 maggio 2004 13:59
Sono appena tornato da un sopralluogo su alcuni dei cantieri aperti in Alta Valle di Susa, ecco la situazione:

Bardonecchia :
1) seggiovia Pra Reymond a Pian del sole: i lavori non sono stati iniziati la seggiovia vecchia è al suo posto non c'è traccia del cantiere
2) Seggiovia Chesal a Melezet: la vecchia seggiovia è smantellata, i suoi pali giacciono orizzontali vicino ai loro plinti e sono ben visibili dalla strada. Nel parcheggio si trovano i vecchi seggiolini accatastati alla rinfusa, non credo che verrà riciclata. Nello stesso parcheggio è ben visibile la nuova seggiovia Doppelmayer i pali, i rulli e le rulliere sono pronti, anche pezzi delle tre stazioni sono visibili già con le scritte delle quote: la partenza e l'arrivo sono identici, ma la novità è data dalla stazione intermedia Etarpà (credo che serva lo Snowpark) che sarà situata in corrispondenza dell'arrivo della vecchia sciovia doppia. In teoria la sciovia e la seggiovia smantellata godono ancora di qualche anno di vita tecnica e non mi stupirei se finissero al Mondolè Ski o in Val Sangone.

Via Lattea

1) A Sauze è stato effettuato un lavoro ciclopico per la sciovia del free stile, guardando da Bardonecchia sembra che sia stata spianata mezza montagna, ma il sito mi convince poco: si trova a sinistra di Jovenceaux tra 1300 mt e 1500 mt in un posto soleggiatissimo, infatti si possono notare oltre ai pali della sciovia montati (i primi 4 gia provvisti di rulliere e falconi), i tubi per l'innevamento artificiale senza il quale dubito si possa sciare anche solo un giorno in quella posizione. La sciovia è isolata dall'intero comprensorio.
2) Sauze seggiovia Clotes: il cantiere non è aperto
3) Cesana telecabina Cesana Ski lodge: iniziati i lavori anche qui commenti negativi sulla posizione, non capisco il senso di fare un arrivo a 800 mt da Sansicario indi per cui l'impianto sarà inutile per i non sciatori (a differenza per capirci della cabina Aosta - Pila); oltre tutto l'arrivo è inferiore altimetricamente alla partenza della nuovissima seggiovia Ski lodge, quindi costringerà gli sciatori a brevi ma odiate scarpinate.
4) Sestriere telecabina fraiteve cantiere non aperto
Inoltre a Sestriere si cominciano a smantellare i pali della vecchia sciovia Garnel, mentre sono state aperte nella neve(presumo per lavori) due carrozzabili (si fa per dire...) una verso la partenza della sciovia Motta l'altra verso l'arrivo del Cit Roc.
Purtroppo ero sprovvisto di macchina fotografica digitale altrimenti avrei documentato quanto scritto con immagini.
synapse7
00lunedì 17 maggio 2004 14:52
grazie delle info[SM=g27811]
Vortex185
00lunedì 17 maggio 2004 19:28
Ciao FabioTm, grazie x le info!

Sauze seggiovia Clotes: il cantiere non è aperto


I cantieri peartiranno il prox anno! Non è stata neanche indetta la gara d'appalto!

3) Cesana telecabina Cesana Ski lodge: iniziati i lavori anche qui commenti negativi sulla posizione, non capisco il senso di fare un arrivo a 800 mt da Sansicario indi per cui l'impianto sarà inutile per i non sciatori (a differenza per capirci della cabina Aosta - Pila); oltre tutto l'arrivo è inferiore altimetricamente alla partenza della nuovissima seggiovia Ski lodge, quindi costringerà gli sciatori a brevi ma odiate scarpinate.


Sul fatto dei non sciatori posso darti ragione, ma sul fatto dell'altimetrica inferiore non sari così drastico... faranno una rampa con il 5% di pendenza e attraverso una scalinata si raggiungerà Ski Lodge- La Sellette... per chi è pratico dei posti l'arrivo sarà più vicino che la telecabina di Col Basset alla seggiovia Trebials

4) Sestriere telecabina fraiteve cantiere non aperto


...a momenti manca il progetto definitivo! Non se ne parla fino al prox anno!

simolimo
00venerdì 28 maggio 2004 22:41
28/05/2004: CdA TOROC:
In apertura il ricordo dell'impegno di Umberto Agnelli per Torino 2006.
Il Consiglio di Amministrazione del TOROC si è riunito oggi nella sede di corso Novara 96.
I lavori sono stati aperti dal presidente Valentino Castellani che ha ricordato l'impegno di Umberto Agnelli per i Giochi Olimpici: «Il presidente della Fiat ha sostenuto con convinzione Torino 2006 confermando il sostegno del Gruppo, anche nei momenti più difficili dell'azienda, mettendo a disposizione del TOROC risorse fondamentali per il successo dei Giochi.
Una scelta che testimonia l'attenzione nei confronti della città e del futuro del territorio e per la quale il Consiglio di Amministrazione gli è riconoscente».

COMMENTO PERSONALE:credo sia palese per tutti che senza la famiglia Agnelli le Olimpiadi del 2006 non si svolgerebbero in Piemonte. Un ringraziamento anche per questo.







superstivun
00sabato 13 novembre 2004 21:26
ciao raga!come va?sono la freccia delle orobie:bergamasche naturalmente!!!!
sono nuovo del forum e sono malatissimo di sci e località sciistiche!
vado con le domande:
come siam messi con la costruzione degli impianti nuovi della via lattea?vediamo un pò se qualcuno mi fà vedere un po di foto aggiornate?sm38 [SM=g27811]
poi: a Limone allora la"Belvedere" nn si fà per quest'anno?sm37
io son vicino a Pian del Poggio:1h di strada circa,ki ha altre foto oltre quelle ke ho già visto nel forum?
infine c'è qualcuno ke è informato su situazione impianti in valle camonica,val brembana(bg) e val seriana(bg)?
sono le mie patrie,ma da quest'anno vorrei sciare anke nelle realtà piemontesi!!!sm31 sm31 sm31 sm33
ciao raga!
Superstivunsm48 sm48 sm48
Vortex185
00lunedì 22 novembre 2004 00:47
Ciao superstivun!

Piacere di sentirti! Come mai un bergamasco si interessa delle montagne piemontesi??? :)

Per quanto riguarda gli impianti nella Via Lattea, questo anno saranno pronte:
1 Telecabina 8 posti Leitner Cesana- Pariol- Ski Lodge
2 SGA4 Doppelmayr La Choche - Serra Granet- Colle Bercia
3 SC Doppio CCM Fraiteve 3
4 I vari innevamenti nella stazioni

Per ora foto niente! Arriveranno con l'apertura della stagione sciistica!

Ciao ciao

Vortex
zuwoka
00sabato 26 febbraio 2005 13:12
Come saprete in questi giorni si stano svolgendo alcune prove della coppa del mondo di sci alpino femminile a SanSicario, sulla pista Fraiteve. Ieri si è disputato il super gigante, e la gara è stata seguita da una polemica della squadra austriaca: casus belli, che la pista di supergigante, destinata ad ospitare la prova femminile alle olimpiadi del prossimo anno, sia troppo facile; la richiesta dei tecnici de wunderteam è che il superg olimpico delle donne sia spostato a Sestriere, sulle piste del Monte Banchetta.

Mi rivolgo a coloro che conoscono il tracciato di cui si discute: voi cosa ne pensate? è davvero troppo facile?

Aggiungo solo che circa un mese fa, in occasione dei test event della pista di bob di Cesana, la federazione internazionale aveva sollevato un'opinione opposta su quest'altro impianto: "Troppo difficile" il giudizio dei loro tecnici! Polemica immediatamente rispedita al mittente dal CIO...
Max120l
00sabato 26 febbraio 2005 16:00
per la pista da bob il fatto non è che fosse troppo difficile...più che altro in una curva sono morti 4 atleti...e gli è venuto qualche dubbio sulla sua sicurezza!
zuwoka
00sabato 26 febbraio 2005 16:36
Santo cielo, 4 morti???[SM=g27831] sei sicuro? io sapevo che c'erano stati alcuni incidenti molto gravi, non sapevo di quest'ecatombe! Si era detto che la gran parte delle responsabilità era della federazione internazionale che era stata accusata, per cercare di diffondere l'attenzione attorno a questi sport, di far prendere parte alle gare ad atleti dei Paesi più disparati, anche se senza la sufficiente preparazione per affrontare un tracciato di questa difficoltà...
Tu ti ricordi bene cosa accadde di preciso?[SM=g27833]

[Modificato da zuwoka 26/02/2005 16.47]

zuwoka
00sabato 26 febbraio 2005 20:07
Oggi discesa libera sulla pista fraiteve...ed al giudizio della squadra austriaca si è aggiunto il "nein" della squadra tedesca: anche loro vogliono spostare il superG a sestriere.
Bah...
zuwoka
00sabato 26 febbraio 2005 20:21
Ho recuperato alcune ANSA relative agli incidenti che hanno funestato le prove di alcune delle gare di coppa del mondo che erano in programma fra gennaio e febbraio sulla pista di Cesana. Qui si parla di un incidente grave, ma comunque seguito da "lieto" fine, e di altri 2 più leggeri, ma niente morti[SM=g27827]: !


Ansa: Annullamento gare CDM Slittino
TORINO 2006: ANNULLATA CDM SLITTINO, DELUSIONE ITALIANA PISTA MOLTO TECNICA, PROBLEMI PER ATLETI MENO ESPERTI
(ANSA) - TORINO, 3 FEB - Una pista ''tecnicamente impegnativa, che alcuni atleti non hanno le capacita' di affrontare adeguatamente''. E' il giudizio con cui, ieri sera, i delegati della Federazione Internazionale di Slittino (Fil) hanno deciso di annullare le gare di Coppa del Mondo in programma sabato e domenica sulla pista olimpica di Cesana Pariol. Gli incidenti dei giorni scorsi, fra cui uno assai grave, hanno indotto a questa scelta, ma, secondo la Fil, sono da imputare piu' all' inesperienza degli atleti coinvolti che alle caratteristiche dell' impianto.
''La pista e' molto tecnica e veloce - sottolinea il ct della nazionale italiana di slittino, Marco Andreatta - ma assolutamente sicura, tant' e' vero che ha ottenuto l' omologazione senza difficolta'. E' chiaro che essendo nuova occorre scendere con una certa cautela''.
Quella che probabilmente non hanno avuto la romena Raluca Stramaturaru, ribaltatasi ieri pomeriggio fratturandosi un braccio, e il giapponese naturalizzato brasiliano Renato Mizoguchi, le cui condizioni stanno migliorando dopo l' operazione al cervello di domenica sera all' ospedale Cto di Torino. Slittinisti che Andreatta definisce ''non proprio di primo livello'' e che hanno pagato la scarsa preparazione e l' inadeguatezza dei materiali.
I lavori annunciati ieri sera dalla Federazione per rendere piu' semplice il tracciato (che dal 10 febbraio sara' a disposizione della nazionale italiana di bob per una serie di allenamenti) non dovrebbero comportare particolari modifiche. Neppure alla famigerata curva 18, quella dove si sono verificati gli incidenti.
''E' perfetta - afferma Andreatta - ma non perdona. Occorre sapere affrontarla, altrimenti si rischia il rovesciamento''. Un problema che secondo Andreatta potrebbe essere ovviato, venendo cosi' incontro agli slittinisti meno preparati, semplicemente ''aumentando - suggerisce - la pancia della curva''. Un ritocco poco costoso che non richiederebbe molto tempo.
Resta, comunque, la delusione per l' annullamento di una gara che avrebbe regalato grandi soddisfazioni all' Italia: ''In allenamento - sottolinea Andreatta - i nostri Zoeggeler e Oberstolz hanno ottenuto i tempi migliori e tutti gli altri azzurri delle varie specialita' erano fra i primi cinque. Volevo dimostrare sul ghiaccio che siamo i piu' forti''. Un predominio che forse ha spinto la squadra tedesca, delusa dai risultati poco brillanti ottenuti durante le prove, a chiedere piu' di altri l' annullamento della prova. ''Mi consolo - conclude Andreatta - con la vittoria a tavolino della Coppa del Mondo della nostra coppia formata da Oberstolz e Gruber, anche se sono un po' deluso''.
La pista che ospitera' le Olimpiadi del 2006 e' costata 70 milioni di euro. ''Sulle 1.280 discese effettuate fino ad ora - sottolinea Andreatta - gli incidenti sono stati 12, mentre a Konigssee, in Germania, sullo stesso numero di prove gli incidenti sono stati 128, anche se nessuno di particolare gravita'''. In questo caso, pero', nessuno ha detto niente. (ANSA).



TORINO 2006: PISTA SLITTINO TROPPO TECNICA, SARA' MODIFICATA LA DECISIONE DOPO GLI ULTIMI INCIDENTI, ANNULLATA LA CDM
(ANSA) - TORINO, 2 FEB - La Federazione Internazionale di slittino (Fil) ha deciso di annullare la gara di Coppa del Mondo in programma nel fine settimana sulla pista olimpica di Cesana Pariol.
L' evento e' stato posticipato al prossimo autunno per consentire ai tecnici di semplificare il tracciato.
E' stata soprattutto la curva 18 a creare i maggiori problemi agli slittinisti, alcuni dei quali hanno per altro evidenziato gravi lacune nella loro preparazione. In quella curva, infatti, si sono verificati 3 incidenti negli ultimi 4 giorni, il piu' grave dei quali ad un atleta brasiliano di origine giapponese, Renato Mizoguchi, da domenica sera ricoverato all' ospedale Cto di Torino dove e' ancora in coma dopo essere stato operato al cervello.
La decisione di annullare le prove del fine settimana e di modificare il tracciato e' stata presa questa sera dai delegati della Fil al termine di una riunione svoltasi nei pressi dell' impianto. La pista di Cesana Pariol, che e' lunga 1.435 metri e si articola su 18 curve, e' stata sin dall' inizio giudicata dagli esperti molto tecnica e veloce, adatta ad atleti particolarmente preparati ed esperti.
Su questo tracciato si svolgeranno nel 2006 le gare olimpiche di bob, slittino e skeleton. Finora sono state piu' di 1.500 le discese effettuate dagli atleti delle diverse specialita', dopo che ad inizio gennaio la pista ha ottenuto l' omologazione delle federazioni internazionali.(ANSA).



TORINO 2006: INCIDENTE A RUMENA SU PISTA DI BOB SI RMPE UN BRACCIO DURANTE DISCESA CON SLITTINO (ANSA) - TORINO, 2 FEB - Ancora un incidente, ma senza gravi conseguenze, sulla pista di bob-slittino-skeleton di Cesana Pariol. Durante gli allenamento di oggi pomeriggio, in vista della Coppa del mondo di slittino che sabato e domenica testera' l' impianto olimpico, la rumena Raluca Stramaturaru ha perso il controllo della propria slitta e si e' rotta un braccio.
L' inconveniente si e' verificato ancora una volta alla curva 18, la stessa dove domenica scorsa lo slittinista di origini giapponesi Renato Mizouchi ha riportato un grave trauma cranico per cui e' stato operato al cervello.
E dove l' altro ieri ha sbattuto anche un' altra atleta, procurandosi un lieve trauma toracico. Questi incidenti non sono dovuti alla pista che fra un anno ospitera' le gare dei giochi di Torino 2006, considerata sicura sia dagli atleti che dagli esperti delle federazioni, ma all' inesperienza di alcuni slittinisti. Per questo motivo i delegati tecnici della Federazione Internazionale di Slittino (Fil) starebbero valutando l' opportunita' di consentire soltanto ai migliori atleti di scendere sul serpentone ghiacciato. La decisione dovrebbe arrivare in serata. (ANSA).

Max120l
00domenica 27 febbraio 2005 13:42
si..direi che ricordo male! mi sembrava di averlo sentito al tgr...boh! Meglio così cmq!!!!
gianm
00domenica 27 febbraio 2005 18:13
Re:

Scritto da: zuwoka 26/02/2005 20.07
Oggi discesa libera sulla pista fraiteve...ed al giudizio della squadra austriaca si è aggiunto il "nein" della squadra tedesca: anche loro vogliono spostare il superG a sestriere.
Bah...



Non si può rendere più difficile? Non so, per esempio mischiare ghiaia alla neve, obbligare le atlete a bere due bombardini prima di uscire dal cancelletto, liberare una dozzina di caprioli sul tracciato... [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]

Chi ha sollevato il problema? I crucchi... guarda caso... sm39
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