Obama: «La riforma della finanza sarà la più grande dal 1929»

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princepsoptimus
00mercoledì 17 giugno 2009 21:50
WASHINGTON - Una riforma globale del sistema normativo della finanza, «una trasformazione di dimensioni che non si vedevano dai tempi della Grande Depressione». La strada l'ha tracciata è il presidente americano, Barack Obama, introducendo in una conferenza stampa il piano di riforma delle regole per la finanza.

I PUNTI CARDINE - Una Federal Reserve «super poliziotto», una nuova agenzia che protegga i consumatori e i piccoli investitori, e il lancio di nuovi standard di capitale per le banche. Tra le proposte illustrate dal presidente Barack Obama dunque nuovi poteri per la Fed nella regolamentazione delle grandi istituzioni finanziarie e requisiti patrimoniali e di liquidità più severi per gli istituti di credito. Inoltre le misure proposte mirano anche a colmare le differenze tra la regolamentazione degli Usa con quella di altri paesi. Per gli «hedge fund» ci sarà l'obbigo di registrarsi presso la Sec, mentre è prevista una regolamentazione completa per Cds e altri derivati e una nuova autorità che si occupi della ristrutturazione delle istituzioni finanziarie con importanza sistemica. Per quanto riguarda la nuova agenzia, questa dovrà vigilare sui prodotti finanziari per la clientela bancaria, tra questi i mutui e le carte di credito, decidendo gli standard necessari per l'ammissione sul mercato di questi prodotti e le regole per la concessioni di mutui e con il potere di vietare le pratiche non corrette.

DERIVATI - Il presidente Obama ha chiesto anche una stretta sui derivati finanziari e sui prestiti complessi come quelli all'origine della crisi: «Proponiamo una regolamentazione complessiva dei credit-default swap e degli altri derivati che hanno minacciato l'intero sistema finanziario». Le nuove regole che il Presidente Obama chiede di introdurre nel settore finanziario si inseriscono in un quadro più ampio che mira a gettare le basi per un sistema economico forte e capace di resistere a future crisi. Per Obama, «il nuovo sistema finanziario statunitense deve essere trasparente, giusto e capace di proteggere i consumatori americani e la nostra economia dalla catastrofe che abbiamo visto finora», ha detto il presidente Usa nel suo discorso anticipato in una nota della Casa Bianca.

REGOLE - «È un dato di fatto che questa crisi economica è stata causata da una mancanza di regole volte a prevenire abusi ed eccessi», ha detto Obama. «Una cultura dell'irresponsabilità si è diffusa da Wall Street a Washington fino a raggiungere la gente comune, e un settore finanziario regolato da misure varate durante la Grande Depressione del 20esimo secolo è stato spazzato via dalla velocità e dalla sofisticatezza dell'economia globale del 21esimo secolo». L'obiettivo, ha proseguito Obama, «è costruire un mercato che premi il lavoro e responsabilità e non l'avidità, l'imprudenza e l'incoscienza» e con i nostri sforzi, ha aggiunto Obama, «cerchiamo un attento equilibrio» tra libero mercato e interventismo statale. Il nuovo sistema finanziario che ha in mente Obama non deve mettere in pericolo il «sogno americano», come è successo con questa ultima crisi. «Le istituzioni finanziarie hanno obblighi verso se stesse e verso il pubblico di gestire i rischi con attenzione. Io, come presidente, ho la responsabilità di assicurare che il nostro sistema finanziario funzioni per l'intera economia», ha concluso Obama.

fonte: Corriere.it

Speriamo bene...
Arvedui
00mercoledì 17 giugno 2009 23:18
Sembra una riforma molto dura, anche se non proprio ai livelli di Roosevelt, ma dovrebbe servire a dare una regolata a tutti i Gordon Gekko che pascolano in giro. Ora aspettiamo qualche analisi dagli economisti e sentiamo cosa dicono, ad esempio, Paul Krugman.
-Giona-
00giovedì 18 giugno 2009 09:10
E intanto le borse, per questo annuncio, hanno perso quasi il 6%...
Neoteros.92
00giovedì 18 giugno 2009 13:38
Riforma o meno, l' America ritornerà nelle mani delle multinazionali più ciniche del mondo molto presto...
=Mimmoxl=
00giovedì 18 giugno 2009 15:14
Re:
-Giona-, 18/06/2009 9.10:

E intanto le borse, per questo annuncio, hanno perso quasi il 6%...



Beh per forza, si sa che la borsa reagisce sempre abbastanza male alle regolamentazioni che vengono dal sistema pubblico... Nella loro miope illusione, il miglior sistema economico e di controllo è quello della giungla, senza leggi e senza limiti... Quindi,visto dal loro lato, questi fatto è una cosa oltremodo negativa...

Mettici pure che, volente o nolente, l'economia americana negli ultimi 4-5 anni si era basata esclusivamente sulla guerra e sulla "finanza creativa"... E capisci xkè le borse crollano miseramente...
princepsoptimus
00giovedì 18 giugno 2009 18:46
ottimo mimmo, come sempre^^
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