Charismatic Enigma sta lentamente schiudendo le palpebre, dopo alcune ore di sonno tranquillo cullate da immensi sogni di gloria…tutto derivante dalla grande opportunità, dal grande sbocco per la sua carriera, scaturito dalla sfida apertamente lanciatagli da Jack Leone, uomo di punta della WBFF. Il wrestler, grande Campione, capace di trionfare in incontri umanamente inaffrontabili, capace di disputare sfide epiche e devastanti, ha scelto proprio l’attuale Campione EWF per la prima sfida incrociata tra la federazione del GM Dibbio e la WBFF. Una grande occasione per CE, che ha passato questa notte nella calma più totale, con la mente leggera e carica solo di pensieri positivi. Ma la giornata che sta per iniziare in quel di Orlando non sarà una normale giornata di vita vissuta per Charismatic Enigma…
Diversi minuti, forse addirittura 20, prima di sollevarsi da quel giaciglio che ha accompagnato CE in sonni sereni, dopodiché le operazioni più elementari eseguite con un incredibile sorriso stampato sul volto: è un Charismatic Enigma più tranquillo del solito quello che si appresta ad affrontare un’altra caldissima giornata d’estate.
Dopo aver consumato una lauta colazione e dopo essere passato sotto la doccia per rinfrescarsi e non soccombere all’afa che invade tutti gli Stati Uniti, The Real Star indossa dei bei vestiti, dopo averli scelti con cura e attenzione. La sua scelta è caduta su un paio di Jeans lunghi fin poco sotto il ginocchio firmati dalla Fubu, con sopra una maglietta probabilmente di due o tre taglie più grande, semi smanicata e di colore rosso, firmata Freaks Utd., con scarpe regolarmente abbinate al resto dell’abbigliamento, come sempre da basket e firmate And1, di colore bianco. Indossati i vestiti, con rapidità degna di un velocista dell’atletica leggera, il rapper di Orlando prende la porta di casa ed esce, immediatamente investito da una vampata di calore che gli fa sussurrare un’imprecazione verso il nulla. Nonostante il caldo esorbitante che occupa tutta l’area di Orlando, CE decide che il suo percorso giornaliero va fatto: la sua destinazione è una sola, ed è totalmente legata all’incontro che lo vedrà contrapposto a Jack Leone nel corso del ppv Genocide, che si terrà di lì a pochi giorni. Inforcata l’ultima motocicletta acquistata, sempre una Kawasaki Ninja verde, dopo che alcune settimane prima la sua precedente KN era stata disintegrata da Sinclair Russell in un impeto d’ira, Charismatic Enigma si avvia all’aeroporto, dove velocemente passa il check in con il proprio biglietto aereo fra le mani, e si avvia sulla pista, pronto a volare direttamente alla città natale di Jack Leone, New York.
Una città che per molti versi è già leggendaria, la Grande Mela, teatro di tante storie, tanti momenti importanti per la storia dell’uomo, con tante cose e luoghi che sono parte integrante della parte migliore del mondo, come la Statua della Libertà. Ma non ci sono solo posti conosciuti ai più a New York…sono presenti anche tanti “neighbourhood” meno famosi, o magari famosi in negativo, o ancor peggio famosi ma dimenticati. C’è un luogo di questi in particolare, che per molti è nulla più che un campo da basket, ma che per i cultori della disciplina è un vero tempio della pallacanestro da strada. Quel playground ha dato molto a molti giocatori, ha dato molto al basket e probabilmente darà molto a Charismatic Enigma, che è diretto proprio lì: Rucker Park, sito sulla 155th e la 8th Avenue. Forse nemmeno lo stesso CE sa perché è finito proprio lì, tralasciando i posti dove il suo avversario, Jack Leone, è nato e cresciuto. New York è una grande giungla tecnologica gonfia di costruzioni, molte potevano avvicinare CE a Leone, ma il rapper di Orlando pare avere tutt’altre idee per prepararsi al meglio all’incontro più importante della sua carriera.
Dopo aver camminato per diverso tempo, Charismatic Enigma arriva finalmente al Rucker: imponente struttura, con le classiche reti metalliche a fare da divisorio agli estranei, reti che però rappresentano le mura di un castello di sabbia di fronte a una marea di potenza devastante.
“To beat a Legend, you must know a Legend…”
E nulla, per l’animo di CE vagante per New York, appare meglio rappresentare la parola “Leggenda” se non il Rucker Park, storico playground che prende il nome dal famoso Holcomb Rucker, guardiano nonché iniziatore dei Tornei cestistici extra-NBA più seguiti e ambiti. Una Leggenda che per Charismatic Enigma rappresenta una rampa di lancio per affrontare l’incontro di Genocide, dove dovrà vedersela con Jack Leone, che nel mondo del wrestling attuale forse è colui che ricopre meglio il significato di “Leggenda”. Ma le Leggende, come tutti sanno, non sono affrontabili facilmente. Una Leggenda è qualcosa che apparentemente è inavvicinabile ai più, è qualcosa che sembra etereo, evanescente e inarrivabile. Ma anche le leggi non scritte sono infrangibili, ed è per questo che Charismatic Enigma è più che determinato a vincere il match con Leone, per una soddisfazione personale e la possibilità di far cadere dalle nuvole tutti coloro che vedevano e vedono Jack come una figura inimitabile e troppo superiore al resto dei lottatori. In fondo, Jack Leone è di New York, che di Leggende vere e proprie ne ha viste tantissime…
“Where a Legend grows, a lot of other Legends grow…”
Scuotendo un momento la testa, quasi per scappare a quel torpore che i mille pensieri scaturiti avevano creato in lui, CE muove qualche passo attorno alla rete metallica che delimita il Rucker, per poi mettere finalmente piede nella struttura, scrutato immediatamente dalla testa ai piedi dai presenti, come sempre tanti e come sempre con la puzza sotto il naso per qualche straniero che osa infilare la propria sagoma all’interno del Park. Enigma non è per nulla intimorito, in fondo lui è cresciuto sui playground. Mosso qualche altro passo attorno al campo, dove si stanno svolgendo i più classici dei 3 contro 3, con coinvolti ragazzi e uomini di ogni appartenenza etnica, Charismatic Enigma si appoggia ad una frazione della parete metallica, facendo scivolare pian piano la propria schiena contro di essa per poi ritrovarsi seduto sul cemento. Da seduto, CE può godere al meglio dello splendido spettacolo cestistico che si para davanti agli occhi, ma è una figura che smuove nuovamente il suo animo, portandolo a muovere alcuni passi inconsciamente, diretto verso quell’essere che aveva attirato la sua attenzione: impossibile a dirsi, ma CE era certo di aver visto Holcomb Rucker…
CE:”E’ impossibile, Holcomb ha già lasciato questo mondo terreno da diverso tempo…il Park è intitolato proprio a lui, per onorarne al meglio la memoria…”
Nonostante il pensiero scontato che si era presentato nella sua mente, CE continua imperterrito a camminare, sembra quasi vittima di un sortilegio tramite il quale un’entità superiore lo controlla e lo sposta come un burattino. Fatto sta che la figura di Holcomb Rucker si fa sempre più grande avvicinandosi, dando credito alla visione di The Real Star, che in breve tempo si ritrova a tu per tu con il guardiano del leggendario Park, colui che ha potuto vedere di persona le gesta dei più grandi talenti del playground.
CE:”Tu non puoi essere vero…”
HR:”No, infatti. Tu mi vedi. Ma penso proprio se ti mettessi a chiedere in giro ti scambierebbero per folle, e magari ti riempirebbero di botte.”
CE:”Allora chi sei? Cosa vuoi da me? Ero come attratto da fili invisibili verso la tua figura…”
HR:”Tu sei qui perché la tua curiosità ti ha portato a un ragionamento importante: le Leggende. Tu sai bene che il match che devi affrontare ti metterà di fronte a una Leggenda, ma la tua passione sfrenata per il basket invece che trascinarti a scoprire i luoghi leggendari dove Jack Leone è nato e ha mosso i primi passi, ti ha scortato al Rucker Park. Che è forse più che una Leggenda…”
CE:”Ma allora…tutte quelle frasi strane che si sono materializzate nella mia mente prima…”
HR:”Si, erano relative proprio a questo luogo, sacro per i cestisti, sacro per i tifosi. Ti vorrei raccontare di come una Leggenda può nascondere tante altre Leggende…Penso ricorderai il nome di Earl Manigault, soprannominato The Goat solo a causa della pronuncia errata del suo cognome da parte di un professore della sua scuola. Incredibile, ma Goat, da Caprone è stato trasformato ben presto qualcosa di più grande, Greatest Of All Time. E Earl era poco più di 1 metro e 80, eppure sin da ragazzino stupiva tutti per la sua capacità di saltare, anzi, volare!”
CE:”E questo cosa dovrebbe portarmi a capire? Che anche io posso volare?”
HR:”No ragazzo, prova a pensare meglio a ciò che dici, non scacciare la mia visione in malo modo scambiandomi per un semplice rompicoglioni predicatore qualunque. Di Manigault dicevano potesse prendere un quarto di dollaro dalla parte alta del tabellone tanto saltava. Alcuni dicevano potesse addirittura prenderlo e lasciarci il resto! Ma non sono dicerie qualunque, quando Earl era solo un ragazzino, dal basso del suo 1,65 arrivava a inchiodare al tabellone i tiri di omaccioni ben più grossi di lui. The Goat se ne fregava della sua stazza fisica, lui sopperiva a questo problema mettendoci l’anima in ogni movimento e ogni secondo di gioco, saltando sempre più in alto. Tu devi fare la stessa cosa.”
CE:”Convincermi che nessun ostacolo è insormontabile…e affrontare Jack Leone a cuore aperto, in fondo la sua Leggenda è conosciuta, e quindi forse rende migliore la preparazione…”
HR:”Ci sei quasi ragazzo. Pensa bene a questa cosa, come Earl Manigault poteva saltare i giganti, forse tu puoi schiacciare l’esperienza del tuo rivale con la determinazione e la necessaria voglia di affermarti. E’ spesso questo a distinguere una Campione da una Leggenda.”
CE:”I know…and I want to be a Legend…Today a Champion, Tomorrow a Legend…”
Improvvisamente la figura di Holcomb Rucker scompare dalla vista di Charismatic Enigma, che incredulo riesce a visualizzare solo un uomo di colore evidentemente fuori forma che si abbevera a una fontanella non molto distante dal luogo dove The Real Star ha tenuto un dialogo surreale. Il ciccione lo osserva, quasi sconvolto, poi si allontana, abbandonando il ragazzo della Florida sul selciato, solitario e ora pieno di quesiti. Dalla strada sembra alzarsi un suono, non ben distinto, e CE fa per girarsi…
Driiin! Driiiiin!
Tutto ciò altro non è che la sveglia, che fa ora realmente alzare Charismatic Enigma dal suo sogno, che lo ha portato a discutere con Holcomb Rucker, ai giorni nostri, al Rucker Park di New York, senza muovere un solo muscolo dal suo letto di Orlando, Florida! Incredibile come la mente possa far viaggiare, come un sogno possa aiutare così tanto un ragazzo nell’affrontare un futuro incontro di wrestling…
Scuotendo la testa per riprendere definitivamente coscienza nel mondo esterno a quello di Morfeo, Enigma si trova a fissare un punto di fronte a sé, senza vedere ciò che c’è realmente nella stanza, ma visionando una voragine bianco-grigiastra senza fine…
“There is only one Truth, Jack Leone: I know who you are, but you don’t know who I am! You’re going to discover a new type of opponent, a new type of match and a new type of defeat…ready for this?”
[Modificato da =CharismaticEnigma= 09/08/2006 22.57]