La magia di Dumas

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Carlo Maria
00martedì 1 luglio 2008 23:03
Mi sono finalmente letto I Tre Moschettieri, uno dei celeberrimi capolavori del maestro francese.
Pur avendo visto il film più volte, e pur conoscendo la trama -come tutti-, ho gustato con immutato piacere una lettura ricchissima ed avvincentissima. La maestria della penna di Dumas (e della sua cerchia di amanuensi) davvero disegna con tratti lievi personaggi immortali, da d'Artagnan a Milady, passando per quello splendido comprimario che è Athos. Davvero una lettura che mi ha entusiasmato. E dopo I Ragazzi della via Paal, mi sono ritrovato di nuovo in sollucchero per un cosiddetto "romanzo per ragazzi"... mai definizione fu più ingiusta e ingiustificata: la magia di letture simili si gusta a qualunque età! [SM=x74968]
Carlo Maria
koala3
00lunedì 7 luglio 2008 16:53
Io sto leggendo Il conte di Montecristo, ma per la prima volta in vita mia lo sto facendo tramite un audiolibro.
La cosa è nata per puro caso, ero anche scettica, ma col poco tempo che ho ormai volevo sfruttare al massimo tutti i tempi morti della giornata.
Così ho iniziato e devo dire che è coinvolgentissimo, non si smetterebbe mai di ascoltarlo (anche perché è un sistema meno faticoso, va bene anche per la sera tardi, quando si è sfiniti, o subito dopo unaq giornata di lavoro).
Non so se l'interesse sia enfatizzato dalla modalità di fruizione, però per ora questo celeberrimo romanzo di Dumas mi sta facendo un'impressione ottima.
Davvero grande avventura, feulletton sì ma di livello, e pieno di enorme investiva, con tanta attenzione ai personaggi. Stile più bello del previsto, col solo difetto di momenti più enfatici e retorici (ma è anche il genere che lo richiede, ed era un'altra epoca). Certo, storia un po' improbabile, ma non lascia un secondo senza tensione ed impazienza.
Edmond è adorabile, l'abate Faria non da meno.
Carlo Maria
00lunedì 7 luglio 2008 22:31
Un tempo sugli audiolibri mi avevate massacrato! [SM=x74932]
Però è vero: in ufficio (chi può) o nelle ore buche è davvero un bel sistema per godersi il fascino di un bel romanzo. La lettura propria ne rimane la fruizione migliore e più emozionante, ma il surrogato audio può essere piacevole assai. Molto dipende dall'edizione e dalla durata. Se troppo viene tagliato, risulta solo un sunto, diviene noioso e banalizzato. Se invece è letto, ridotto con cura e interpretato, si conserva a mio avviso tutto il piacere del testo!
Il conte di Montecristo sarà a breve anche una mia lettura, ora invece sono passato finalmente a Cervantes e scriverò poi ciò che ne sto provando! [SM=x74930]
Quanto alla scrittura di Dumas, a me ha affascinato tantissimo: coinvolgente ed incalzante, penna eccellente. Nella prefazione ho scoperto (e ne ho accennato nel topic) che Dumas si avvaleva di aiutanti (tipo Robin Wood [SM=x74933] ). Non lo sapevo proprio!
koala3
00martedì 8 luglio 2008 10:48
Re:
Carlo Maria, 07/07/2008 22.31:

Un tempo sugli audiolibri mi avevate massacrato! [SM=x74932]
Però è vero: in ufficio (chi può) o nelle ore buche è davvero un bel sistema per godersi il fascino di un bel romanzo. La lettura propria ne rimane la fruizione migliore e più emozionante, ma il surrogato audio può essere piacevole assai. Molto dipende dall'edizione e dalla durata. Se troppo viene tagliato, risulta solo un sunto, diviene noioso e banalizzato. Se invece è letto, ridotto con cura e interpretato, si conserva a mio avviso tutto il piacere del testo!
Il conte di Montecristo sarà a breve anche una mia lettura, ora invece sono passato finalmente a Cervantes e scriverò poi ciò che ne sto provando! [SM=x74930]
Quanto alla scrittura di Dumas, a me ha affascinato tantissimo: coinvolgente ed incalzante, penna eccellente. Nella prefazione ho scoperto (e ne ho accennato nel topic) che Dumas si avvaleva di aiutanti (tipo Robin Wood [SM=x74933] ). Non lo sapevo proprio!


tagliato?????
inorridisco al solo pensiero, mi interessano solo le edizioni integrali [SM=x75065]

Carlo Maria
00martedì 8 luglio 2008 14:06
Condivido: le edizioni integrali sono ovviamente preferibili, ma ne ho trovate davvero poche. Quanto dura quella de Il conte di Montecristo?
Cleofel
00mercoledì 20 agosto 2008 15:57
Dumas? Splendido!
Avevo letto un annetto fa il Conte e ne ero rimasta entusiasta (resta a mio avviso la sua opera migliore); più o meno quando l'hai letto tu ho continuato con I Tre Moschettieri.

Un po' come tornar bambina, con la capacità di godermelo da adulta! [SM=x74930]
Queen87.
00sabato 8 novembre 2008 21:36
Ho avuto anch'io il piacere di leggere alcune opere di Dumas. Ho letto I tre moschettiri e vent'anni dopo. Entrambi i romanzi mi hanno folgorata per la loro bellezza, personaggi interessanti, pieni di sfacettature, coraggiosi, fedeli, invincibili. Gli argomenti trattati da Dumas mi hanno affascinata parecchio e trasportata con la fantasia in epoche lontane, tra cavalieri e intrighi di corte!
Athos, Porthos, Aramis e D'artagnan sono personaggi stupendi, molto diversi fra loro ma insieme formano un mix formidabile.
Ora devo iniziare Il visconte di Bragelonne, ultimo romanzo della trilogia de I tre moschettieri; un malloppo di 1276 pagine!!



Elisa [SM=x74859]
BertAdams
00sabato 25 giugno 2022 11:27
Quando un romanzo può darsi riuscito? Per me quando ti fa provare le più diverse sensazioni. Quando le senti vive e I personaggi sono altrettanto vitali.
In questo Il conte di Montecristo è insuperabile.
Si prova dolore fisico quasi palpabile, sgomento, gioia indescrivibile, odio e amore, ecc.
I protagonisti sono chi eroe, chi gretto e meschino, chi manipolatore, chi integerrimo.
Non manca davvero nulla, cosa tutt'altro che frequente.
E la scrittura chiara, diretta e "fresca" nonostante siano passati quasi duecento anni.
Ai critici più preparati lascio spiegare perché Dumas padre è un gradino sotto la letteratura di serie A, perché per me questo romanzo è un capolavoro con tanti superlativi che non vale la pena neanche di riportarli.
Avventura a piene mani colpi di scena clamorosi, misteri da risolvere, colpevoli da punire. Cosa chiedere di più?
Aver visto trasposizioni cinematografiche e conoscerne a grandi linee la trama non ha rovinato nulla della lettura, perché il romanzo è davvero di livello inarrivabile.

Mi rimarranno bellissimi ricordi dell'abate Faria, della famiglia Morrel, Mercedes.
E dei tre nemici acerrimi del protagonista.
Quest'ultimo poi è fuori categoria. Edmond Dantes è semplicemente clamoroso.

Tutti perfetto, tanto che so che lo rileggerò, privilegio che ho riservato a pochi libri finora.

Aggiungo una curiosità. Non mi aspettavo una così invidiabile conoscenza dei classici (soprattutto latini) e del nostro Dante. E ho trovato affascinante l'affresco romano che racconta di un'epoca ora finita.
Mi è sembrato di intuire nell'autore un sincero amore, a tutto tondo, verso il nostro Paese.

Applausi a scena aperta...
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