La coperta è corta? Questioni di priorità

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u211155b
00venerdì 17 febbraio 2006 11:03

Nella Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato (GU 27 gennaio 2006, n. 22) il testo del DPCM che regola l'erogazione del 5 per mille al non profit e alla ricerca scientifica.

I contribuenti potranno scegliere nella prossima dichiarazione dei redditi se destinare facoltativamente il 5 per mille del gettito Irpef a uno dei soggetti rientranti nelle quattro categorie:

- onlus e tutte le associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionali, regionali e provinciali;
- ricerca scientifica e università;
- ricerca sanitaria;
- comune di residenza nel merito delle attività sociali.

Occorre all'uopo indicare sulla dichiarazione dei redditi la categoria ovvero, per scelte specifiche, il codice fiscale della persona giuridica destinataria del gettito.

L'innovazione è lodevole, come lodevole, ad onor del vero, sono state la normativa sulla detassazione delle donazioni alle associazioni ONLUS e ONG e l'ipotesi di costituzione di un viceministro degli esteri che si occupi esclusivamente di cooperazione.

Tuttavia - e questo è importantissimo - il legislatore si è dimenticato dell'impegno che l'Italia ha preso insieme agli altri paesi dell'ONU di destinare il 7 per mille del PIL affinchè, come da proiezioni effettuate da insigni economisti, la lotta al flagello della miseria nel mondo produca apprezzabili frutti entro l'anno 2015 definiti come 'Obiettivi di sviluppo del millenio' (es. dimezzamento della povertà, vaccinazioni e riduzione drastica della mortalità,erogazione di acqua potabile, scolarizzazione ecc.).

Allo specifico scopo infatti sono oggi destinate solo l' 1,5 per mille delle risorse disponibili (quota irrisoria, assolutamente insufficiente).

La coperta è corta? Questioni di priorità.

Chi vincerà le prossime elezioni, sia l'uno o l'altro schieramento, saprà prendersi seriamente carico dell'emergenza umanitaria? O lascierà che questi problemi li risolvano Bill Gates e Bono?

Riporto al riguardo le dichiarazioni del Direttore Generale di Volontari nel mondo-FOCSIV "Vogliamo tornare sui grandi temi dei vertici internazionali dello scorso anno per ricordare a chi sarà al Governo dopo le elezioni di aprile che avrà di fronte una società civile vigile, attenta, partecipe e
decisa a non lasciare che i destini dei poveri si compiano nel silenzio e nel disinteresse della politica e dell'opinione pubblica".

Chi scegliere dunque nella prossima dichiarazione dei redditi quale destinatario del 5x1000?

La coperta è corta? Questioni di priorità.

skasso
00venerdì 17 febbraio 2006 12:37
Io sono daccordo sulla solidarietà, sul fatto che l'1,5 del pil è poco ecc... ma faccio anche una considerazione:
Se i soldi non ci sono da dove li prenderà il futuro governo di destra o di sinistra che sia? Forse da qualche scatolotto magico? [SM=x1065408]

Per poter dare BENE una mano ai paesi poveri bisogna prima risolvere i problemi di casa nostra, altrimenti credo che l'1,5 del pil è solo destinato a scendere.

Oppure il prossimo governo potrà decidere di mandare una tonnellata di briciole in più giusto per avere la coscienza pulita... peccato però che chi muore di fame delle briciole non se ne fa niente.

Pertanto per ora che se ne occupino zio Bill e Bono e magari qualcun altro. Quando l'Italia sarà in grado di farlo sono certo che farà la sua parte al meglio con qualsiasi schieramento ci sarà al governo, perchè qui non si tratta di bandiere, ma di problemi gravi.
u211155b
00martedì 7 marzo 2006 15:05
Le priorità?

Forse queste:

- Indipendentemente dalla normativa che regola l'erogazione del 5 x mille dell'IRPEF, l'Italia deve:

1) Rispettare gli impegni e devolvere il 7 x mille del PIL per il raggiungimento degli 'Obiettivi di Sviluppo del Millenio'

2) Esigere che anche gli altri stati membri dell'ONU, devolvano in modo analogo il 7 x mille del PIL
(occorrono le risorse messe a disposizione da tutti, non solo quelle dell'Italia)

3) Esercitare azione di indirizzo, governo e controllo sul piano di cooperazione.

Un'osservazione:

. i paesi dell'Europa del nord: Finlandia, Svezia, Norvegia, Danimarca rispettano il loro impegno sulla cooperazione;
. la classifica di Transparency International relativa all'assenza di corruzione nel 2005, come accade da lustri, vede i paesi citati ai primi posti.

Che vi sia una correlazione?



skasso
00martedì 7 marzo 2006 18:08
Re:

Scritto da: u211155b 07/03/2006 15.05
Un'osservazione:

. i paesi dell'Europa del nord: Finlandia, Svezia, Norvegia, Danimarca rispettano il loro impegno sulla cooperazione;
. la classifica di Transparency International relativa all'assenza di corruzione nel 2005, come accade da lustri, vede i paesi citati ai primi posti.

Che vi sia una correlazione?


Certo che c'è la correlazione, non mi pare che questi stati abbiano i guai finanziari di altri stati dell'UE tra cui c'è anche l'Italia.
[SM=x1065398]
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