La Marcia su Roma

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Lpoz
00sabato 28 ottobre 2006 12:26
Oggi ricorrre l'anniversario della marcia su Roma.
correva l'anno 1922

=Caesar86=
00sabato 28 ottobre 2006 12:28
[SM=x751611] [SM=x751611] [SM=x751611]


lo ritengo il mio secondo compleanno [SM=x751640]




PS: topic solenne...astenersi scocciatori
luc@s87
00sabato 28 ottobre 2006 15:16
Grande data! [SM=x751532]

Satsera giretto a predappio! [SM=x751640]

[Modificato da luc@s87 28/10/2006 15.17]

[Modificato da luc@s87 28/10/2006 15.27]

Riccardo.cuordileone
00domenica 29 ottobre 2006 18:55
Bei tempi! [SM=x751538]
Caio Logero
00domenica 29 ottobre 2006 19:37
(saluto romano) Roma capta!
Decumano
00lunedì 30 ottobre 2006 09:22
Diciamola tutta;
Inizia l' LXXXV E.F. [SM=x751640]
DVX NOBIS
00lunedì 30 ottobre 2006 09:22
Quand'è che riusciremo a marciare nuovamente...porca zozza ciò nà voglia !!!! Oggi la politica fa schifo , un segno forte servirebbe, un segn popolora contro questi bastardi.

Onore a tutti i camerati, onore al Duce Eja Eja alalà, Eja Eja alalà

[Modificato da DVX NOBIS 30/10/2006 9.23]

Breznev
00martedì 31 ottobre 2006 18:05
Senza offesa, vorrei farvi una domanda: perchè mettete le immaginette col duce "in marcia" quando invece se ne era rimasto tranquillamente a Milano (pronto a scappare in caso il piccolo vile avesse fatto intervenire l'esercito)?


Arvedui
00martedì 31 ottobre 2006 18:12
Re:

Scritto da: Breznev 31/10/2006 18.05
Senza offesa, vorrei farvi una domanda: perchè mettete le immaginette col duce "in marcia" quando invece se ne era rimasto tranquillamente a Milano (pronto a scappare in caso il piccolo vile avesse fatto intervenire l'esercito)?





Ottima domanda [SM=x751601]
Riccardo.cuordileone
00martedì 31 ottobre 2006 18:31
Il 28 sostanzialmente non ci fu una vera e propria marcia, ma un'occupazione pacifica da parte degli squadristi, la vera marcia, o meglio la parata, si ebbe il 31 e le immagini si riferiscono a quella.
DVX NOBIS
00giovedì 2 novembre 2006 10:23
Quoto quello che ha detto Riccardo

CRONACA DELLA MARCIA SU ROMA 28 /X /1922

29 settembre 1922 - Firenze: in una seduta segreta della direzione fascista si prospetta l’ipotesi di una presa di potere con la forza squadrista.

16 ottobre 1922 - Milano: si decide di passare all’azione e viene colà costituito il quadrumvirato che avrebbe diretto l'insurrezione: De Vecchi, De Bono, Balbo e Bianchi.

24 ottobre 1922 - Napoli: (Congresso del Pnf) Mussolini proclama pubblicamente: "O ci daranno il governo o lo prenderemo calando a Roma". Siccome non glielo danno con le buone (il governo...) glielo daranno con le cattive.

26 ottobre 1922 - sono occupati tutti i centri nevralgici dell’Italia centro settentrionale. Mussolini, al Teatro Manzoni, dissimula l’attenzione dei servizi monarchico-liberali assistendo, auspicale, al “Cigno” di Molnar. Qualcuno lo avvisa che: “Tutto è pronto”. Mussolini si precipita a casa. Chiama al telefono il segretario del partito, Michele Bianchi, che lo informa: i fascisti sono alle porte della capitale. Infatti, c'erano 26.000 uomini inquadrati in quattro colonne (una di riserva e tre concentrate a Santa Marinella, Monterotondo e Tivoli) che movevano verso Roma.

27 ottobre 1922 - Roma: Vittorio Emanuele è deciso a non cedere alla “bravata di quattro facinorosi”. Il Consiglio dei ministri prepara i manifesti e i telegrammi per proclamare lo stato d’assedio.

28 ottobre 1922 - gli italiani apprendono: “Di fronte ai tentativi insurrezionali, il governo, dimissionario, ha il dovere di mantenere con tutti i mezzi e a qualunque costo l’ordine.” Facta si reca a Villa Savoia, dove il re lo attende per la firma del decreto. Ma il re si rifiuta (infatti, s’era fatto, nello stretto frattempo, una mezza idea che non fosse il caso di scatenare la guerra civile...). Saggiamente, decidono per la revoca dello stato d’assedio. Iniziano le consultazioni per la costituzione del nuovo governo. Si tenta un compromesso con la soluzione di un ministero Salandra-Mussolini. Interpellato telefonicamente, Mussolini declina gentilmente l’invito. Salandra, avveduto, declina a sua volta. Il generale Cittadini telefona a Mussolini comunicandogli che il re gli conferisce l’incarico di formare il governo.

29 ottobre 1922 - Roma: Mussolini si presenta al re con le note parole: “Porto a Vostra Maestà l’Italia di Vittorio Veneto, riconsacrata dalla vittoria...”. Il colloquio dura mezz’ora. Quando Mussolini riappare al portone del Quirinale è passato da poco mezzogiorno. Ritornando all’Hotel Savoia è acclamato dalla folla. Il duce saluta dall’albergo i romani: “Fascisti! Cittadini! Il movimento fascista è vittorioso su tutta la linea...” .

31 Ottobre 1922 - Roma: i rivoluzionari sfilano di fronte al Milite Ignoto e al Quirinale per celebrare la vittoria.
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