LATORRE: "SI DOVEVA ESSERE MENO INGENUI"

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INES TABUSSO
00mercoledì 25 luglio 2007 11:21



“L'unico rimprovero che posso farmi e' stato quello relativo ad una certa
superficialita' ad avere colloqui di questo tipo al telefono. Si doveva essere
meno ingenui"




(Adnkronos) – "Non voglio esprimere alcun giudizio sull'operato di un
magistrato come Clementina Forleo impegnata su tanti fronti, ma trovo molto
discutibile questa sua ordinanza". Lo afferma il senatore Ds Nicola Latorre
durante un'intervista a Radio 24 sul tema delle intercettazioni telefoniche
disposte nell'ambito dell'inchiesta sulla mancata scalata alla Bnl. "Il gip
Forleo, nella sua ordinanza anticipa la necessita' di indagare anche alcuni
parlamentari. Per questo, ora si tratta di capire cosa deve decidere il
Parlamento, se una semplice autorizzazione ad utilizzare delle intercettazioni
o una sorta di autorizzazione a procedere nei confronti di alcuni suoi membri,
che peraltro non esiste piu'".

Dalle intercettazioni telefoniche disposte nell'ambito dell'inchiesta sulla
scalata alla Bnl, per le quali il gip di Milano Clementina Forleo ha chiesto
alle Camere di poterle utilizzare "emerge un rapporto di assoluta autonomia tra
la sinistra e Consorte". Per di piu' "sono fortemente convinto -prosegue
Latorre- che il movimento cooperativo sia una componente fondamentale
dell'economia italiana e un patrimonio prezioso del sistema paese". Anche per
questo, secondo Latorre "la politica si deve occupare di queste vicende
perche', altrimenti, rinuncia ad una sua funzione essenziale".

Le posizioni assunte dal ministro Antonio Di Pietro sono "eccessive", prosegue
Latorre, “ha una tendenziale propensione a condividere le posizioni della
Magistratura. In due giorni e' intervenuto su questi temi 26 o 27 volte. In
questo primo anno e mezzo di governo si e' distinto per aver stigmatizzato ogni
iniziativa relativa alla giustizia.

“L'unico rimprovero che posso farmi e' stato quello relativo ad una certa
superficialita' ad avere colloqui di questo tipo al telefono. Si doveva essere
meno ingenui". Secondo il Senatore, i dirigenti dei Ds "non hanno nulla da
nascondere, sono estranei a qualsiasi ipotesi di illecito perche' tutto e'
trasparente. Personalmente sono disponibile a chiarire la mia posizione davanti
alla Magistratura".

"L'iniziativa assunta dal gip di Milano Clementina Forleo sconvolge i ruoli
perche' assume posizioni che appartengono alla Procura". Prima la Giunta poi
l'aula valuteranno con serenita' e rigore la documentazione (la richiesta
avanzata dal gip Forleo di poter utilizzare le intercettazioni che coinvolgono
6 parlamentari, ndr) posto che di questo materiale non c'e' ancora traccia''.
''Ma -aggiunge Latorre- a prescindere dalla decisone che il Senato dovra'
assumere, ritengo che dobbiamo essere sempre a disposizione della Magistratura.
I dirigenti dei Ds non sono contrari in linea di principio ad autorizzare
l'utilizzazione di quelle intercettazioni. ma ritengo necessario che si valuti
sulla base degli elementi a disposizione, nel rispetto del lavoro della
Magistratura ma anche nel rispetto di quelle che sono le prerogative
parlamentari".


CFR.: Dagospia 24 Luglio 2007


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