Il papa e il generale - Della volta di Wojtila con Pinochet, il macellaio

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Staib
00sabato 30 aprile 2005 12:15
Umanità Nova, numero 15 del 1 maggio 2005, Anno 85

Il papa e il generale
Della volta di Wojtila con Pinochet, il macellaio

Al generale Augusto Pinochet Ugarte e alla sua distinta sposa signora Lucia Hiriarde Pinochet, in occasione delle loro nozze d'oro matrimoniali e come pegno di abbondanti grazie divine, con grande piacere impartisco, così come ai loro figli e nipoti, una benedizione apostolica speciale.
Giovanni Paolo II

Innanzitutto, per i lettori più giovani, un po' di storia. O meglio, un po' di storia e un po' di ricordi.

1973, America latina. La prateria selvaggia degli Usa, là dove i capitali e le multinazionali del nord America spadroneggiano, condizionando pesantemente la vita politica, economica e sociale del continente vassallo. Ma i tempi, in un certo modo, stanno cambiando: i popoli sudamericani si sono stufati di fare la fame per soddisfare gli appetiti dei cugini del nord e questa voglia di emancipazione e cambiamento si esprime anche con la formazione di governi decisamente schierati a sinistra. Tra questi, eletto con i crismi delle regole democratiche, il governo cileno di Salvador Allende. Riformista, socialdemocratico, perbenista e nazionalista quanto si vuole, ma pur sempre una spina nel fianco che ferisce la sensibilità degli suscettibili yankees. Che non tollerano che nel ribollente giardino di casa, dopo la "sconvolgente" esperienza cubana, si affermino altre spinte capaci di mettere in discussione la dovuta sudditanza dei latinos nei confronti degli onnipotenti padroni del mondo. Detto e fatto. Se non si tollera non si tollera. E nella effervescente e geneticamente golpista gerarchia militare, se ne pescano a bizzeffe di macellai con i galloni da generale, disposti a fare il lavoro sporco. Pinochet, il generale Augusto Pinochet è uno di questi. E non dei meno bestiali. Nel 1973, alla faccia dei principi democratici e del rispetto della volontà popolare - così utili per la lotta al bolscevismo nella vecchia Europa ma così ingombranti e poco eleganti per ogni altro dove - l'ennesimo golpe, l'ennesimo ma anche il più sanguinario, abbatte il governo di Allende, soffocando nel sangue ogni tentativo di resistenza.

E dalla storia, passiamo ai ricordi. Furono, in quel settembre, giorni tremendi, disperanti. Anche se non avevamo avuto particolare simpatia per il governo di Allende, sapevamo però, tutti, che dietro la forma istituzionale c'era ben altro nel Cile di allora. C'era la voglia popolare di riscatto, di ribellione, di emancipazione, c'era un bisogno insopprimibile di ritrovare quella dignità collettiva che sola poteva portare alla libertà. C'era un sogno, soprattutto, il sogno che il mondo non fosse costretto ad essere sballottato fra gli "opposti estremismi" russi e americani, ma potesse sperare concretamente, in quel Cile, di sottrarsi alle disumane leggi della real politik.

Ma Pinochet, e la sua giunta di sudici macellai vestiti da marionette gallonate, riportarono il mondo alla ragione. E alla normalità. E fu il massacro. Decine di migliaia di oppositori torturati, uccisi in eccidi di massa, incarcerati, deportati, sottoposti ad ogni sevizia morale e materiale. Le carovane della morte, la segregazione negli stadi, il terrore nelle città di notte. Una mattanza infinita e inaudita, benedetta fin dai primi momenti dal suo ispiratore, il segretario di stato nordamericano Henry Kissinger. E il nostro dolore, la nostra rabbia, la voglia e l'impossibilità di fare qualcosa di concreto in aiuto dei nostri compagni cileni, il nostro furore contro l'imperialismo yankee e l'arrivo di migliaia di esiliati, miracolosamente sfuggiti alla cattura, in tutta Europa. Alcuni di questi compagni sono ancora tra noi.

Poi ci fu la normalizzazione. Passata la fase più cruenta, la dittatura cilena smise i panni sanguinari e tornò ad indossare il doppiopetto. Anche per poter accogliere senza traumi quanti, fra i potenti, andavano ad omaggiarla. E a legittimarla. E naturalmente tra questi, nel suo viaggio n. 33, anche il campione degli umili e degli oppressi (purché accettino di restare oppressi e umili) Karol Wojtila. Lo "strenuo difensore" delle libertà popolari nell'est europeo, ma anche, nel continente sudamericano, il tollerante e benedicente buon pastore degli assassini in divisa. Assassini, d'accordo, però paladini, oltre che degli interessi imperialistici, di santa romana chiesa. Come lo era, e continua ad esserlo, il cattolicissimo e devoto Augusto Pinochet Ugarte, che mai manca alla messa domenicale.

Fu un trauma, davvero un trauma, nel 1987, l'oscena apparizione papale al fianco di Pinochet, l'uno nelle braccia dell'altro al balcone presidenziale sul quale ricordiamo l'estrema difesa di Allende prima di essere ucciso. Un trauma, va detto, soprattutto per i tanti cattolici cileni che avevano continuato coraggiosamente a battersi per il ripristino delle libertà civili, sfidando, loro come mille altri oppositori, le vendette e le crudeltà del regime. Un trauma, per quanti si erano illusi che la gerarchia vaticana potesse davvero dire, a favore degli oppressi, qualcosa di più che non fosse il solito invito alla calma in attesa del regno dei cieli. Un trauma per le anime candide che si erano lasciate irretire dalla demagogia di un papa dalla vocazione istrionica e facile al canto, alla danza e al bacio dei fanciulli. Un trauma. Perché quella non fu una delle tante visite pastorali in un paese a maggioranza cattolica, ma dietro l'apparizione al balcone, tanto oscena quanto carica di significati, c'era il lungo lavoro diplomatico della curia e del nunzio apostolico e poi segretario di stato, cardinale Sodano. Lavoro fondato non solo sulla naturale e conclamata simpatia del cardinale per il generale (del resto corrisposta), ma anche, e soprattutto, sul presupposto della necessità di fermare, ovunque ma soprattutto in America latina, le spinte progressiste e sinceramente popolari di una parte del clero. L'ostinato rifiuto di Wojtila di incontrare le Madri della piazza di maggio, la irrevocabile condanna della teologia della liberazione, l'indifferenza di fronte all'assassinio del cardinale Romero ad opera degli squadroni della morte, la punizione per il clero schierato a fianco dei sandinisti, l'appoggio del cardinale Laghi ai golpisti argentini dimostrano, se mai ce ne fosse bisogno, da che parte si schieri la chiesa quando è tempo di fare sul serio e non di spargere semenza per gli allocchi.

Certamente per noi e per gli spiriti liberi che non hanno portato il cervello all'ammasso dell'idolatria papale, quella volta non ci fu nulla di traumatico. Anzi, se mai ce ne fosse stato bisogno, fu solo la conferma, scontata ma non per questo meno vergognosa, dell'effettiva scelta di campo delle gerarchie ecclesiastiche ai loro massimi vertici: quella a favore del potere e della violenza istituzionale necessaria per conservarlo. Soprattutto quando questo potere diventa uno dei tanti puntelli che contribuiscono a mantenere salda e immobile la cupola di Michelangelo.

Stupisce che, nell'esasperante monodia che ci ha tormentato per settimane, nessuno abbia voluto ricordare come si deve anche questo "santo" episodio della vita di Karol il grande?

Massimo Ortalli

http://www.ecn.org/uenne/archivio/archivio2005/un15/art3707.html
headcracker
00domenica 1 maggio 2005 12:36
Quoto100% 1000% 10000%!!!! Il vaticano il papa tutto si può condensare nella parola IPOCRISIA, ma il mondo che fà?? dimentica o non vede, tutti fissati ancora con la lotta di Karol contro i diavoli comunisti in polonia ma nel sudamerica Convertito a forza, bonificato di innumerevoli etnie, sottoposto al diktat dei bovari texani, ah allora li basta che siano cattolici e che i socialisti vengano sterminati per avere l'appoggio di quell'organizzazione a delinquere MARCIA fino al midollo che é il vaticano.
Per andare sul biblico l'appellativo per i marci porporati é: SEPOLCRI IMBIANCATI!!!!
W i pagani!!!!w l'ateismo!!!
ma tu sei cileno??? io ho un paio di amici cileni i cui genitori erano militanti comunisti antipinochet e subirono le rappresaglie del regime...
Staib
00domenica 1 maggio 2005 14:27
Re:

Scritto da: headcracker 01/05/2005 12.36
ma tu sei cileno??? io ho un paio di amici cileni i cui genitori erano militanti comunisti antipinochet e subirono le rappresaglie del regime...



Io? :Sm23: No... sono argentino, studio medicina e questa estate parto per un viaggio con il mio amico alberto. Che il 30 era ad Avellino...

Comunque il discorso è molto semplice, senza volere andare contro il vaticano e la religione. Basta dire che il papa fu benevolo contro questo criminale e che questo è stato un suo errore, del quale però la cieca beatificazione mediatica non ha reso conto.
headcracker
00domenica 1 maggio 2005 19:43
Re: Re:

Scritto da: Staib 01/05/2005 14.27


Io? :Sm23: No... sono argentino, studio medicina e questa estate parto per un viaggio con il mio amico alberto. Che il 30 era ad Avellino...

Comunque il discorso è molto semplice, senza volere andare contro il vaticano e la religione. Basta dire che il papa fu benevolo contro questo criminale e che questo è stato un suo errore, del quale però la cieca beatificazione mediatica non ha reso conto.



hahahaha ernesto:Sm23: :Sm23: allora non sei morto in bolivia!!!
Staib
00lunedì 2 maggio 2005 19:11
No, mi ero stancato di fare la vita del VIP. E'vero che ogni sera mi davano un sacco di soldi per fare la presenza nelle discoteche e poi avevo un sacco di donne però non mi sentivo libero. Allora ho pensato di RIVOLUZIONARE la mia vita e ho inscenato la mia morte. Adesso vivo insieme ad Elvis Presley su una montagna tibetana.
Perchè una montagna tibetana? Basta! Ero stanco delle spiaggie caraibiche!
Staib
00mercoledì 20 luglio 2005 15:32
Riprendo questo topic (perchè aprirne uno nuovo?) per portarvi all'attenzione un testo che ho trovato su un altro forum.
A voi i commenti:

NON SCORDIAMO KAROL WOJTYLA!

Non scordiamo la sua stretta di mano con il dittatore e torturatore cileno Pinochet.
Non scordiamo la sua protezione del cardinale Laghi, distintosi per la costante benedizione offerta ai boia della dittatura argentina.
Non scordiamo la santificazione dei preti che in Spagna si schierarono, armi alla mano, con la dittatura del “cattolicissimo” Franco.
Non scordiamo la sua esaltazione del “soldato di Cristo” e del “Dio degli eserciti” durante le cerimonie militari.
Non scordiamo la sua condanna dell'omosessualità, dell'aborto, del suicidio, con cui ha voluto purgarci di ogni libertà individuale.
Non scordiamo la sua condanna dei metodi contraccettivi ribadita persino di fronte alla diffusione dell'AIDS, che solo in Africa ha provocato milioni di morti.
Non scordiamo la sua congiura permanente contro la vita, la rivolta, la gioia dei corpi e delle menti, né la sua difesa - contenuta nell'enciclica Evangelium Vitae, del 1995 della pena di morte.
Non scordiamo, a fianco dei vuoti appelli alla pace, i suoi silenzi sui genocidi, sulla produzione di armi, né il suo appoggio ai bombardamenti in Kosovo.
Non scordiamo, a fianco dei suoi vuoti appelli per chi soffre in carcere, le disposizioni affinché alla sua morte non venisse concessa alcuna amnistia per i detenuti.
Non scordiamo che è stato per ventisette anni il capo di una struttura militare e maschilista in cui la donna non esiste, di una monarchia assoluta in cui l'autorità “deriva da Dio”, di una gigantesca piovra finaziaria che fa della “difesa dei poveri” un profanissimo mercimonio, di un'organizzazione, infine, tra le più feroci e sanguinarie che la storia ricordi.

Noi non scordiamo, e pensiamo che i primi a sentirsi offesi da tutta questa ipocrisia dovrebbero essere proprio coloro che vedono sfruttati i loro sentimenti religiosi per giustificare un'istituzione secolare di potere e di morte.
L'elogio di questo “profeta di pace”, tessuto dall'estrema destra quanto dalla sinistra “comunista”, è patetico e disgustoso.
Non ne mangiamo di quel pane. Nessuna lacrima per i consiglieri dei tiranni e gli offuscatori d'ogni coscienza.

IL PAPA È MORTO. VIVA LA LIBERTÀ!
GORDIO~
00mercoledì 20 luglio 2005 15:52
il probblema è ke ne hanno fatto un altro... e questo è anke peggio del predecessore!!

Non deve morire il papa... deve morire il dio!
headcracker
00mercoledì 20 luglio 2005 15:59
Re:

Scritto da: Staib 20/07/2005 15.32
Riprendo questo topic (perchè aprirne uno nuovo?) per portarvi all'attenzione un testo che ho trovato su un altro forum.
A voi i commenti:

NON SCORDIAMO KAROL WOJTYLA!

Non scordiamo la sua stretta di mano con il dittatore e torturatore cileno Pinochet.
Non scordiamo la sua protezione del cardinale Laghi, distintosi per la costante benedizione offerta ai boia della dittatura argentina.
Non scordiamo la santificazione dei preti che in Spagna si schierarono, armi alla mano, con la dittatura del “cattolicissimo” Franco.
Non scordiamo la sua esaltazione del “soldato di Cristo” e del “Dio degli eserciti” durante le cerimonie militari.
Non scordiamo la sua condanna dell'omosessualità, dell'aborto, del suicidio, con cui ha voluto purgarci di ogni libertà individuale.
Non scordiamo la sua condanna dei metodi contraccettivi ribadita persino di fronte alla diffusione dell'AIDS, che solo in Africa ha provocato milioni di morti.
Non scordiamo la sua congiura permanente contro la vita, la rivolta, la gioia dei corpi e delle menti, né la sua difesa - contenuta nell'enciclica Evangelium Vitae, del 1995 della pena di morte.
Non scordiamo, a fianco dei vuoti appelli alla pace, i suoi silenzi sui genocidi, sulla produzione di armi, né il suo appoggio ai bombardamenti in Kosovo.
Non scordiamo, a fianco dei suoi vuoti appelli per chi soffre in carcere, le disposizioni affinché alla sua morte non venisse concessa alcuna amnistia per i detenuti.
Non scordiamo che è stato per ventisette anni il capo di una struttura militare e maschilista in cui la donna non esiste, di una monarchia assoluta in cui l'autorità “deriva da Dio”, di una gigantesca piovra finaziaria che fa della “difesa dei poveri” un profanissimo mercimonio, di un'organizzazione, infine, tra le più feroci e sanguinarie che la storia ricordi.

Noi non scordiamo, e pensiamo che i primi a sentirsi offesi da tutta questa ipocrisia dovrebbero essere proprio coloro che vedono sfruttati i loro sentimenti religiosi per giustificare un'istituzione secolare di potere e di morte.
L'elogio di questo “profeta di pace”, tessuto dall'estrema destra quanto dalla sinistra “comunista”, è patetico e disgustoso.
Non ne mangiamo di quel pane. Nessuna lacrima per i consiglieri dei tiranni e gli offuscatori d'ogni coscienza.

IL PAPA È MORTO. VIVA LA LIBERTÀ!



beh Staib il mio commento lo immaginerai ricalca l'articolo sopra che quoto al 100%:Sm1: :Sm1:
La chiesa cattolica si é macchiata dei più orrendi crimini contro l'umanità: Crociate contro gli eretici (no non parlo di quelle contro i turchi ma di quelle contro gli albigesi;100000 morti stimati) e contro quiunque osasse sgarrare dal diktat nazista cattolico (ricordiamo i poveri manichei, valeriani, pauliciani ecc...tutti peccatori eretici colpevoli di pensare diversamente) aggiungiamo i danni culturali immensi provocati dall'ostracismo secolare per ogni innovazione scentifica giudicata eresia da quelle menti malate (la distruzione della biblioteca di alessandria ad esempio) e l'inquisizione?? ciliegina sulla torta!! oggi che non possono più uccidere a volontà si sono dati alla mafia e alla corruzione mantenendo le mentalità grette chiuse e retrograde del passato e ottenendo la massima realizzazione dello schifo cattolico in papa ratzinger l'inquisitore!!!
Secondo me é vergognoso che dispongano ancora di questi privilegi che hanno oggi dopo quello che hanno fatto i secoli passati e che fanno oggi, avrei io la medicina giusta..:Sm2: :Sm2:
Staib
00mercoledì 20 luglio 2005 16:04
Ma sai qual'è il punto Head? Che le cose che hai scritto tu sono successe molto tempo fa, quindi loro cercano di giustificarle.
Quelle scritte in quel testo sono attuali e allora come le giustifichi?
headcracker
00mercoledì 20 luglio 2005 16:37
Re:

Scritto da: Staib 20/07/2005 16.04
Ma sai qual'è il punto Head? Che le cose che hai scritto tu sono successe molto tempo fa, quindi loro cercano di giustificarle.
Quelle scritte in quel testo sono attuali e allora come le giustifichi?



fanno orecchie da mercante e si attaccano ai milioni di illusi col salame sugli occhi che ancora gli sono devoti, ecco cosa fanno!!! La realtà é che questa organizzazione mafiosa é sempre servita per garantire potere, privilegi e controllo delle masse millantando una spiritualità che neanche sanno dove sta di casa!!!

W I PAGANI!!
Suppiluliumas
00mercoledì 20 luglio 2005 19:01
Che schifo! mad1
Fenone
00mercoledì 20 luglio 2005 19:51
Re: Re:

Scritto da: headcracker 20/07/2005 16.37


fanno orecchie da mercante e si attaccano ai milioni di illusi col salame sugli occhi che ancora gli sono devoti, ecco cosa fanno!!! La realtà é che questa organizzazione mafiosa é sempre servita per garantire potere, privilegi e controllo delle masse millantando una spiritualità che neanche sanno dove sta di casa!!!

W I PAGANI!!



Mi permetto di correggerti grande Head: VIA TUTTE LE RELIGIONI!esse sono davvero l'oppio dei popoli (in italia lo e' pure il calcio....)
Poi quoto (come altre molte volte )Staib!:Sm1:
Staib
00mercoledì 20 luglio 2005 21:32
Anche se è oppio io tollero la religione. Insomma ad ognuno il suo oppio!
L'unico punto è che la fede di un individuo non deve invadere la libertà altrui. Per il resto credano anche alla befana.... io tifo Babbo Natale!
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