I tre cavalieri (spot Black Rose x ECF - appena postato di là)

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cell in the hell
00venerdì 4 agosto 2006 17:11
“devozione, il più nobile fra i comandamenti ninja”

Kyoto, Shuriken Temple
Erano ormai passati due mesi da quando Chugi Inobu, che si faceva chiamare “Black Rose” nel mondo, era entrato a far parte dello Shuriken Temple. Lì, aveva conosciuto suo fratello Tengo, ninja di ordine maggiore al suo. Il suo nome di battaglia nel clan era “Gaeshi”, che significa “contrattacco”. Tengo gli diede un incarico, ovvero eliminare gli assassini di un club rivale, il “Budo Force”. Chugi era felice di avere questa prima vera missione. L’avrebbe portata avanti senza alcun problema, ma Tengo lo avvertì sulla difficoltà della missione.

Tengo: “gli assassini sono chiamati ‘i tre cavalieri’, la loro forza risiede nell’attacco. Sono uomini capaci di studiare strategie perfette, alcuni nostri compagni sono stati uccisi da loro. Dovrai aspettare il momento giusto prima di agire, individuali, lascia una rosa nera e sfrutta il tuo Kunai. Sono tutti e tre in vista, ninja dall’alta vita sociale, questo significa che non impiegherai molto a trovarli. Agiscono da soli, ognuno per la sua strada, ma sono più pericolosi di un intero esercito”

Chugi andò a pregare di fronte alla statua del suo antenato Meiyo, chiedendogli la forza per completare il compito che gli era stato assegnato. Solo tre uccisioni, qualcosa di sopportabile. Chugi ovviamente non sapeva che nel frattempo il Budo Force aveva assegnato ad uno dei tre killer l’incarico di eliminarlo.

Il primo cavaliere – Muronota
Muronota era un magnate nel campo alimentare. La stampa spesso attaccava la sua azienda perché sembrava molto strano che fosse l’unica in cui non morissero uomini di punta. Con la collaborazione del Budo Force, Muronota poteva così gestire un vero impero, un imprenditore di giorno ed un killer spietato di notte. Per molti, non era neanche degno di essere considerato un cavaliere, troppa corruzione scorreva nelle sue vene. Chugi sapeva dove trovarlo, iniziò ad informarsi sulle sue usanze, scoprendo che tutte le sere Muronota si trovava in giardino ad allenarsi, era il costante impegno a renderlo degno di essere uno fra i killers di punta del Budo Force.

Chugi sapeva di non poterlo spiare, il nemico si sarebbe accorto di lui e ci sarebbe stata una battaglia fra loro, il rischio sarebbe divenuto grosso e non ci sarebbe stato il tempo di regalare al nemico una rosa nera per avvertirlo. Così, decide di aspettare la sera, recandosi proprio sulla cima di un antico albero nel giardino della villa di Muronota. Il cavaliere sfoderò la sua spada ed iniziò a destreggiarsi con fendenti a vuoto di grande stile. Nonostante la sua corporatura pesante, Muronota sembrava un ballerino quando usava la spada, la grazia era impressa sul suo corpo in movimento. Chugi lasciò cadere la rosa nera. Muronota notò la rosa e la colpì con la spada, tagliandola in due. Il killer osservò meglio la rosa, dai suoi alberi non potevano esserci rose, per di più di colore nero. Il cavaliere osservò meglio la situazione, guardandosi attorno e specialmente in alto, ma Chugi era già sceso. Muronota continuò a sfruttare la sua vista, notando un movimento veloce alla sua destra. Il tempo di girarsi che il Kunai di Chugi era già conficcato nel torace di Muronota. Black Rose vide la morte negli occhi del membro del Budo Force e si allontanò nel buio della notte. Muronota cadde morente, nessun poliziotto notò in seguito la rosa nera che era ormai stata divisa dal colpo di Chugi. Pochi minuti dopo, un assassino era sul corpo di Muronota, trovò subito la rosa nera e sorrise, era proprio come aveva immaginato. La vita di Black Rose sarebbe presto arrivata al termine, l’assassino sapeva dove era diretta la sua vittima.

Il secondo cavaliere – Roku Dan
Roku Dan era il nome di battaglia di uno dei più spietati assassini che vi erano a Kyoto. Roku Dan in giapponese è il sesto grado di cintura nera (Roku = sesto; Dan = cintura nera). Quindi, non un maestro assoluto della lotta, ma questa era solo una copertura al mondo. Chi avrebbe sospettato che le mani di Roku Dan fossero più pericolose di un cappio attorno al collo. Chugi sapeva benissimo con chi aveva a che fare, prima di portare a termine la missione aveva bisogno di sapere tutte le debolezze della sua preda, e fu accontentato. Il cavaliere era dirigente di una banca piena di problemi finanziari, a quanto pare ogni anno si verificava la scomparsa di un tot di soldi, che non si sapeva dove andassero a finire. Roku Dan non aveva alcuna intenzione di far sapere che i soldi erano destinati al Budo Clan, come ricompensa per il loro appoggio. In cambio di soldi ed uccisioni, Roku Dan poteva vivere nel lusso. Le sue serate erano spese in un night club della zona, dove vi erano parecchi membri del Budo Clan, ma anche tanti esterni. Chugi riuscì ad entrare nel club senza problemi, le guardie erano troppo abituate a rincorrere i sederi delle belle donne piuttosto che salvaguardare una porta nel retro che tanto nessuno aveva mai notato, ma Chugi sì. Fu così che Black Rose riuscì ad entrare.

Roku Dan era su un divano in compagnia di tre donne vestite da gheishe. Commettere un omicidio lì sarebbe stato da pazzi, Chugi non ne sarebbe uscito vivo. Mentre Chugi decise di ritirarsi in uno sgabuzzino, qualcuno si accorse della sua presenza, che fortunata coincidenza per il terzo cavaliere, la vittima stava per raggiungere il suo oppressore. Chugi attese per un’ora che Roku Dan si appartasse, poi il dirigente si alzò in compagnia di una fra le donne in sua compagnia ed insieme a lei andò verso una delle stanze private. Chugi ascoltò il numero della stanza e la raggiunse prima di Roku Dan per lasciargli un regalo. Dalla stanza principale del night club, si alzò un’altra persona, era tempo di agire. Roku Dan entrò nella stanza e trovò una rosa nera, non capendo subito cosa stava succedendo, poi ricordò quello che aveva sentito sul club della Rosa Nera. La donna afferrò la rosa e cominciò a sorridere, ma Roku Dan le infilò un pollice su per il collo, magari era lei quella incaricata di ucciderlo. Una donna! No, non era una cosa da Black Rose Clan dare ad una donna la licenza di uccidere. Roku Dan si guardò attorno e vide qualcuno di fronte a lui. Era Chugi, mascherato da Black Rose. Roku Dan si gettò verso di lui, colpendo con una serie di potenti pugni finché non si accorse che davanti a lui c’era solo un vetro rotto, ma Rose lo trafisse alla schiena. Il trucco più vecchio del mondo: uno specchio gigantesco, classico delle camere giapponesi. Rose rise dell’ingenuità del cavaliere ed aprì la finestra per uscire di soppiatto. In quel momento, uno Shuriken lo colpì al fianco, Chugi non si aspettava un agguato. L’uomo estrasse il suo Kunai, era anche lui un ninja esperto. Chugi rotolò a terra, poi conficcò uno Shuriken nella gamba destra dell’aggressore, uscendo di corsa. Il terzo cavaliere imprecò, giurando al nemico che gliel’avrebbe fatta pagare, ma sapeva che presto l’avrebbe rivisto, era lui il suo prossimo obiettivo.

Il terzo cavaliere – Silent Bill
Silent Bill, madre americana e padre giapponese. Per tanti anni aveva lottato contro la diffidenza del Budo Force per le sue origini “sporche”, ma si era fatto valere con missioni sempre con pieno successo. Silent era dovuto al fatto di parlare poco, alle parole contrapponeva i fatti, questi lo rendevano il killer di punta del clan. Fra lui e Chugi era scattata una caccia all’uomo. Chugi osservò la foto della sua terza vittima, notando qualcosa che lo fece rabbrividire. Era lo stesso ninja che lo aveva aggredito. E lo aveva lasciato indietro, nella stanza dove era morto Roku Dan. Black Rose tornò sui suoi passi verso la stanza che ormai aveva abbandonato, stando attendo poiché qualcuno lo attendeva con ansia per ucciderlo. Bill era dietro alla porta, pronto ad aspettare che Chugi la aprisse per trapassare la porta con il Kunai. La porta si aprì, ma Chugi era stato previdente, utilizzando il piede per aprirla. Arrivò il colpo con il coltello e questo permise a Chugi di entrare nella stanza più in fretta che poteva. Faccia a faccia con Silent Bill, nessuno era mai stato in grado di scappare al letale assassino prima di lui. Chugi ricordò le parole di suo fratello Tengo, ovvero che affrontare direttamente uno dei tre cavalieri lo avrebbe portato alla morte.

Silent Bill estrasse uno Shuriken e lo lanciò per distrarre il nemico, sarebbe stato il successivo colpo quello fatale. Chugi si distrasse al lancio della piccola stellina, ormai anche un killer non professionista avrebbe impiegato poco a trionfare. Bill afferrò uno Shuriken molto velocemente e senza esitazioni si preparò a lanciarlo verso la gola del nemico, ma Chugi aveva una tattica davvero estrema, si colpì da solo al petto con il proprio Kunai, un colpo debole, che lo fece crollare in ginocchio ed il colpo di Silent Bill andò a vuoto. Chugi aveva imparato che quando si viene colpiti al petto le energie vengono a mancare e questo permette al colpo di evitare colpi mortali, la difficoltà sta poi nel riprendersi. Con questa abile mossa, Chugi aveva invertito i ruoli, era lui a diventare l’aggressore. Il ninja corse verso il suo nemico con il Kunai puntato, ma Bill si spostò velocemente. Chugi lanciò dietro di sé una rosa nera, ormai Bill aveva capito tutto. Chugi aveva deciso di sfruttare la tattica del rivale, distrarlo per poi attaccarlo. Bill aveva ancora gli occhi puntati verso la rosa nera quando Chugi lo colpì al petto con il Kunai. Il terzo cavaliere era stato sconfitto, il Budo Force aveva ormai perso i tre membri di punta. Chugi provò soddisfazione per essere riuscito a sconfiggere l’esperto Silent Bill in battaglia, ma anche grande tristezza per aver privato il mondo dei ninja di un uomo di punta.

Missione compiuta
Chugi tornò allo Shuriken Temple, dove disse di aver sfruttato il soprannome che gli era stato assegnato, Gaeshi, contrattacco, per sconfiggere l’ultimo dei tre nemici. Suo fratello Tengo non riusciva a credere che lui avesse ucciso un uomo così spietato e per tutti Chugi era un membro di punta del Black Rose Clan. Il suo prossimo obiettivo sarebbe stato molto più semplice: mantenere l’X-Belt Title e tenere alto l’onore dei ninja. Avere licenza di uccidere è un onore, vincere è un dovere, il dovere di Black Rose.
cell in the hell
00venerdì 4 agosto 2006 17:12
storia spot Black Rose
Vi consiglio prima di leggere questo di passare da questi:

freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=67914&idd=3494

freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=67914&idd=4094

Quello che ho appena postato è il terzo spot che faccio per Black Rose.
vd2
00venerdì 4 agosto 2006 17:42
Ma la ECF non si era bloccata???
RiKy3:16
00venerdì 4 agosto 2006 18:06
a quanto pare è ripresa
Duck-billed Platypus
00venerdì 4 agosto 2006 18:52
Ma Black Rose è un tuo pg? [SM=x837072]:
Starbreeze
00venerdì 4 agosto 2006 19:30
Beh CITH, da appassionato del mondo dei ninja e dei samurai, devo ammettere che (almeno credo) c'è stata una fase di studio piuttosto approfondita e lo spot è IMHO, abbastanza fedele e veritiero. L'unico consiglio, anche se è più da spotter, è di magari approfondire la parte teologica e spirituale di Black Rose, visto che secondo me, lo identificheresti anche di più :Sm7:
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