Bhè... non ne ha parlato ancora nessuno dunque sono orgogliosa di farlo io...
![[SM=x1169385]](http://img510.imageshack.us/img510/1076/wolfbyzikeswp1.gif)
"Creature grandi e piccole"
"Beato fra le bestie"
"Cose sagge e meravigliose"
"E il Signore le creò"
"il meglio di James Herriot"
"Storie di gatti"
"I cani più amati. Le storie più belle"
"Per amore di tutte le creature"
"Racconti dello Yorkshire"
Questi sono i titoli dei libri di James Herriot. Non posso consigliarne uno in particolare, sono tutti bellissimi. inoltre, sono tutti libri di racconti... e ogni racconto può essere letto separatamente dagli altri... ogni racconto è una storia a sè. E' la storia di un animale o di un gruppo di animali, o anche di una vicenda particolare. Ci sono persone che si sono iscritte a veterinaria esclusivvamente a causa di questi libri, questo per dire quanto possano essere convolgenti! A me non è successo però. Li ho scoperti dopo, e devo dire che è stata una meravigliosa scoperta.
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Siamo in Scozia, nelle campagne dello Yorkshire, poco prima della seconda guerra mondiale (anche se i racconti vanno avanti fino al secondo dopoguerra). Herriot è, appunto, un veterinario. Adora i piccoli animali, in particolare i gatti e vorrebbe occuparsi solo di loro... ma purtroppo (o per fortuna) i tempi non lo permettevano e Herriot diventa un simpatico veterinario di campagna come ce n'erano solo una volta. Neio suoi racconti troviamo ogni tipo di animale, e lui ha indiscriminatamente, per tutti, un profondo rispetto e anche un grande amore. Le persone non sono mai in secondo piano... Herriot nutre un profondo amore per gli animali come un profondo amore per le persone semplici e di campagna con cui ha a che fare, e come sa descriverti ciò che legge dentro a un animale lo sa fare anche leggendo dentro la gente. Spesso, come del restro accade nella vita reale, storie di animali e di persone si intrecciano fortemente e lui è capace di trasmettere questo genere di legame.
Infatti, pur essendo un dottore (
![[SM=x1169443]](http://img296.imageshack.us/img296/943/5683uw8.gif)
) Herriot scrive divinamente... poche righe e ti ritrovi veterinario in mezzo a quelle splendide colline verdi, poche righe e ti ritrovi a dover far partorire una mucca che sta morendo o ad aiutare un cane maltrattato tenuto dentro a uno sgabuzzino, al buio... poche righe e conosci l'antipatico allevatore ottuso e insensibile, poche righe e conosci il vecchio che ha come unica compagnia il gatto... poche righe e conosci la signora che salva i gatti come se la conoscessi da sempre, poche righe e ti ritrovi a fare il tifo per la vedova che deve gestire da sola un'ampia e arida fattoria...poche righe e ti ritrovi commosso davanti al vecchio allevatore poverissimo che decide all'ultimo momento di non mandare al macello la mucca che l'aveva servito per tutta la vita.
Oltre che coinvolgenti, questi racconti sono anche molto piacevoli da leggere... Herriot è davvero autoironico, e c'è da sganasciarsi soprattutto quando parla dei rapporti con le altre persone... il corteggiamento alla moglie fa proprio morire dal ridere, come fanno morire dal ridere i due personaggi "fissi" che accompagnano il povero veterinario: Siegfid, veterinario vecchio stampo, severo ed esigente, che non darà ragione mai e poi mai al povero James, pur "rubandogli2 spesso le idee; Tristan, il tirocinante fannullone all'ennesima potenza, che sembra cavarsela sempre con la sua sfacciata fortuna, che James non avrà mai, o col suo fascino...
Ma non tutte le storie finiscono bene, inevitabilmente. Quando c'è da essere duri o quando si deve parlare di cose tristoi Herriot è abile tanto quanto lo è stato nel farti ridere... così può succedere che Herriot ti rubi una bella risata, ma anche che ti faccia spuntare una lacrima con una storia commovente ma anche che ti indurisca il cuore di rabbia parlando degli abusi che, già allora, venivano fatti agli animali... soprattutto ai cani e ai gatti, veramente, ma anche agli animali da allevamento, dal momento che allevatori avidi ce n'è sempre stati, anche se a quei tempi certo non c'erano gli allevamenti intensivi.
Bhè, io credo di avere finito... consiglio questi libri a tutti, sono scorrevoli, non annoiano, per chi ama gli animali sono solo una gioia e per chi studia veterinaria un incoraggiamento...e sono, vi assicuro, un'ottima compagnia, un'ottima occasione per fare un tuffo in un passato e conoscere storie di animali, ma anche storie di persone che, pur avendo molto molto meno rispetto a ciò che abbiamo noi ora, erano spesso molto più umane.