Hola un saluto a tutti

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Tymoleon
00sabato 5 agosto 2006 12:31
Ave, sono Tymoleon e rompo ogni tanto le scatole in rtw italia. Avevo sentito molto parlare di questo forum, e adesso che ho più tempo tra lavoro e studio, ho deciso di iscrivermi.
Sono un patriota molto vicino al Dux. Un saluto speciale va ad Ordine Fascista.

[Modificato da Tymoleon 05/08/2006 12.32]

Lpoz
00sabato 5 agosto 2006 12:49
[SM=x751609] [SM=x751609] [SM=x751609]

[SM=x751617] [SM=x751617] [SM=x751617] [SM=x751617]
=Caesar86=
00sabato 5 agosto 2006 13:01
Ave Camerata [SM=x751530] [SM=x751609]
a te il canto che dedico a tutti i nuovi combattenti [SM=x751617]


GIOVINEZZA (2a versione-quella degli Arditi)

Allorchè dalla trincea
suona l'ora di battaglia
sempre primo è fiamma nera
che terribile si scaglia

Con la bomba nella mano,
con la fede dentro il cuore
egli avanza,và lontano
pien di gloria e di valore.

Giovinezza, Giovinezza, primavera di bellezza
nella vita e nell'asprezza, il tuo canto squilla e va.
Giovinezza, Giovinezza, primavera di bellezza
nella vita e nell'asprezza, il tuo canto squilla e va.

Col pugnale e con la bomba
nella vita nel terrore
quando l'obice rimbomba
non mi trema in petto il cuore,

la mia splendida bandiera
l'ho difesa con onore
è una fiamma tutta nera
che divampa in ogni cuor.

Giovinezza, Giovinezza, primavera di bellezza
nella vita e nell'asprezza, il tuo canto squilla e va.
Giovinezza, Giovinezza, primavera di bellezza
nella vita e nell'asprezza, il tuo canto squilla e va.

Del pugnale al fiero lampo
della bomba al granfragore
tutti avanti, tutti al campo:
qui si vince oppur si muore!

Sono giovane e son forte,
non mi trema in petto il cuore:
sorridendo vo alla morte
pria di andare al disonor!

Giovinezza, Giovinezza, primavera di bellezza
nella vita e nell'asprezza, il tuo canto squilla e va.
Giovinezza, Giovinezza, primavera di bellezza
nella vita e nell'asprezza, il tuo canto squilla e va.


=Caesar86=
00sabato 5 agosto 2006 13:01

ci esponi brevemente il tuo credo politico? [SM=x751524]
Tymoleon
00sabato 5 agosto 2006 14:21
Sono un possibilista della democrazia, ma non mi dispererei troppo per una sua eventuale caduta; non credo nella retorica della repubblica fondata sull'antifascimo. Credo nella patria, nella nostra missione civilizzatrice nei confronti delle altre culture, quindi sono un nazionalista molto acceso. Credo in una sola etica(chiaramente non cattolica da ateo) e tendo il più possibile ad una logica coerenza filosofica ed ideologica, anche se estremamente difficile da ottenere(e che a dire la verità non sono riuscito a raggiungere). Sono molto severo ideologicamente con i comunisti, gli anarchici, i mussulmani ma rispetto di più i liberali e un pochino i cattolici, ma non apprezzo assolutamente il pretame. Non apprezzo neanche particolari idee antisemite o razziste. Il resto lo vedrete da voi.
=Caesar86=
00sabato 5 agosto 2006 20:45
Re:

Scritto da: Tymoleon 05/08/2006 14.21
Sono un possibilista della democrazia, ma non mi dispererei troppo per una sua eventuale caduta; non credo nella retorica della repubblica fondata sull'antifascimo. Credo nella patria, nella nostra missione civilizzatrice nei confronti delle altre culture, quindi sono un nazionalista molto acceso. Credo in una sola etica(chiaramente non cattolica da ateo) e tendo il più possibile ad una logica coerenza filosofica ed ideologica, anche se estremamente difficile da ottenere(e che a dire la verità non sono riuscito a raggiungere). Sono molto severo ideologicamente con i comunisti, gli anarchici, i mussulmani ma rispetto di più i liberali e un pochino i cattolici, ma non apprezzo assolutamente il pretame. Non apprezzo neanche particolari idee antisemite o razziste. Il resto lo vedrete da voi.




ma chi sei, il mio gemello perduto?? [SM=x751545]
Lux-86
00sabato 5 agosto 2006 23:31
[SM=x751609] [SM=x751609] [SM=x751609]

+ Mather +
00domenica 6 agosto 2006 03:54
Ahhrgh !!! Un altro fascio !!!
Vabbè, benvenuto in tutti i modi!! [SM=x751591] [SM=x751592]
Tymoleon
00domenica 6 agosto 2006 11:56
Grazie del benvenuto a tutti
Caio Logero
00lunedì 7 agosto 2006 19:59
Ave tibi, Tymoleon!

[SM=x751526] felicissimo che dalle battaglie dei "Se" di RTW , passerai alle battaglie ideologie di questo forum...

benvenuto, spero che ci confronteremo presto!
cane...sciolto
00martedì 8 agosto 2006 00:57
Un saluto anche da me,
@Tymoleon:
Sono un patriota molto vicino al Dux. [SM=x751574]
Tymoleon
00martedì 8 agosto 2006 11:26
Cos'è che non ti è chiaro?
DarkWalker
00martedì 8 agosto 2006 14:05
[SM=x751609]
Lux-86
00martedì 8 agosto 2006 15:35
i partigiani spesso venivano chiamati patrioti [SM=x751545]
Soga
00martedì 8 agosto 2006 15:42
Re:
[SM=x751609] [SM=x751609] [SM=x751609] [SM=x751609] [SM=x751609] [SM=x751609]




Scritto da: Tymoleon 05/08/2006 14.21
...Credo nella patria, nella nostra missione civilizzatrice nei confronti delle altre culture...



[SM=x751579] [SM=x751579] [SM=x751579]

Perché?
Tymoleon
00martedì 8 agosto 2006 16:46
Non che mi freghi molto se i partigiani siano chiamati o no patrioti.
Perchè le risate? L'imperialismo è da sempre il maggior metodo di esportazione delle ideologie politiche, economiche e sociali adesso è un pò fuori moda chiamarlo così e si utilizzano metodi più sofisticati, ma l'esportazione dei modelli (definiamoli culturali anche se non sono solo questi) è sempre ben presente.
Soga
00martedì 8 agosto 2006 17:27
Re:

Scritto da: Tymoleon 08/08/2006 16.46
Perchè le risate? L'imperialismo è da sempre il maggior metodo di esportazione delle ideologie politiche, economiche e sociali adesso è un pò fuori moda chiamarlo così e si utilizzano metodi più sofisticati, ma l'esportazione dei modelli (definiamoli culturali anche se non sono solo questi) è sempre ben presente.



Mi piacerebbe sapere perché lo ritieni giusto.
Tymoleon
00martedì 8 agosto 2006 18:48
Perchè lo ritengo giusto? Perchè è giusto. Gran parte del pensiero politico, filosofico, sociale, economico, religioso, giuridico è figlio della cosidetta cultura occidentale (purtroppo stereotipata e non del tutto corretta come termine); nostro dovere è consentire che la diffusione del nostro patrimonio sia quanto più ampia possibile. Ho già capito che l'aria paternalistico-razzista (che per me non esiste realmente) del mio discorso non ti va a genio, quindi mi sono limitato a considerazioni molto generiche. Ovviamente il tutto non può che contrastare con un organico relativismo, ormai tanto di moda.
Soga
00martedì 8 agosto 2006 19:05
Re:

Scritto da: Tymoleon 08/08/2006 18.48
Perchè lo ritengo giusto? Perchè è giusto. Gran parte del pensiero politico, filosofico, sociale, economico, religioso, giuridico è figlio della cosidetta cultura occidentale (purtroppo stereotipata e non del tutto corretta come termine);



Errore: la frase corretta sarebbe “gran parte del pensiero politico, filosofico, sociale, economico, religiosa, giuridico esportato forzatamente nel mondo è figlio della cosiddetta cultura occidentale".




Scritto da: Tymoleon 08/08/2006 18.48
nostro dovere è consentire che la diffusione del nostro patrimonio sia quanto più ampia possibile.



Perché, scusa? Dove è scritto? Il nostro dovere non sarebbe quello di raggiungere la pace nel mondo, o il rispetto reciproco fra le culture? A quale domanda risponde il bisogno di diffondere il nostro stile di vita nel mondo?




Scritto da: Tymoleon 08/08/2006 18.48
Ho già capito che l'aria paternalistico-razzista (che per me non esiste realmente) del mio discorso non ti va a genio, quindi mi sono limitato a considerazioni molto generiche. Ovviamente il tutto non può che contrastare con un organico relativismo, ormai tanto di moda.



Non credo che in questo caso si tratti di relativismo quanto di rispetto per le altre culture e gli altri modi di vivere.
Tymoleon
00martedì 8 agosto 2006 19:29
Ciò non toglie che sia stato esportato(e poi non è vero che sia stato esportato solo forzatamente, questo è un luogo comune)
Il rispetto reciproco fra culture è impossibile se ci prendono a calci nelle palle. Quello che chiami il nostro stile di vita nel mondo è esattamente la stessa cosa che chiami rispetto reciproco fra le culture. Detto fra noi c'è ben poco da esportare ormai, la mia è una pia illusione. No lo conosco bene, questo si chiama relativismo, riconoscere una sorta di parità delle culture in nome del rispetto verso usi e costumi magari riprovevoli ed eticamente devianti giustificandosi con un generico "questa è la loro cultura, rispettiamoli". Questo è una definizione poco scientifica e molto comune del relativismo.

[Modificato da Tymoleon 08/08/2006 19.47]

[Modificato da Tymoleon 08/08/2006 19.47]

Soga
00martedì 8 agosto 2006 21:35
Re:

Scritto da: Tymoleon 08/08/2006 19.29
Ciò non toglie che sia stato esportato(e poi non è vero che sia stato esportato solo forzatamente, questo è un luogo comune)



Non è stato esportato forzatamente? E la colonizzazione cos’è, allora?



Scritto da: Tymoleon 08/08/2006 19.29
Il rispetto reciproco fra culture è impossibile se ci prendono a calci nelle palle. Quello che chiami il nostro stile di vita nel mondo è esattamente la stessa cosa che chiami rispetto reciproco fra le culture. Detto fra noi c'è ben poco da esportare ormai, la mia è una pia illusione.



Questa non l’ho capita…
Il fatto che “ci prendano a calci nelle palle” non è un buon motivo perché bisogni ricercare il loro annientamento come cultura.



Scritto da: Tymoleon 08/08/2006 19.29
No lo conosco bene, questo si chiama relativismo, riconoscere una sorta di parità delle culture in nome del rispetto verso usi e costumi magari riprovevoli ed eticamente devianti giustificandosi con un generico "questa è la loro cultura, rispettiamoli". Questo è una definizione poco scientifica e molto comune del relativismo



Dimentichi che la definizione di “costume riprovevole ed eticamente deviante” varia a seconda della cultura che prendi in esame… definendo “devianti e riprovevoli” altri stili di vita tu assumi il punto di vista della cultura europea, mentre un arabo o un cinese potrebbe benissimo dire la stessa cosa prendendo come riferimento la propria cultura di appartenenza. Questa sì che è una definizione assai poco scientifica, in quanto cambia a seconda del punto di osservazione. Per questo è necessario rispettare gli altri stili di vita senza considerarsi arbitrariamente superiori.
Tymoleon
00mercoledì 9 agosto 2006 11:02
E' luogo comune: Ti posso fare alcuni esempi, l'industrializzazione in giappone e russia, con annesso sistema economico capitalista, l'ideologia politica comunista con annesso sistema politico in cina, cambogia, laos, vietnam, corea; l'autodeterminazione dei popoli diffusasi in tutto il mondo delle ex-colonie, (visto che hai chiamato colonizzazione il fenomeno che io chiamo esportazione) e non teniamo conto dell' uso del diritto internazionale nel regolare i rapporti tra stati. Contento?

Ah no? Beh non sempre nelle altre culture c'è come posso dire, la predisposizione filosofico-politica al dialogo, quando l'unico tipo di società possibile esclude tutte le altre. In questi casi la nostra cultura aperta, laica, liberale, e buonista (e tu ne sei una prova) è immensamente più debole, è dobbiamo difenderla e diffonderla invece di affossarla.

L'omicidio per adulterio è sempre riprovevole eticamente, come l'infibulazione, la poligamia, lo sfruttamento minorile sistematico, la legge del taglione, il pregiudizio, la segregazione e lo sterminio religioso, a tanti tanti altri
E poi mi vieni a dire che non sei relativista. [SM=x751578]





Soga
00mercoledì 9 agosto 2006 12:15
Re:

Scritto da: Tymoleon 09/08/2006 11.02
E' luogo comune: Ti posso fare alcuni esempi, l'industrializzazione in giappone e russia, con annesso sistema economico capitalista, l'ideologia politica comunista con annesso sistema politico in cina, cambogia, laos, vietnam, corea; l'autodeterminazione dei popoli diffusasi in tutto il mondo delle ex-colonie, (visto che hai chiamato colonizzazione il fenomeno che io chiamo esportazione) e non teniamo conto dell' uso del diritto internazionale nel regolare i rapporti tra stati. Contento?



Tutto è nato dalla colonizzazione politica, che ha esportato una cultura nel mondo con metodi violenti. Cultura che si è estesa a macchia d’olio dopo aver messo radici; radici che tuttavia sono state impiantate quasi ovunque con la violenza (dagli Spagnoli in Sudamerica in poi).




Scritto da: Tymoleon 09/08/2006 11.02
Ah no? Beh non sempre nelle altre culture c'è come posso dire, la predisposizione filosofico-politica al dialogo, quando l'unico tipo di società possibile esclude tutte le altre. In questi casi la nostra cultura aperta, laica, liberale, e buonista (e tu ne sei una prova) è immensamente più debole, è dobbiamo difenderla e diffonderla invece di affossarla.



E’ davvero un triste modo di pensare. Mi rifiuto di credere che il nostro modello culturale debba essere l’unico possibile. Proprio in virtù della nostra “predisposizione filosofico-politica al dialogo” dobbiamo cercare di conciliare il nostro bisogno di sopravvivenza con la tolleranza verso le altre culture, anche quando ciò appare impossibile… ragionando come te, non solo avremmo un’idea davvero egoista di cosa sia l’essere umano, ma daremmo un calcio in culo alla libertà di pensiero e d’agire.




Scritto da: Tymoleon 09/08/2006 11.02
L'omicidio per adulterio è sempre riprovevole eticamente, come l'infibulazione, la poligamia, lo sfruttamento minorile sistematico, la legge del taglione, il pregiudizio, la segregazione e lo sterminio religioso, a tanti tanti altri
E poi mi vieni a dire che non sei relativista. [SM=x751578]



Non ti rendi conto che stai giudicando la qualità di questi elementi basandoti su valori che ti sono stati trasmessi dalla tua cultura di appartenenza e quindi, logicamente, sei di parte?
Tymoleon
00giovedì 10 agosto 2006 14:29

radici che tuttavia sono state impiantate quasi ovunque con la violenza


Già hai detto quasi.

E’ davvero un triste modo di pensare. Mi rifiuto di credere che il nostro modello culturale debba essere l’unico possibile. Proprio in virtù della nostra “predisposizione filosofico-politica al dialogo” dobbiamo cercare di conciliare il nostro bisogno di sopravvivenza con la tolleranza verso le altre culture, anche quando ciò appare impossibile… ragionando come te, non solo avremmo un’idea davvero egoista di cosa sia l’essere umano, ma daremmo un calcio in culo alla libertà di pensiero e d’agire.



La cosa davvero triste è che sei convinto di quello che dici, come se la tolleranza fosse un valore comune a tutte le culture. Tu puoi dire quel che dici apertamente, non tutti hanno questa fortuna, e sei un pò confuso su chi dia un calcio in culo alla libertà di pensiero e chi no. Poco male, anche se non concordo per nulla, quel che pensi sono fatti tuoi.


Non ti rendi conto che stai giudicando la qualità di questi elementi basandoti su valori che ti sono stati trasmessi dalla tua cultura di appartenenza e quindi, logicamente, sei di parte?


L'etica è una ed una sola. Ci sono diverse morali ma l'etica rimane sempre unica. Poichè gli ebrei sono un cancro della società è giusto sterminarli(questo è un modello cognitivo culturale antisemita della Germania ma bisogna rispettarlo),
come è giusto che non si uniscano a donne ariane, non è giusto che i negri facciano parte della società sudafricana perchè bestie, è giusto che le chiese in cina siano chiuse perchè devianti, è giusto che in Sicilia le donne che avevano perso la verginità prima del matrimonio non si potessero più sposare e vivessero ai margini della società(la cultura dell'onore siciliano deve essere rispettata) è questo quello che pensi?
Se è questo non darmi lezioni di rispetto. [SM=x751530]


Soga
00giovedì 10 agosto 2006 15:14

Scritto da: Tymoleon 10/08/2006 14.29
Già hai detto quasi.



Sarebbe una scusante?



Scritto da: Tymoleon 10/08/2006 14.29
La cosa davvero triste è che sei convinto di quello che dici, come se la tolleranza fosse un valore comune a tutte le culture. Tu puoi dire quel che dici apertamente, non tutti hanno questa fortuna, e sei un pò confuso su chi dia un calcio in culo alla libertà di pensiero e chi no. Poco male, anche se non concordo per nulla, quel che pensi sono fatti tuoi.



Quello che sto dicendo è che ogni cultura del mondo è la migliore quando è vista da chi vi è immerso. Noi definiamo migliore la nostra cultura perché ne siamo imbevuti, non potendo quindi essere obiettivi. E dato che l’obiettività non esiste, è estremamente stupido considerarsi a priori superiori e andare ad esportare la propria cultura convinti di portare progresso e benessere. Forse la tolleranza non è un valore comune a tutte le culture, e allora? E’ un motivo sufficiente per non essere tolleranti a nostra volta? La Tolleranza è un aspetto della nostra cultura a cui non dobbiamo rinunciare.



Scritto da: Tymoleon 10/08/2006 14.29
L'etica è una ed una sola. Ci sono diverse morali ma l'etica rimane sempre unica. Poichè gli ebrei sono un cancro della società è giusto sterminarli(questo è un modello cognitivo culturale antisemita della Germania ma bisogna rispettarlo),
come è giusto che non si uniscano a donne ariane, non è giusto che i negri facciano parte della società sudafricana perchè bestie, è giusto che le chiese in cina siano chiuse perchè devianti, è giusto che in Sicilia le donne che avevano perso la verginità prima del matrimonio non si potessero più sposare e vivessero ai margini della società(la cultura dell'onore siciliano deve essere rispettata) è questo quello che pensi?
Se è questo non darmi lezioni di rispetto. [SM=x751530]



Piano… stai facendo un mistone: il nazismo si è imposto con la violenza, quindi è da considerare come un imposizione culturale; stessa questione per il Sudafrica. In ogni caso, la mia risposta alla tua domanda è sì, è necessario rispettare modi di pensare diversi dal nostro. Forse non li condividiamo, anzi, alcuni li possiamo considerare empi o immondi, ma essendo esterni non abbiamo nessun diritto di intervenire. Forse i cinesi cambieranno, e allora saremo più felici. Forse i siciliani cambieranno, e allora saremo più felici e li definiremmo più “civili”… ma il nostro diritto di intervento non esiste, ce lo siamo creati noi per autogiustificarci.
Tymoleon
00giovedì 10 agosto 2006 16:10

Sarebbe una scusante?



No sei tu che hai sostenuto che l'esportazione sia forzosa e ora hai fatto un passo indietro.


Quello che sto dicendo è che ogni cultura del mondo è la migliore quando è vista da chi vi è immerso. Noi definiamo migliore la nostra cultura perché ne siamo imbevuti, non potendo quindi essere obiettivi. E dato che l’obiettività non esiste, è estremamente stupido considerarsi a priori superiori e andare ad esportare la propria cultura convinti di portare progresso e benessere. Forse la tolleranza non è un valore comune a tutte le culture, e allora? E’ un motivo sufficiente per non essere tolleranti a nostra volta? La Tolleranza è un aspetto della nostra cultura a cui non dobbiamo rinunciare.



C'è un equivoco di fondo che non riesci a cogliere e onestamente sono stufo di ripetere sempre le stesse cose. Non siamo a priori superiori(non significa nulla in realtà) e la superiorità non è un concetto scientifico(non l'ho neanche usato). Poi ripeto puoi pensarla come vuoi nessuno ti obbliga del contrario.


Piano… stai facendo un mistone: il nazismo si è imposto con la violenza, quindi è da considerare come un imposizione culturale; stessa questione per il Sudafrica. In ogni caso, la mia risposta alla tua domanda è sì, è necessario rispettare modi di pensare diversi dal nostro. Forse non li condividiamo, anzi, alcuni li possiamo considerare empi o immondi, ma essendo esterni non abbiamo nessun diritto di intervenire. Forse i cinesi cambieranno, e allora saremo più felici. Forse i siciliani cambieranno, e allora saremo più felici e li definiremmo più “civili”… ma il nostro diritto di intervento non esiste, ce lo siamo creati noi per autogiustificarci.


Il mistone non esiste, le considerazioni etiche non possono cambiare a seconda del contesto. Hai un concetto dell'azione politica e non politica estremamente limitante, secondo quello che dici è illegittimo anche l'intervento umanitario, quando dà la possibilità di informazione o di cura, di interposizione militare e di intervento contro i genocidi, o la diffusione dei diritti umani. Tanto vale tornare al trattato di Westfalia e cancellare L'Onu ad esempio. Il minestrone lo fai tu inserendo legittimità e uso della forza, relativismo etico-morale e una sorta di senso di colpa che dovremmo avere per aver colonizzato il mondo, come se tutto questo fosse davvero un unicum legato insieme.
Soga
00giovedì 10 agosto 2006 19:16

Scritto da: Tymoleon 10/08/2006 16.10
No sei tu che hai sostenuto che l'esportazione sia forzosa e ora hai fatto un passo indietro.



Certo che l’esportazione è stata forzosa… l’esportazione del modello culturale europeo è stata conseguenza dell’espansione politica degli stati europei.



Scritto da: Tymoleon 10/08/2006 16.10
C'è un equivoco di fondo che non riesci a cogliere e onestamente sono stufo di ripetere sempre le stesse cose. Non siamo a priori superiori(non significa nulla in realtà) e la superiorità non è un concetto scientifico(non l'ho neanche usato). Poi ripeto puoi pensarla come vuoi nessuno ti obbliga del contrario.



Allora spiegami perché dovremmo cercare di espandere il nostro modello culturale nel mondo così da compiere, tue parole, la nostra missione civilizzatrice nei confronti delle altre culture.



Scritto da: Tymoleon 10/08/2006 16.10
Il mistone non esiste, le considerazioni etiche non possono cambiare a seconda del contesto.



In base a quello diritto possiamo permetterci di giudicare popoli diversi in base alla nostra etica?



Scritto da: Tymoleon 10/08/2006 16.10
Hai un concetto dell'azione politica e non politica estremamente limitante, secondo quello che dici è illegittimo anche l'intervento umanitario, quando dà la possibilità di informazione o di cura, di interposizione militare e di intervento contro i genocidi, o la diffusione dei diritti umani. Tanto vale tornare al trattato di Westfalia e cancellare L'Onu ad esempio. Il minestrone lo fai tu inserendo legittimità e uso della forza, relativismo etico-morale e una sorta di senso di colpa che dovremmo avere per aver colonizzato il mondo, come se tutto questo fosse davvero un unicum legato insieme.



Io parlo di un atteggiamento mentale: liberarci dalla presunzione di essere i migliori e riuscire a vedere gli altri in un clima di parità: partendo da questo, poi, si potranno analizzare i casi uno per uno, separatamente, e non accantonarli in un insieme cercando di stabilire regole generali, soprattutto per quanto riguarda i conflitti (mentre gli interventi umanitari non sono un’imposizione culturale).
Pertinax
00giovedì 10 agosto 2006 19:38
dio mio tymoleon... mi lasci di stucco [SM=x751596]

benvenuto cmq, mi raccomando si proliso e partecipa [SM=x751526]
Lux-86
00giovedì 10 agosto 2006 19:52
non vedo perchè prendermi la briga di esportare modelli culturali, molto meglio lasciar fare agli altri quello che vogliono finchè non mi rompono le scatole.
cane...sciolto
00venerdì 11 agosto 2006 01:23
Re:

Scritto da: Lux-86 10/08/2006 19.52
non vedo perchè prendermi la briga di esportare modelli culturali, molto meglio lasciar fare agli altri quello che vogliono finchè non mi rompono le scatole.

Esatto... vedi Iraq!! [SM=x751532] [SM=x751611] [SM=x751550] [SM=x751556]
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