Parma, eccoti Gnoccao
Gene: "Potevo andare all'Inter, ma Moratti mi pedinava... Comunque giocherei solo a salvezza acquisita"
COLLECCHIO (Parma), 12 aprile 2007 -
“Io potevo andare all’Inter: avevo già dei contatti, poi purtroppo Moratti mi ha fatto pedinare, anzi, a volte mi pedinava lui stesso, e sono saltate fuori alcune foto compromettenti che mi ritraggono con una vecchia zia di Cambiasso, così non se n’è più fatto nulla”.
Gene Gnocchi, comico e, da oggi, calciatore professionista, ci mette un istante a riempire di risate la sala stampa del centro sportivo di Collecchio. “Gnoccao” (questo il nome stampato sulla sua casacca numero 52, come i suoi anni) accarezza un sogno, quello di giocare 5' in serie A: “Questa è un’operazione fatta con un certo senno – spiega facendosi serio per un attimo -, non è che io venga qui a fare il buffone: ho un sogno, esordire in serie A, per questo devo dire grazie a Ghirardi e Ranieri, che hanno accettato di tesserarmi nonostante la situazione di classifica non sia semplicissima: mi ha fatto doppiamente piacere. Io giocherei solo a salvezza acquisita, sarebbe una bella festa per tutti”. “Noi vogliamo dare un segnale di positività al mondo del calcio – prosegue il presidente Ghirardi -, che oggi è ancora un po’ malato: il calcio è un gioco, un divertimento, così gli abbiamo ridato ciò che è suo, con un pizzico di sana ironia”.
Gene percepirà l’ingaggio minimo di un calciatore professionista (1500 euro al mese per due mesi) e il denaro sarà devoluto in beneficenza. Si sente già crociato al 100 per cento: “Sabato scorso – racconta -, a “Quelli che il calcio”, quando Lucarelli ha rischiato di segnare al Parma, mi è scappata una bestemmia che, se il microfono non fosse stato spento, sarei stato radiato a vita dalla Rai”. A chi gli chiede se, in caso di salvezza, imiterà la Ferilli e la Falchi facendo lo spogliarello, risponde: “Ci sono parecchie donne di Parma alle quali non dispiacerebbe”.