Giraud
00sabato 10 settembre 2005 11:48
Ora che,faticosamente, ho deciso di rendermi "visibile" voglio dirvi qualcosa di me ma...a modo mio, attraverso i luoghi dove vivo.
Un viaggio per incontrare una montagna inattesa, un paese incantato, luoghi e personaggi che occupano, nella mia vita, un posto fondamentale.
Dentro di me sono racchiuse le memorie di tutta una gente, i ricordi della mia famiglia e di tante altre, dei morti e dei vivi, con tanto affetto, sopra ogni cosa, sempre.
Questo mio paese dell'anima che umilmente scomoda quello "Magistrale" di Guareschi ha dei confini geografici ma è impossibile cercare di comporre un itinerario perchè il mio cuore si muove sulle rive del piccolo fiume per poi inerpicarsi verso borgate spopolate e fortini diroccati, va sù sotto le aspre cime ma scende anche a valle e segue l'acqua fino alla città
Ecco il mio paese incantato, un piccolo mondo abbandonato ai confini della cosiddetta civiltà...una lunga strada, larga e trafficata che sale sinuosa e porta all'estero, a lato i paesini come a farsi da parte, per non disturbare.
Piccoli ed arroccati con strade strette in salita, cento fontane e tetti spioventi di povera lamiera e legno, legno comune ma forte...come i nostri vecchi.
Se ci fate qualche passo fuori stagione, non in agosto mese di gente di pianura, vi troverete immersi nel silenzio ed i sussurri dietro le finestre, appannate da fiati corti, vi sembreranno rimbombare come spari rubati ai guardiaparco.
Se siete svelti d'occhi potrete scorgere ombre di bambini sgusciare nei parchigioco deserti ed una risata argentina vi seguirà sino al parcheggio della vostra auto, ma è inutile voltarsi è solo un'eco di tanti anni fa e nessuna palla di neve volerà nell'aria a scherzare cappelli e giacche a vento.
Eh si, qui d'inverno può succedere di tutto e nell'osteria il vino scalda più della stufa e della minestra e chi racconta, racconta sempre di una volta, di tanti anni fa...!
Intanto fuori, tra il fiume di ghiaccio ed i boschi di
cristallo, il tempo rallenta fino a fermarsi e l'aria tagliente riprende a sussurrare storie a chi sa ascoltare.
Poco lontano, da un basso ramo d'abete, due piccoli occhi rossi forano il buio della notte, non temete è solo un vecchio corvo, un amico che è qui da sempre.
Paziente e discreto annota,ricorda e ricuce queste storie inventate e perciò tanto vere che io racconto.
Eggià...qui può succedere di tutto, anche che cittadini del mondo
non vogliano più andare via o che io, vecchio cantastorie, viva diviso in due : una parte di mè è qui tra baite e rocce e l'altra è andata in città, in fabbrica tra puzza e casino.
Ma ne sono certo un giorno io e l'altro me stesso ci ritroveremo,
magari seduti sulla riva del fiume, col corvo a fianco, a guardare le cime nell'acqua e a respirare silenzi, con occhi di bambino...le mani d'un vecchio ed il cuore magonato.

N.B. (se siete arrivati sin qui)
Grazie per la pazienza
Giraud
Astro del Mattino
00domenica 11 settembre 2005 23:16
Cantastorie...

Dicono che sia la più nobile delle occupazioni. Portano in bocca tutti i Miti del Mondo.
Tu?
Quali porti?
Giraud
00lunedì 12 settembre 2005 10:10
Il Mito è "Narrazione"
Il mio pensiero è sempre prigioniero delle immagini allora io "canto" il frutto (perverso?) della mia immaginazione....
ma anche più semplicemente la "mia" Montagna Incantata.
Sotto i baffi ho solo questo.[SM=g27838]

Ciao
Piergianni

Sono solo un cantastorie...

[Modificato da Giraud 12/09/2005 10.11]

algamarina
00lunedì 12 settembre 2005 12:41
La tua carta d'identità poetica ha letteralmente catturato la mia attenzione;i paesaggi che descrivi sono molto distanti dalla mia terra,ma sono paesaggi che sento dentro per la profondità e la poesia che essi racchiudono.Non vi è grande differenza tra il silenzio del mare e quello delle montagne quando si ha la capacità di ascoltarlo e rispettarlo come fai tu in questa bellissima descrizione e i tuoi luoghi,come i miei, sono sacri perchè luoghi dell' anima,intessuti di ricordi,nostalgie,affetti...capisco lo strappo viscerale che avverti nell'immergerti nella città,in quelle "pattuglie umane" delle quali purtroppo siamo costretti a far parte.

Benvenuto tra noi Giraud!
treA
00venerdì 16 settembre 2005 00:06
... una risata argentina vi seguirà sino al parcheggio della vostra auto, ma è inutile voltarsi è solo un'eco di tanti anni fa...

Un brivido queste tue parole, caro Poeta-Cantastorie diviso in due!
Possiedi la grazia affascinante del Pifferaio Magico: avrei voluto non smettere di leggere le tue parole, che mi hanno incantata perchè, sebbene il mio habitat sia profondamente diverso dal tuo, l'incantesimo che li avvolge è uguale e uguali o molto simili, forse, sono le storie che abbiamo vissuto.
Grazie per aver mostrato la tua anima assieme alla carta d'identità poetica!
Un caro abbraccio![SM=g27823] [SM=g27822]
Giraud
00venerdì 16 settembre 2005 08:57
Grazie Algamarina e treA.
Grazie di cuore
Io scrivo principalmente perchè una "certa" memoria non vada persa e quando il messaggio arriva a qualcuno (come è arrivato a voi) io mi sento come...se avessi vinto mille premi!
Non sò se riesco a spiegarmi...

Un grande[SM=g27838]

Piergianni
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 14:39.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com