Funicolare di Mondovì

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simolimo
00martedì 5 settembre 2006 14:11
da LA STAMPA del 5/9/2006


Mondovì: da oggi
è di nuovo in viaggio
la storica funicolare


Uccisa dai debiti
fece l’ultima corsa
a Natale del ‘75

Prove tecniche fino a ottobre. Poi il collaudo
per aprire ai passeggeri. Elogi e polemiche



«Un giorno storico», secondo gli amministratori monregalesi. «L’inizio di una nuova vita professionale» per i sette tecnici che si sono conquistati un posto da manovratori della nuova funicolare di Mondovì. Oggi parte ufficialmente il periodo di «pre-esercizio» del nuovo mezzo di trasporto disegnato da Giorgetto Giugiaro. Tornerà a collegare i quartieri di Breo e Piazza dopo una pausa lunga 30 anni. Le prove tecniche termineranno entro il 28 ottobre, poi i tecnici del ministero giudicheranno se già nel 2006 il Comune potrà aprire al pubblico la funicolare.
L’impianto costa 8 milioni di euro, soldi assicurati da Regione, Provincia, Comune e Fondazione Crc. I lavori edili della «Garboli» ed elettromeccanici della «Doppelmayr» (coordinati dall’Ufficio tecnico del Comune) sono conclusi.
I sette manovratori sono stati selezionati dopo un esame severo fra decine di domande di periti che si sono presentati alla Società Trasporti Monregalesi del presidente Marco Blengini. «Abbiamo scelto questa nuova professione perché la fune è un mezzo affascinante, storico e moderno al tempo stesso», dicono in coro Paolo Ellena, 40 anni, di Beinette; Roberto Gerbaudo (30, Vicoforte); Claudio Pensa (44, Niella Tanaro); Eros Salotto, (29, Frabosa Sottana); Giuseppe Claudio (47, Roccaforte Mondovì); Andrea Prato (24, Vicoforte) e Luca Turchi (32, Mondovì). Per i primi sei mesi tutti loro saliranno sui vagoni; poi, insieme con il direttore d’esercizio Carlo Fuseri, siederanno nella sala computerizzata a Piazza. «Il costo della corsa singola sulla fune - aggiunge Blengini - è storicamente legato a quello del quotidiano di riferimento, “La Stampa”. Lo dobbiamo ancora stabilire con precisione, ma non supererà l’euro».
Tutto «rose e fiori»? Non proprio. Preoccupano i costi di gestione. L’impianto attivo costerà 550 mila euro l’anno. Per il 2007 e 2008, il sindaco Rabbia ha reperito 700 mila euro. Per il futuro non si sa, si confida nella Regione. Interviene l’assessore provinciale Ambrogio Invernizzi: «Ho già avuto un incontro il mio collega regionale Daniele Borioli con esito positivo: cercheremo di fare il possibile per coprire una parte dei costi di gestione (forse il 30 per cento, ndr)». «Benissimo la funicolare nella nostra città - dichiara critico il consigliere d’opposizione Paolo Magnino -, ma nell’ottobre 2002 il Comune disse che la Regione avrebbe coperto i costi di gestione con 250 milioni di lire l’anno. Oggi l’Amministrazione non può più permettersi di affrontare mutui e investimenti. Intanto, vanno all’aria alcuni progetti cittadini importanti». Da Palazzo Lascaris, Borioli non entra nel merito, ma dichiara: «Il più è fatto. Siamo molto soddisfatti: la funicolare è un’opera fondamentale per questo territorio, una soluzione dei problemi di viabilità della zona di Mondovì».
Non sembrano esserci solo problemi di costi. Altra critica all’Amministrazione: «La funicolare rischia di viaggiare a vuoto perché il quartiere di Piazza si sta impoverendo». «E’ pronta una campagna promozionale per creare la “moda della funicolare”, come attrazione turistica e mezzo di trasporto - rispondono Rabbia e l’assessore comunale Livio Viglietti -. Siamo fiduciosi. Se già solo 8 o 10 mila persone, cioè la metà dei monregalesi, prenderanno la fune una volta al mese, ci saranno circa 120 mila passaggi l’anno. Non è poco: puntiamo a numeri superiori». Il presidente della Provincia Raffaele Costa: «E’ necessario ipotizzare un futuro efficace e piacevole, la Provincia coinvolgerà il territorio per l’uso della fune da parte di turisti e residenti».
L’idea di una funicolare a Mondovì risale alla fine del 1800. Fu l’ingegnere emiliano Alessandro Ferretti il primo costruttore e gestore del trasporto monregalese: erano vetture a vapore realizzate dal fabbro Bernardo Borghese con meccanica della ditta Mandredi. «Il 27 ottobre 1886 - ricorda Gianluca Cuniberti - nella sua guida su Mondovì - la ’fune’ iniziò a collegare i rioni di Piazza e Breo, portando nella città alta studenti, collegiali, professori, sacerdoti, alpini». Nel 1887 subentra la Società Monregalese Opere Pubbliche che adegua il sistema di frenatura: si passa al contrappeso ad acqua. Nel 1926 la fune viene elettrificata. Nel febbraio del ’65, l’esercizio chiuse in passivo, mentre il 4 ottobre 1975 scadde la concessione con la chiusura per problemi di costi e il passaggio di tutti gli atti della funicolare al Comune di Mondovì. L’ultima corsa la notte di Natale del 1975.

BUBUM
00venerdì 20 ottobre 2006 12:26
Pubblicata su funivie.org la monografia della fune

link qui

ottima monografia [SM=g27811]
Paolok2
00mercoledì 13 dicembre 2006 23:36
È l'ora della nuova funicolare!


Ci siamo. Sabato 16 dicembre è un giorno importante, per Mondovì. L’appuntamento è con la storia: torna la Funicolare. Dopo la presentazione all’Atrium di Torino, la scorsa settimana, si stanno limando gli ultimi dettagli in vista del grande giorno. “Si aprano le porte…è tornata”: questo lo slogan pubblicitario che accompagna la rinascita dell’antico simbolo della città. Un evento di portata storica, dicevamo, che non poteva non coinvolgere tutte le realtà, a 360 gradi, operanti sul territorio. Ecco allora, per l’occasione, una liaison tutta speciale tra Breo e Piazza, e una serie di iniziative diffuse, organizzate e coordinate da maKo’ srl di Cuneo e dal Comune di Mondovì, con la partecipazione di As.Com Monregalese, Confesercenti, Confartigianato, “Breo” e “Botteghe di Piazza”. Tutti in campo. L’inaugurazione e le iniziative possibili grazie alla fattiva collaborazione tra il Comune e gli operatori locali, che con il loro impegno hanno permesso di creare una sinergia importante per rendere sempre più accogliente la città e completa l’offerta rivolta a residenti e visitatori.
Alle 16 il momento più significativo, il taglio del nastro, che riunirà le autorità intervenute in via Funicolare, di fronte alla stazione di valle dell’impianto. Interverrà anche l’attesissimo comico Paolo Cevoli, da Zelig, che vestirà i panni dell’assessore alle “Varie ed eventuali” del Comune di Roncofritto: una parodia imperdibile che porterà un pizzico di divertente scompiglio sulla nuova Fune. E poi, tutti in carrozza: la Funicolare rimarrà aperta al pubblico gratuitamente fino alla mezzanotte. Nel frattempo, la città vivrà in una giornata di festa.
Non resta che seguire i fiocchi gialli che decoreranno la città… a caccia delle vetrofanie che segnaleranno negozi e locali aderenti alla giornata inaugurale, attirati da iniziative e animazioni, in attesa di provare un viaggio sulla nuova Funicolare
Programma
Dalle 16
“Le straordinarie avventure del professor Scatoloni e del suo fido aiutante Ciottolo” (animazione e giocoleria per bambini in piazza Maggiore); animazione con trampolieri e scultori di palloncini nel quartiere di Breo
Dalle 21 alle 24
Artisti di strada con musica e animazione, mangiafuoco, giocolieri con sfere luminose e di cristallo in piazza Maggiore; Villaggio del vin brulé e cioccolata calda in piazza Maggiore.
Altri appuntamenti
La mostra “Work in progress”, allestita presso i locali della stazione di valle, che documenta i lavori svolti per lo smantellamento della vecchia Funicolare, il restauro delle stazioni e la realizzazione del nuovo impianto, affiancata dalla sezione “C’era un volta” con riproduzioni delle antiche vetture;
La mostra di fotografie e cartoline, “Ricordando la funicolare”, allestita presso il Bar Gelateria Lurisia
L’apertura del Museo della Stampa e del Parco del Tempo con visite al complesso gnomonico di Palazzo di Giustizia con partenza dall’Ufficio turistico di Via Vico 2, dalle 14,30 alle 18,30
L’annullo filatelico in piazza Maggiore dalle 16 alle 22
îAperitivo e la Pizza della Funicolare, iniziativa diffusa promossa dalle Associazioni di categoria. L’Alberghiero “G. Giolitti” di Mondovì e in particolare gli insegnanti Beppe Canavero, Secondino Dho e Mario Berutti, ha elaborato per l’occasione una ricetta particolare per il cockail della Funicolare e per la pizza della Funicolare. L’aperitivo della Funicolare sarà servito in un calice ideato per la giornata con la serigrafia di una vecchia vettura, un preziosissimo “gadget” da collezionare come cartoline e altro materiale dedicato all’evento che si potrà trovare in città.
Locali aderenti all’iniziativa: Agorà Café, piazza Maggiore; Bar Bertaina, piazza Maggiore; Caffè Bistrò, piazza Ellero; Bar Alfieri, corso Italia; Bar Pasticceria Grigolon, corso Statuto; Bar Gelateria Lurisia, viale Einaudi; Moro Caffè, piazza S. Pietro; Caffè S. Carlo, via Beccaria; Pasticceria Bar Comino, via Marconi; Caffè Statuto, corso Statuto; El Sueno Café, piazza S. Maria Maggiore; La Caffetteria del Corso, piazza Martiri della Libertà; Binariouno Caffè, piazzale Repubblica; Cremeria dell’Antico Borgo, piazza Maggiore; Gelateria Terreno, piazza Cesare Battisti; Gelateria del Centro, via S. Agostino; Osteria e vineria Cantine Bonaparte, piazza Maggiore; Ristorante Tre Limoni d’Oro, piazza Cesare Battisti; Pizzeria Le Ripe, via Ripe; Pizzeria La Piemontese, via Vico; Pizzeria Belvedere, piazza Maggiore; Vineria I Baccanali, vicolo Molini; Trattoria Aimo, fraz. S. Giovanni dei Govoni; Trattoria Ezzelino, via Vico.
Fino alle 23
Esercizi commerciali aperti. Il suggerimento per tutti i visitatori è di cercare il simbolo della Funicolare sulle vetrofanie esposte dai negozi e dai locali aderenti alla giornata inaugurale.
Domenica 17 dicembre
L’apertura gratuita della Funicolare non fa altro che corredare il già ricco programma di eventi.
A Breo: “Magie di Natale”, iniziativa organizzata da As.Com Monregalese e Associazione “Breo”, con il patrocinio della Città di Mondovì e della Provincia e grazie all’intervento della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e della Regione Piemonte. A Piazza: “Natal a Piassa”, iniziativa organizzata dall’Associazione Botteghe di Piazza con il patrocinio della Città di Mondovì (ne parliamo a parte). Anche per la giornata di domenica 17 dicembre il Museo della stampa e il Parco del tempo saranno aperti dalle 14,30 alle 18,30.
îPer informazioni: Ufficio Manifestazioni e Turismo – Comune di Mondovì (0174 559271); Ufficio Informazioni e accoglienza turistica Città di Mondovì (0174 40389); maKo’ srl (0171 697165).



UnioneMonregalese 13/12/2006


Paolok2
00venerdì 15 dicembre 2006 12:48
Segnalo che su "Quota neve" n° 137 novembre - dicembre 2006 ci sono 4 pagine dedicate alla nuova funicolare di Mondovì.

Trovate l'articolo scannerizzato nella gallery -> LINK







[Modificato da Paolok2 15/12/2006 22.04]

simolimo
00domenica 17 dicembre 2006 09:30
da LA STAMPA del 17/12/2006
INAUGURAZIONE. GIORNATA DA RICORDARE


A Mondovì
una grande festa
per la Funicolare


«Rivive il sogno
di mio padre»



Una pausa durata 31 anni. Tutta la città attendeva il giorno del varo della nuova funicolare, come sottolineato anche da un grande striscione appeso al balcone di una casa, che s’affaccia sui 544 metri del tracciato tra Breo e Piazza: «Bentornata fune!». Scritto a caratteri cubitali, è il gesto spontaneo di un residente, che dà inizio alla festa. E ieri è stata davvero festa grande, per la riapertura della «fune».
Fra le migliaia di persone che hanno affollato le due stazioni, ci sarà stato anche chi ha criticato la spesa di 8 milioni di euro per riattivare il nuovo mezzo di trasporto, «pensato» anche per portare turisti che tardano ad arrivare nei numeri sperati in un quartiere come Piazza, che negli ultimi anni ha perso (e perderà) servizi importanti come l’ex caserma Galliano, l’ospedale, il liceo scientifico, progettati in altri quartieri. Ma ieri quelle persone non si sono sentite: nessuno ha rovinato la festa, annunciata con i grandi manifesti: «Si aprano le porte!».
In un sabato pomeriggio dedicato alle compere natalizie, fra tante di iniziative legate alla ricorrenza (anche la realizzazione di un piatto in ceramica della Besio 1842 e di un bicchiere), Mondovì ha scritto un’altra pagina della sua storia, facendo ripartire uno dei simboli della città.
La funicolare chiusa nel 1975 e quella ad acqua degli anni precedenti sono un ricordo. Oggi Mondovì è la città che si caratterizza per il collegamento e i vagoni disegnati da Giorgetto Giugiaro, per l’alta tecnologia assicurata dalla Doppelmayr di Bolzano, per la realizzazione di opere edili a tempo di record, curate dalla Conicos di Mondovì (la stazione di valle, a Breo, è stata costruita da gennaio ad aprile), per i lavori in economia diretti dall’Ufficio Tecnico del Comune. Una festa vera, con l’incursione di un amministratore «preso a prestito» da Zelig: Paolo Cevoli, o meglio l’assessore delle «varie ed eventuali» del Comune di Roncofritto. Irresistibile, ha duettato con il sindaco Aldo Rabbia e si è subito arrogato altre deleghe: «alle varie, eventuali e alla Funicolare». Ha ribattuto l’assessore ai Trasporti Livio Viglietti: «C’è un unico assessore alla Funicolare e sono io!».
Tanti gli ospiti istituzionali che hanno fatto il viaggio inaugurale, dopo il taglio del nastro da parte del sindaco Rabbia, che ha esultato accanto al suo predecessore, Riccardo Vaschetti, il primo che cominciò a parlare di riavvio della fune, dieci anni fa. I sette impiegati specializzati della Trasporti Monregalesi si sono alternati sui vagoni. «Lo faranno solo per un paio di mesi», assicura il sindaco a chi osserva che l’orario dev’essere migliorato (9,30 - 17,30 per i giorni feriali, lunedì chiuso). «Per problemi di turnazione - spiega Rabbia - fino a quando ci sarà l’operatore a bordo non sarà possibile aprire il lunedì e iniziare le corse fin dalle 6,30, come avverrà nel 2007».
Comune, Regione, Fondazione Crc, Provincia hanno investito fondi nel progetto. «Abbiamo regalato ai monregalesi un sogno - dice il presidente della Fondazione, Ezio Falco -, ora occorre che la città sappia farlo crescere. E’ come quando si regala un giocattolo ai propri bambini: il papà deve preoccuparsi che le batterie siano sempre cariche». «L’idea del ritorno della funicolare a Mondovì è nata nel ‘96. Ero andato dall’allora sindaco Riccardo Vaschetti per protestare su una multa che ritenevo ingiusta. Ci siamo messi a parlare della città e gli ho detto che la mia famiglia aveva un sogno: riattivare la vecchia ‘’fune’’. Lui mi rispose: ‘’Mi interessa molto”». Marco Blengini è il presidente della Trasporti Monregalesi, la società che gestisce la nuova funicolare. Il padre, Giuseppe, fu il direttore della «fune» che funzionò fino al 1975. Marco Blengini nacque nella casa dove oggi c’è la stazione di valle, a Breo. Un destino familiare che ora significa anche una sfida per il futuro. «Abbiamo mantenuto alcune caratteristiche dell’antico - dice Blengini -, come il fatto di legare il costo del biglietto al quotidiano di riferimento, “La Stampa”. Per la Tm inizia una nuova era: l’affronteremo condividendo un sogno realizzato con la città».




Paolo Cevoli
ha brindato
a «vin brulè»

Tutti emozionati, in coda anche l’ex bigliettaio


Una folla ha atteso
paziente e in allegria
il turno per provare
la corsa lungo la collina


Era in servizio
sulla vecchia linea
Ieri ha portato
tutta la famiglia




Il lavoro di decine di volontari della Protezione civile e degli alpini, il servizio d’ordine pacato e risoluto allo stesso tempo, il personale della funicolare, i vigili urbani, tutte le forze dell’ordine e di polizia. Grazie a loro, ieri, migliaia di persone hanno potuto godere di una vera festa cittadina senza alcun incidente. La distribuzione del «vin brulè» in piazza Maggiore, quando il freddo cominciava a farsi sentire, è stata «benedetta» anche dal comico Paolo Cevoli.
Tante voci, centinaia di commenti, visi curiosi che scrutano ogni particolare di qualcosa che i monregalesi considerano come una parte della propria storia e tradizione: la funicolare.
Migliaia di persone ieri hanno percorso via della Funicolare, a Breo, rispettando pazientemente le indicazioni del servizio d’ordine, gli incolonnamenti, le transenne, «per fare un giro sulla funicolare». Ci sono le voci di chi sale sui vagoni della «fune» per la prima volta nella vita. E di chi, invece, più avanti negli anni, fa istintivamente, al primo lieve rumore dei vagoni, il paragone con la «vecchia fune», quella che chiuse nel 1975.
Mario Clerico, pensionato, appena «sbarca» a Piazza, alla stazione di monte, si volta e guarda la nuova porta a fianco del tribunale: «La funicolare è una bella emozione, ma anche l’ingresso è fatto bene: diverso da quelle scomode scale che conducevano poi al piano della piazza. Ora, invece, si esce alla stessa altezza di piazza Maggiore». Maria Armando, di Piazza, ex titolare di un bar nel quartiere: «Preferivo la fisionomia della carrozza antica. Dovremo imparare a comprendere il fascino di queste moderne, disegnate da Giugiaro». «Per noi è una prima volta, siamo troppo giovani per poter ricordare la vecchia fune», dicono tre impiegate dell’agenzia della Brebanca (che è a pochi metri dalla stazione), quasi in «gita aziendale» sulla «fune».
Occhi lucidi e tanta emozione: sono quelli di Gianfranco Borsarelli, uno dei bigliettai della funicolare fermata nel 1975. «Facendo parte del Gruppo di Protezione Civile - dice -, venerdì ho prestato servizio per regolare il flusso dei visitatori. Oggi (ieri, ndr) ho voluto rendere omaggio, con un ritorno insieme alla mia famiglia, a cui ho raccontato per tanto tempo la mia vita sulla vecchia fune». Maria Rosa Blengini è una visitatrice speciale: «Ero la moglie dell’ultimo direttore della funicolare, chiusa nel 1975, e sono la mamma dell’attuale presidente della società che la gestisce. La mia vita è stata scandita dal rumore dei vagoni. Oggi rivive un’epoca della mia vita». «Bella, ma un po’ cara - dice un gruppo di giovanissimi -. Un euro all’ora è troppo. Abitiamo a Piazza. Se, in questi giorni, scenderemo a Breo per fare qualche acquisto, di certo dovremo comprare un altro biglietto per la risalita, perché un’ora non ci basta». Andreina Occelli, pensionata, monregalese, vissuta per tanti anni a Milano: «La nuova funicolare è bella e comoda. Abito a 20 metri dalla porta di Piazza». Giovanni Grignolo, avvocato: «Avevo 9 anni quando, la notte di Natale 1975, mio padre mi portò per l’ultima corsa della vecchia fune. Per chi, come me, predilige i mezzi pubblici, la funicolare è ideale per gli spostamenti cittadini».








Paolok2
00mercoledì 20 dicembre 2006 19:39
Mondovì: la fune inaugurata male?

La funicolare è una cosa seria.
Pensavo fosse un'opinione generalizzata, ma purtroppo mi sbagliavo.
Pochi, per fortuna, non condividono la mia convinzione e tra questi sicuramente ci sono gli ideatori della cerimonia di sabato in occasione dell'inaugurazione della nuova fune.

Che tristezza sentire il nostro Primo Cittadino preso in giro da un comico che nulla aveva da condividere con un avvenimento così importante.
Importante per noi, per me che nella ricostruzione della funicolare ho sempre creduto, accantonando anche il progetto di ripristino del Teatro Sociale di Piazza conscio che due grandi progetti non si potevano sostenere contemporaneamente.

Ricordo che nel lontano 1997, l'Associazione Amici di Piazza, in quel tempo ne ero Presidente, su esplicito invito dell'allora Sindaco di Mondovì, Riccardo Vaschetti, propose in occasione della Fiera del Tartufo, un convegno dal titolo "A Piazza in Funicolare? Riparliamone".
E ne riparlammo ancora. La Giunta Vascetti venne "sfiduciata", si andò al commissariamento, ma si continuò a parlare e progettare la nuova funicolare.
La convinzione c'era allora come ora e la fune ha ripreso a collegare Piazza a Breo.

Forse questo interesse, questa "voglia" di funicolare non è stata veramente condivisa da tutti, forse non tutta l'attuale Amministrazione era poi così convinta, ad eccezione di un Assessore e del Personale dell'Ufficio Tecnico che ha seguito con vera passione l'evolversi di tutto il progetto e la "non cerimonia" di inaugurazione ne è la dimostrazione più lampante.

Ennesima occasione perduta. Ennesima opportunità di far conoscere ed apprezzare Mondovì che se ne è andata in un pomeriggio di dicembre grazie alla "collaborazione" di un comico che, poverino, ha dovuto arrabattarsi a condurre un avvenimento che mancava di regia e di coordinamento.

Risultato: un patetico duetto con il Sindaco di Mondovì che gli ha fatto da spalla e che gli permesso di prendere in giro non soltanto la nostra Città, ma le autorità civile e religiose che veramente numerose hanno partecipato a quello che pensavano essere una "cosa seria".

La città deve delle scuse a tutti, al Vescovo il cui intervento è stato condizionato dall'incerto equilibrio che riusciva a mantenere su un gradino della scala di accesso alla stazione di Breo, tra una preghiera recitata tra spinte e assoluta mancanza di partecipazione della gente, preoccupata più a mantenersi in piedi piuttosto che a sentire quanto veniva detto, a Giugiaro che mi dicono essere andato via adirato stanco di aspettare che qualcuno gli dicesse come si svolgeva la manifestazione, ai numerosi politici il cui intervento, in un occasione come questa, sarebbe stato sicuramente dovuto e gradito, alla gente che numerosissima è venuta a Piazza e che, dopo ore di coda in Breo, arrivata in Piazza Maggiore non sapeva come e cosa fare. (Grazie alle Botteghe di Piazza per aver allestito un posto di ristoro per coloro che riuscivano ad individuarlo).

"Ma a Mondovì non avete una banda musicale?" ha chiesto il comico rendendosi conto che un palco con un fondale nero messo in un angolo non poteva essere l'unica cosa predisposta per l'avvenimento. Invece era proprio così: pensare che di bande, oltre alla cittadina, potevano essere invitate quelle degli Alpini o dei Finanzieri, per molti anni frequentatori della funicolare, così come per accogliere degnamente i primi "clienti" della fune, poteva essere allestito una struttura con somministrazione di bevande e di leccornie.

Invece no: era stato predisposto un rinfresco alla Soms di Piazza per cento persone a cui ha partecipato tanta, tantissima gente invitata da una pseudo presentatrice che, dal palcoscenico allestito in Piazza non ha saputo dire altro per annunciare che la manifestazione era finita.
E non si dica che mancavano i soldi!!!!!! Sarebbe un'ulteriore offesa.
Tutto qui. Tutto finito, banalizzato.

Peccato. Speriamo che la poca intraprendenza dimostrata in questa occasione dall'amministrazione comunale non determini la chiusura dell'impianto dopo due o tre mesi convinti come siamo che la funicolare deve essere una delle molle di ripresa e di rinascita dell'offerta turistica di Mondovì ed è da queste considerazione che dobbiamo ripartire, non con manifestini tipo "chiamata alle armi per la classe del..." gialli e bianchi che abbiamo visto sui nostri muri, ma una mirata campagna pubblicitaria che permetta alla nostra fune di essere conosciuta ben oltre il nostro territorio.



Tratto da PMnet del 19 dicembre 2006




simolimo
00venerdì 1 giugno 2007 19:30
Oggi Paolok2 ha visitato l'impianto di Mondovì, all'interno di un corso di aggiornamento per dipedenti impianti a fune, ed è rimasto colpito in primis dall'opera di recupero delle strutture che ospitano le due stazioni.

La media di traffico giornaliera oscilla tra le 640 - 700 persone al giorno.


Qui potete trovare qualche immagine, appena possibile ne inserirà altre. Grazie Paolo! [SM=x147672]

http://paolok2.altervista.org/_altervista_ht/thumbnails.php?album=lastup

[Modificato da simolimo 01/06/2007 22.48]

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