Frank...la morte

Frank è il mio migliore amico…la persona che ha condiviso gran parte della mia adolescenza…
i migliori amici…si… li riconosci subito…sono coloro che ti fanno stare male…che ti fanno i torti peggiori e che poi sanno farsi perdonare.
Frank ….lui si che è il migliore amico ,anche ora che le nostre strade hanno imboccato tunnel diversi e ponti e curve.
E’ stato come un fratello…abbiamo passato insieme più tempo noi che due fratelli…
Lui…colui che appena mi ha conosciuto,da bambini…mi tirò sassate da farmi male…
colui che svuotava il portafogli di suo nonno…colui che copiava sempre i compiti…colui che giocava bene a calcio e aveva il sinistro maligno…colui che procurava le muratti ambassador da fumare…dietro le colonne della scuola…
e sempre con lui…io e lui uniti… e divisi…solo dai nostri caratteri diversi….
Frank era uno tosto….non rispondeva mai alle interrogazioni…minacciava col coltello i compagni di scuola…li chiudeva nei bagni perché diceva che il chirurgo doveva operare….con una bic…li operava tutti…premendola sulle loro teste…ed io l’assistente a tenerli fermi.
Frank era indecifrabile…anche nei suoi silenzi…
Eravamo sempre insieme….andavamo pure nell’orto di “za rosina” a rubare i piselli e le fave….che sapore avevano….che sapore…
Andavamo perfino a scassinare tutti i lucchetti del paese per farne collezione….e litigavamo per chi dovesse aprire i viro.
Quante porte aperte abbiamo lasciato alle nostre spalle….senza mai entrare…
Solo col lucchetto delle poste fallimmo….ci voleva più tempo e le macchine passavano.
Grandi amici io e Frank…lui era la persona dalla quale non sapere cosa aspettarti…se un abbraccio o un litigio…
era colui che a tennis ti stracciava…correndo di meno…era colui che ti confidava…che si masturbava con un cuscino….
come facesse ancora non so.
E quando andavamo in giro per i locali….quasi sempre finiva a palate…quante ne abbiamo date io e Frank e quante anche prese…una volta un energumeno ci passò e ripassò sopra come un treno…
e poi…appena patentati…sfidarci in gare…la uno cs sua, celeste metallizzata…la uno fire mia, bordeaux…e quando dovetti tirarlo fuori dalle lamiere…il braccio destro gli penzolava e la caviglia gli girava come le ruote dei carrelli dell’iper….e lui a scompisciarsi dalle risate dicendo…di aver sbagliato pedale…

Il tempo,le circostanze,le famiglie poi ci hanno diviso….il lavoro ci ha impegnato e tutto il resto della nostra modernità e della sua fretta di vivere.
Oggi mi è capitato di rivederlo…stringendolo in un abbraccio di 15 anni….
Lui un po’ dimagrito…barba incolta e sorriso tirato…

-Frank su dimmi qualcosa…sbaglio o ti vedo alquanto trascurato? non è certo nel tuo stile-
Gli dico guardandolo per i suoi occhi sfuggenti.
-Jack….ho sposato una donna bellissima…e questa donna è morta un mese fa per cancro…senza lasciarmi neppure un figlio….che è morto con lei-
-mi dispiace-
-di cosa?-
-Come di cosa?-
-E’ naturale Jack….è naturale…-

Ecco i suoi occhi….ora li vedevo bene….erano occhi spenti…affacciati dalla finestra della solitudine…la finestra con le sbarre….

-Si ma ora devi superare questo momento….Frank….ti ricordi quante ne abbiamo combinate insieme? eh? ti ricordi….non stavamo fermi un attimo-
-Jack…credo che la morte abbia piacere nel vedere un bimbo giocare….credo che la morte abbia piacere nel vedere una farfalla volare….credo che la morte abbia piacere nel vedere una donna baciare…credo che la morte abbia piacere nel vederti…amare….
Credo che la morte abbia piacere…nel vedere tutto questo e altro ancora…. e sentirlo in parte anche suo….
ma io non le darò mai più alcuna soddisfazione….-

Non ho più rivisto i suoi occhi asciutti e il suo viso screpolato dell’ultima volta……e questa immagine non so perché si sostituì cancellando per sempre tutti gli altri fotogrammi di lui…conquistando senza compromessi tutti i ricordi della sua memoria…..