Re:
Juan Galvez, 18/08/2013 22:12:
La novella di Kate Wilhelm non è inedita, ma a meno di avere il Millemondi del 1993 dove venne pubblicata la prima volta è l'occasione per leggere uno splendido esempio del talento di una degli ultimi Grandi.
V.
(perché, gli altri sono inediti in Italia?)
Che io non conoscevo.
Ho finito ora la lettura di tutta la rivista.
Nel dettaglio:
Robert Silverberg - Sippulgar dei Sortilegi: carino. Non ho letto nulla di questo ciclo (invero, forse non avevo ancora letto nulla proprio di Silver Bob). Il racconto è interessante e ben scritto.
Ron Goulart - Magia nera per negati: di Goulart avevo invece già letto qualcosa. Il suo racconto è simpatico. Anche qui non siamo a livelli altissimi, ma è divertente.
Paul Di Filippo - Plumage from Pegasus: I diritti dei padri: una storiellina esile esile.
Robert Sheckley - Gioco di specchi: Sheckley è uno dei miei preferiti in assoluto. Il racconto è semplice, ma gradevole e scritto molto bene, come sapeva fare quel grande narratore.
Kate Wilhelm - Il nome dei fiori: splendido. Davvero un bel racconto, toccante e tenero. M'ha fatto ricordare il Dylan Dog sceneggiato da Bilotta e mi sono chiesto se per caso il dotato autore dylaniato avesse letto questo tenero e dolente racconto. Da solo vale abbondantemente la rivista.
Roger Zelazny - Una rosa per l'ecclesiaste: molto bello anche questo. La parte migliore della rivista l'hanno condensata in queste due lunghe storie. Anche in questo caso, la narrazione è dolente, amara e SPOILER, anche in questo caso il finale riserva un'apertura ottimistica, ma venata di forte drammaticità.
William Blake - La rosa malata: una poetica chiusura.