dopo qualche giorno di Facebook
Per ora è divertente. E' un insieme di giochetti, un diario personale ed una porta sul proprio mondo sociale.
Un mix tra un blog ed un forum, per sentire in tempo reale i propri amici.
E poi, altro aspetto caratterizzante, permette di ripescare dal passato compagni di scuola, di sport, di lavoro, Ovunque siano finiti nel mondo, in modo che risulterebbe altrimenti molto più difficile. Se non altro per il coraggio che richiederebbe ripresentarsi dopo anni senza lo schermo rilassante della Rete.
Facilita la comunicazione con i propri amici e con quelli che in realtà sono spesso solo persone incrociate in qualche periodo della vita.
Induce ad un indubbio eccesso comunicativo: si comunica anche quando non è necessario, quando c'è poco da dire. Ma al tempo stesso crea la possibilità, facile ed accessibile, di scambiare qualche battuta con persone che diversamente, nel caos della vita, si trascurerebbero o addirittura dimenticherebbero. Su 100 contatti magari ce ne saranno un paio sfruttati bene per uscire della superficialità, per sentirsi di più e meglio.
Certo, sulla lunga distanza sarà da vedere se stanca. Se i giochetti si esauriscono, i test annoiano, i gruppi cui segnarsi e di cui diventare fan si esauriscono.
Bisognerà verificare se, recuperati conoscenti del passato, compagni delle elementari o del militare, si continuerà ad avere davvero qualcosa da dir loro, dopo essersi, nei primi scambi, aggiornati su quello che si è fatto nella vita (e adesso?).
Ecco una cosa che non mi piace. Vedo che nella lista degli "amici" (detesto come questa parola diventa vuota per abuso) la maggioranza procede per puro accumulo. Laddove il meccanismo impedisce quasi la selezione: l'amico dell'amico ti vede, per far numero ti propone di diventare amici, per educazione nessuno dice no. E non tutte le persone del passato è bene e piacevole siano ripescate. Anche perché una volta in lista amici possono impicciarsi dei fatti nostri per sempre.
La cosa più odiosa sono quelli che si presentano dopo 10 anni e chiedono con totale disinvoltura un bilancio di vita ("allora che hai fatto?").
Però, però... finora ho schivato chi non volevo ritrovare e un paio di ripescaggi piacevoli li ho fatti.
E' che il passato è una terra affascinante ma anche terribile in cui ci si vorrebbe rituffare ma che sa anche fare parecchio male.