Mentre il mondo va a rotoli, non posso non parlare brevemente di questo fumetto - ambientato in Argentina a cavallo tra gli anni '50 e '60 e ispirato a un personaggio reale, il commissario di polizia Meneses, alle prese con omicidi, rapine e truffe, ma anche con casi molto più scottanti.
Sono 15 episodi autoconclusivi di 15/16 pagine l'uno; dovrebbe essere la serie completa, ma non viene detto esplicitamente. Ne avevo leggiucchiato un pochino ormai decenni fa (sigh), pochi episodi a pezzetti sulla rivista Eternauta, ma la lettura consecutiva fa ovviamente tutta un'altra impressione.
Cosmo fa edizioni lontane dall'essere perfette, è vero, ma alla fin fine è uno dei pochi editori che ancora pubblicano materiale sudamericano di qualità con una certa frequenza e a prezzi abbordabili, sempre relativamente parlando.
Per una volta procedo per punti, a voi stabilre se PRO o CONTRO o VIADIMEZZO:
- Sampayo ha una scrittura che definirei ellittica, non facile, anzi una delle più peculiari in cui mi sia mai imbattuto come lettore, soprattutto sul piano della scansione cronologica e del legame tra le vignette: non offre appigli, praticamente ogni episodio va letto almeno due volte per essere compreso appieno, alla ricerca de singoli dettagli decisivi che al primo passaggio erano sfuggiti;
- mancano indicazioni su date e luoghi di pubblicazione originale; c'è una paginetta di note (tratte dall'edizione francese) per i riferimenti culturali e storici più ostici, ma solo per 6 episodi;
- la traduzione pare buona, ma hanno tralasciato completamente le pagine dei giornali che commentano e contrappuntano spesso l'azione: e senza sapere che "volver" è "ritornare", si perde completamente il senso di un episodio;
- malgrado l'apparenza
budspenceriana, il protagonista è tutt'altro che bonario e simpatico: decisamente non lo è con i "cattivi", con cui usa metodi spicci e scorciatoie sleali, ma spesso neppure con i "buoni", ammesso che se ne possano trovare; ma Sampayo lo dipinge mirabilmente in questa sua difettosa umanità, puntellata da un senso ultimo di giustizia che lo redime anche negli scenari più grigi e incerti;
- anche se lo è solo in alcuni episodi, è di gran lunga il fumetto più
politico che potrete trovare oggi in edicola, e forse anche in libreria: ma non è affatto pedante;
- non c'è un grammo di politically correct;
- Solano Lopez è a livelli altissimi, forse i più alti della sua carriera.
Sash