Cazzarellum
Un vecchio democristo di seconda o terza fascia spacciato per chissachì.
Solo che, nell'Italia del duemilaquindici, candidare un trascurabile reperto scudocrociato può sembrare -anche perché venduta come tale dalla stampa più infingarda dell'intero sistema solare- un'operazione addirittura "geniale".
Con quegli inetti dell'ipotetica opposizione interna del PD ad ingoiare con tutto l'amo l'esca della candidatura unificante ed "ostile" a Banana.
Il quale baratta senza esitare il suo costosissimo ed ormai inutile partito in cambio dei favori che gli arriveranno di qui a poco.
Che i cinque stelle non potessero essere all'altezza era chiaro dal principio, così come è prevedibile il loro prossimo disfacimento.
Alle prossime elezioni la scelta degli elettori si limiterà alla tipologia di fascismo più gradita: ruspante in salsa padana,
old style nella proposta melon-larussiana, emergente dal basso a cura dei rimasugli di Grillo, bendedetta da
santaromanachiesa a cura dei superstiti di
ForzaPatonza ma, sopra tutte, quella più cara ai nuovi padroni, fremente di sturm e pure di drang grazie all'eloquio twitterante della supercazzola toscana e della sua co[o]rte di nullità.