EEEH, JE PIACERESSE ALL'ELEFANTINO... (Paese che vai, Travaglio che trovi)

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
INES TABUSSO
00mercoledì 20 settembre 2006 18:31


CORRIERE DELLA SERA
19 settembre 2006
I GIROTONDINI: MORETTI E' SPARITO LETTERA APERTA DI FLORES D'ARCAIS
ANGELA FRENDA
newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search¤tArtic...



*****************************************************************



IL FOGLIO
20 settembre 2006
Paese che vai, Travaglio che trovi.
E’ il purissimo toccasana

• Se chiami Nanni, piange il telefono. Ma se chiami Marco, quello viene perfino in Barbagia. Girotondate all’anno zero


Roma. Se chiami Nanni, piange il telefono.
“Moretti non risponde”, denunciano i
vecchi amici di storiche girotondate, da Flores
d’Arcais a Pancho Pardi. Se chiami Marco,
quello corre. Da Capalbio a La Spezia, da
Vasto a Bari, fin laggiù in Barbagia, Travaglio
dove c’è da andare va e quello che c’è da
dire dice. Un mito va a riposo mentre un altro
impetuoso sorge. “Nanni non si presenta”,
annotano mestamente i vecchi amici.
Arriva Marco!”, non c’è giorno dove in un
angolo della penisola non risuoni il grido liberatorio.
Marco gira, s’avanza, si presenta,
comizia, parla, cazzeggia, incoraggia, informa.
Più il Nuovo Paese si radica, più Travaglio
accelera la sua transumanza. Lo chiami
ed è sul treno per Varese, lo cerchi e sta per
entrare al Circolo dei forestieri di Sorrento.
Persino a una sala riunione in via Acqua
Calda (che pare Paperopoli, ma esiste davvero)
si è fatto vedere. Sempre con quei ric-
Perché poi Travaglio abita a Torino “e non
ho l’occasione di incontrare quasi nessuno”,
consolano qualche gianduiotto e il Cav. confinato
a Villa Certosa.
Ma Travaglio non smonta. Perché se un
allarme democratico finisce, un altro si accende,
si passa per l’appunto, come recita la
rubrica sull’Unità, dalle Bananas berlusconiane
all’Uliwood Party prodiano. Travaglio
al telefono risponde, dalla lotta non si estranea,
ha caimani reali da affrontare, non caimani
virtuali. Parla, parla e parla. Scrive,
scrive e scrive. “Ventiquattro o ventisei libri”,
dice incerto. Solo con il Cav. ne ha fatti
più di quelli che il suo maestro Montanelli
ha fatto con l’intera storia d’Italia. Ogni
giorno un treno, un dibattito, “anche in un
bar con venti persone”, ora la televisione.
“Esperienza nuova, uno spazio autogestito,
dire cose nuove, comprensibili, in poco tempo”.
E adesso che il santoriano Anno zero,
cioli maltagliati che mandano in bestia Maria
Laura Rodotà, con la giacchina chiara da
console onorario, con tutti gli incartamenti
ben disposti. Travaglio riconsacra, rifonda,
rigenera. Prendete il caso di “Quelli che il
calcio”, odiosamente profanato dalla presenza
di Luciano Moggi due domeniche fa. A
momenti Simona Ventura rischiava di finire
– nel giusto e nel buon sentire del Nuovo
Paese – come un Masotti qualunque, che
manco Briatore se la riprendeva al Billionaire.
Poi, è comparso in trasmissione Travaglio,
e dove si posava lo sdegno miracolosamente
è ricomparso il consenso. Ovunque
l’occhio del giusto gira, Marco incontra. Sta
in televisione con Santoro, va dalla Ventura,
magari capita a Primopiano. “E’ una congiunzione
astrale, una convergenza casuale”,
dice il diretto interessato da sopra un
treno. “Dal martedì al venerdì vado in giro,
presento il libro o partecipo a convegni”.
con Travaglio incorporato, dovrà fronteggiare
il quinto anno di Ballarò? Figurarsi,
già anni fa Marco disse che tra Santoro e
Floris sceglieva il primo. E a poche ore dal
(ri)debutto del secondo, decisamente non
c’ha ripensato. “Santoro fa vedere i fatti,
non confonde con le chiacchiere. Ballarò
pare l’edizione di sinistra di Porta a porta.
Non se ne può più di Tremonti e Bersani
che discutono, ormai è come il delitto di Cogne…”.
Nei terreni della vigilanza democratica
lasciati incustoditi da Moretti, ora
Travaglio saldo sta. Ci sono persino siti che
si chiamano “VivaMarcoTravaglio”, “libera
stampa, libero blog, non ufficiale, di un ammiratore
del giornalista”, i seguaci di Beppe
Grillo lo braccano, i lettori dell’Unità lo
invocano. Lo riconoscono, pur con i riccioli
sulla nuca. Ecco, dove Travaglio passa, la
destra si lamenta. Invece la sinistra vorrebbe
tanto, ma non può.

[Modificato da INES TABUSSO 20/09/2006 21.20]

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:41.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com