E mò pur'io mi siedo nella macchinetta delle fotografie...

gigggio
00giovedì 9 marzo 2006 11:01
Mi pongo umilmente in questa piccola bacheca........Scrivo di tutto...E lascio tutta insieme un pò de roba mista..Dall'ironia..all'amore.. Generalmente non scrivo di me....E dei miei sentimenti..Mi lascio trasportare..E spesso m'ispira un fatto,una notizia...Un sentimento,che magari non mi appartiene......E nel quale cerco d'immedesimarmi...

Colgo l'occasione per dire ad Ivana...Che dopo la nostra chiaccherata telefonica...Avrei il piacere di risentirla...Ma non ha mai risposto alle e mail,che le ho lasciato...Grazie agli amministratori,per questo spazio concessomi...

La Poesie(se fa per dì)..Sono tutte firmate Gigggi che è il mio nick storico,col quale modero altri forum..Ma non veniva accettato in questo..Per cui ho modificato in Gigggio....




..SORPRESA....


Alto una spanna,
stile coatto,
medaglione in canna,
sguardo da matto.

Seduto al bar,
lì nella piazza,
sembra una star
con la corazza.

Sorseggia un caffè,
lo gira col dito,
è tutto un frappè
il suo vestito.

Camicia sgargiante,
tutta spuntata,
gilè fluorescente,
nà vera mazzata!

Un occhio arquato,
baffo all'insù,
occhiale quadrato
poggiato all'ingiù.

Scarpone rossastro,
bracciali a gogò,
occhioni all'inchiostro
e cappello retrò.

Che avrà nella mente,
io lo so già,
dentiera attraente,
me face spassà.

Un grosso starnuto,
apre il fazzoletto,
poi anche uno sputo,
nel lenzuolo da letto.

Nei pressi una donna,
si sente squadrata,
non capisce la manna,
e scappa spossata.

Si tocca la patta,
emette un gran rutto,
il culo si gratta,
ne esco distrutto.

Caccole di naso
sulla giacca lavagna,
polsini di raso,
è propio nà lagna.

Sto ancor li seduto,
lui si alza di scatto,
un desiderio scontato,
come sarà il suo anfratto?

Lo seguo incuriosito,
entra in una reggia,
rimango inebetito,
a pensarne la foggia.

E'propio un castello
con la servitù,
un enorme cartello:
Tenuta "Re Artù".

Un parco da sballo,
senz'alcun orizzonte,
ed io saputello,
mi segno la fronte..!!Gigggi 2004






...Acqua.....

ERO acqua di cielo
che inondava la terra,
per sconfiggere l'aridità
nelle domeniche d'agosto,
prima d'unirmi al mare.

SONO un piccolo rigagnolo
intrappolato nella fonte di pietra,
antica e dimenticata,
chiusa per sempre
dall'arrembante modernità.

SARO' l'ultima goccia
che inutilmente bagnerà,
con impercettibile debolezza,
il lembo del braccio
della ruspa del nuovo cantiere.

E NEL FUTURO non più lontano,
solo acque disperse nel fango,
eredi di felicità bagnate.
In un mondo maledetto
ornato d'asciutte acquasantiere..!!...Gigggi 2004....



Soffro.....

Aveva sedici anni;
Resta sussurrò,
col cipiglio di donna,
non condannarmi
alle ombre perdute,
che incessanti
s'inseguirannono dopo,
nella mia stanza.
Un sorriso beffardo,
un vociare diffuso.
e lo sghignazzare,
umiliante
sull'amore svelato.
Restò solo una notte
infinita,
trascorsa a palpare
polvere di morte
tra le dita.
Una piccola lama,
un taglio netto.
un "Ti amo"sommesso,
sotterrato nel petto.
Accompagnava il tetro
torpore,
l'annullamento del sogno
e delle ore.
E l'anima andò in gita,
senza inseguire,
libera,
spogliata della vita..!!Gigggi..2005




Luciano è vivo.....!!!


Mangiava il miglio degli uccelli,
e s'accarezzava le spalle,
per sentir spuntar le ali
che lo portassero lontano.

Intrappolava le farfalle,
che sfioravan incoscienti
i lignei bracciuoli
della sua sedia a rotelle.

Continuava a strappar petali
dal suo fiore sfrondato,
maledicendo tutti i numi
che vivevan nel creato.

Ma la fata mai sognata,
bussò un dì al suo destino,
e sollevò quella grata
dal suo volto di mastino.

E quel fuoco sì silente
divenne nuova viva fiamma,
che bruciò tutti i ricordi,
illuminando il suo presente.

E spuntò lo sguardo vivo,
e comparvero le stelle,
e sgorgò pianto sorgivo,
e liberò le sue farfalle.

Una cascata senza fine,
ed un'inizio senza pietà,
che scavalca ogni confine,
per costruire nuova eternità..!!...Gigggi2004...






...Amore velato....

Silenzio del vento
nel pien del suo soffiare,
un mare solido,
ed un sole congelato.
Un terno senza numeri,
un treno senza ruote,
un volto senza occhi,
un presente senza storia.
Amor che non ascolti,
che freni l'esistenza;
Attentato mitico,
trionfo di miseria,
dominator del mondo
in costante esilio.
Riappropiati del sogno,
restituisci il visibilio.
A quella imbarcazione
ridai la velatura,
anche un solo remo
ed un pezzo di timone.
Restituisci quello spicchio
di cielo tra le nuvole,
ed il rigonfio amico
del cuore in quel petto.
Che questa non sia vostra,
ma solo un'altra storia,
d'un inesistente fantasia,
scritta in un diario
senza traccia di memoria..!!Gigggi2005..

[Modificato da gigggio 09/03/2006 11.07]

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