Contro gli italiani (dedicato a coloro che condividono il mio disgusto)

Nichilista errante
00venerdì 7 aprile 2006 23:45
L'autore s'arroga il diritto di scrivere questa invettiva in virtù della sua anima tedesca per sbaglio capitata in mezzo ad italiani.

1-Maschio eliminando prima i bordelli e dopo il servizio militare hanno tolto al maschio italiano le uniche due esperienze che lo potevano far diventare un uomo.

2-Maschi per caso quanto gradassi sono i maschi in Italia! sembrano bambini che giocano a fare gli imperatori: passano dal comando materno al comando della moglie, abbandono la prima madre per la seconda. senza qualcuna che gli cambi i pannolini non saprebbero vivere: la solennità del matrimonio è la solennità notarile della compravendita d'uno schiavo.

3-Lotteria l'italiano è fanatico della lotteria. è l'unica fede che gli è rimasta: quella nel colpo di culo. le altre le ha vendute al monte dei pegni per "modernizzarsi".

4-Il principe Povero Macchiavelli! Da anima tedesca qual'era penò per quanto della sua integrità morale dovette rinnegare per scrivere il suo capolavoro: gli italiani lo ringraziarono ignorandolo. Del resto il principe amorale e miscredente del grande fiorentino è solamente un ritratto artisticamente perfetto della morale comune dell'italico volgo.

5-Italianità o malattia Un'anima sana, robusta, idealista (non a caso era egitto-francese, mica italiano) 90 anni fà venne in Italia convinto di poter tramutare un popolo di bigotti cazzoni in seri innovatori del mondo. in meno di 10 anni finì con un nastrino ed un cappello da dottore all'Accademia d'Italia. l'italianità è una malattia mentale contagiosa.

6-Il popolo dei frignoni 1500 anni che l'italiano piange sempre più forte e sempre più teatralmente: nemmeno gli stranieri ci fanno più caso. italica routine.

7-Il re ed il popolo Un giorno il re fu svegliato da un messaggero che proveniva dalla piazza. "Sire, il popolo si lamenta ad alta voce che le cose non vanno" disse il servitore "dov'è la novità?" rispose annoiato il re, "sanno il motivo per cui protestano" ribatte l'altro con la voce tremante, "impossibile" con un filo di voce sussurro il re. Metibando il monarca s'affaccio al balcone che dava alla piazza per sentire le ragioni del popolo: partirono fischi, ingiurie, satire sferzanti... poi tutta l'assemblea rivoluzionaria tornò a casa soddisfatta. Il re rincuorato tornò a letto. questo successe circa 40 anni fà: italiche storie d'ordinaria sovversione.

8-Vanterie tragicomiche si vantino gli stalloni italici di fottere le donne straniere in vacanza! Intanto gli uomini stranieri ci hanno fottuto dignità, libertà, coscienza di nazione: cose troppo astratte per essere apprezzate da un italiano.

9-Import export importiamo lavoratori, innovatori, economisti e moralisti. esportiamo pedofili, invertiti e pensionati insoddisfatti: questa l'italica prassi di import/export.

10-Popolo di poeti Una nazione di poeti e mandolinisti questo siamo: uomini e lavoratori solo durante la pausa creativa.

11-La nazione delle onorificienze il sogno d'ogni italiano è un attestato, un onorificienza, un titolo (non importa se rubato o meritato): talmente poco sicuri d'essere qualcosa, abbiamo bisogno di un foglio in carta bollata da Roma per avere un identità individuale.

12-Il popolo dell'invidia invidiamo la regione vicina, la città vicina, il paese vicino: pensiamo sempre al vicino come più fortunato di noi ed il vicino fà altrettanto. ordinarie italiche meschinità.

mi fermò qui per ora. se qualcuno è d'accordo si faccia sentire... oppure sono l'unica anima straniera capitata fra italiani per sbaglio? ave
hunkchinasky
00sabato 8 aprile 2006 13:33
Il Messaggio è stato ritenuto non adatto e quindi censurato dai moderatori.
Nichilista errante
00sabato 8 aprile 2006 18:44
Tony, non mi aspettavo questo genere di commento! non da te! intanto l'ironia non c'è perchè la figura retorica che uso è il sarcasmo (hai presente le pasquinate cinquecentesche?), in più ti sarai accorto che non è farina del mio sacco, ma è una rielaborazione stilisticamente omogenea di critiche fatte agli italiani da intellettuali come E Flaiano (1,2,3), Carducci (8,12), Nietzsche(4), Leopardi (11,12); questa è soltanto la prima serie, poi ci sarebbe un altra serie che posterò dopo in cui volevo riprendere anche Campana,Pasolini, Macchiavelli, Marinetti. che siano luoghi comuni non sò... io non mi sento italiano (latino sì, ma è un altra storia) e li vedo aderenti alla realtà (se no non li rielaboravo [SM=g27828] ). Poi non darmi dello storicamente ignorante! l'amore che ho per civiltà greco/romana, la sua storia, le sue arti ed il suo modo di concepire l'esistenza mi vale l'appellativo di fascista (il mio personaggio storico preferito? Giuliano l'apostata). Il rinascimento è stato un grande periodo, limitato a poche persone colte e solamente in alcune zone d'Italia. Lo stilnovismo è un episodio toscano con poco seguito altrove. La poesia siciliana medievale, stupenda, ma limitata alle corti fiorentine e siciliane. Poi non capisco perchè difendi gli italiani che sei sardo! tu che vivi in un posto dove la malattia italiana non è giunta! [SM=g27828] invece scrivine tu o dammi consigli per migliorarle, che ne facciamo un bel libello, sarebbe bello sentire anche Marilena e Rosanna. ave
hunkchinasky
00sabato 8 aprile 2006 19:44
Il Messaggio è stato ritenuto non adatto e quindi censurato dai moderatori.
VERSOLIBERO
00sabato 8 aprile 2006 23:49
Il fatto è, caro Nichi, che uno è indotto a credere che tu le pensi, queste cose, perché chi ti conosce come pessimista-nichilista-misantropo-misogino, crede che tu ti fai scudo, in un certo senso, dei tuoi riferimenti culturali, e non del tuo, ripeto del tuo pensiero in merito.
A dire il vero io leggo sempre tutte queste esagerazioni con un sorriso, e trovo pure che alcune sfiorino il vero, almeno se vogliamo guardare le cose solo da un lato.

Mi piacerebbe di più leggere qualcosa in forma di dialogo, dove ci sia tra te e i tuoi amati (o odiati) autori una sorta di dialettica, tesi-antitesi, allora sarebbe più gustoso.

Rosanna
Nichilista errante
00domenica 9 aprile 2006 17:26
Ros sei peggio dello spettro della mia coscienza! ti intrufoli fin nelle mutande delle mie motivazioni a scrivere questo o quello [SM=g27828] [SM=g27828] ciò che penso io e ciò che pensano gli autori che mi ispirano è ben distinto, e c'è un continuo scambio fra me e loro. I miei scrittori preferiti sono i miei unici amici: chi si è mai vergognato di far sua un opinione dell'amico anche se non la pensava allo stesso modo? comunque che uno rida di quello che scrivo mi fa piacere [SM=g27822] Se non altro ho il merito di riportare alla luce pensieri e considerazioni di maestri dimenticati (giacchè nessuno si era accorto che erano cose già state dette!). almeno si può apprezzare questo di me. il resto in fondo è accessorio. ave [SM=g27811]
VERSOLIBERO
00domenica 9 aprile 2006 19:02
Aspetta, io non ho detto "ridere" ma "sorridere".
Ecco:

1-Maschio eliminando prima i bordelli e dopo il servizio militare hanno tolto al maschio italiano le uniche due esperienze che lo potevano far diventare un uomo.

già questo, mi predispone a un sorriso (e mai risata a 180 gradi, almeno fino a domani altrimenti somiglierei a Berlusconi, -e non sia mai! [SM=g27823])

Ecco, ti metto la faccina giusta, a scanso d'equivoci: [SM=g27823] !

Dopodiché rassegnati che io m'infilo dappertutto, caro, Misterioso Nichilista! [SM=g27838] Mi sono guadagnata un altro appellativo: "Peggio dello spettro della tua coscienza".

Lo metterò nella firma. [SM=g27838]



[Modificato da VERSOLIBERO 09/04/2006 19.04]

gigggio
00mercoledì 24 maggio 2006 11:19
Re:

(e mai risata a 180 gradi, almeno fino a domani altrimenti somiglierei a Berlusconi, -e non sia mai! [SM=g27823])



Un bel festival dell'ottimismo.

Mi piace ed oso...Si oso..





Azzoooooo....


Tutto potrei essere,
il massimo bisogno,
un punto inarrivabile,
l'estremo d'ogni sogno.

Potrei essere mamma,
un'uomo molto pio,
un'assassino orrendo,
potrei essere un Dio.

Potrei essere pazzo
e tutto colorato,
potrei essere zozzo
col culo rattoppato.

Potrei essere il limite
d'un mondo illimitato,
uno stregone mitico,
un cancro pilotato.

Potrei essere spia,
e carpir ogni segreto,
amare alla follia,
od esser solo un peto.

Potrei esser malato,
ed anche centenario,
magari un animale,
o donna col rosario.

Potrei esser la vita,
potrei esser la sorte,
potrei esser il nulla,
potrei esser la morte.

Tutto potrei esser,
anche il re dei coglioni.
Ma mai e poi mai potrei
esser Silvio Berlusconi...Gigggi 2005

[Modificato da gigggio 24/05/2006 11.21]

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