A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?
Chi era il “Signore” a cui faceva riferimento Elisabetta?
Gli israeliti sapevano della promessa di YHWH (Adonai) fatta ad Abraham, “per mezzo del tuo seme tutte le nazioni sarebbero state benedette”, quindi il “seme” era un discendente di Abramo, in seguito fu rivelato discendente della tribù di Giuda, ancora in seguito della dinastia di David, della cittadella di , Betlemme, Michea 5,1
E tu, Betlemme di Efrata
così piccola per essere fra i capoluoghi di Giuda,
da te mi uscirà colui
che deve essere il dominatore in Israele;
le sue origini sono dall'antichità,
dai giorni più remoti.
Da ciò si comprende l’attesa del popolo all’apparizione di questo salvatore di questo “Messia” il quale avrebbe salvato Israele, nella lettura dei vangeli si evidenzia questa “frenetica” attesa.
Sei mesi prima dell’apparizione angelica a Maria ce ne fu un’altra a Elisabetta, vediamo.
Luca cap.1
5 Al tempo di Erode, re della Giudea, c'era un sacerdote chiamato Zaccaria, della classe di Abìa, e aveva in moglie una discendente di Aronne chiamata Elisabetta. 6 Erano giusti davanti a Dio, osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. 7 Ma non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni.
8 Mentre Zaccaria officiava davanti al Signore nel turno della sua classe, 9 secondo l'usanza del servizio sacerdotale, gli toccò in sorte di entrare nel tempio per fare l'offerta dell'incenso. 10 Tutta l'assemblea del popolo pregava fuori nell'ora dell'incenso. 11 Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell'altare dell'incenso. 12 Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore.13 Ma l'angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni. 14 Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno della sua nascita, 15 poiché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre 16 e ricondurrà molti figli d'Israele al Signore loro Dio.
17 Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto». 18 Zaccaria disse all'angelo: «Come posso conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanzata negli anni». 19 L'angelo gli rispose: «Io sono Gabriele che sto al cospetto di Dio e sono stato mandato a portarti questo lieto annunzio. 20 Ed ecco, sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, le quali si adempiranno a loro tempo».
21 Intanto il popolo stava in attesa di Zaccaria, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio. 22 Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto.
23 Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. 24 Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: 25 «Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna tra gli uomini».
Da come si legge ambedue erano vecchi, Elisabetta non solo era sterile ma anche molto anziana e quindi era cessata anche la facoltà di riproduzione (facoltà in potenza e non in atto), inoltre Zaccaria ha comunicato in qualche modo alla moglie che la sua gravidanza è stato un miracolo di Dio in quanto gli ha riattivato gli organi riproduttivi.
Qual era lo scopo di questa nascita?, specie da una donna sterile e per dipiù anziana?, Zaccaria lo evidenzia con queste parole
“76
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
77 per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati”
Giovanni doveva anticipare “colui che viene”, doveva preparare il popolo alla sua accettazione, ecco il battesimo di Giovanni per il popolo, il quale era in segno di pentimento dai propri peccati.
Ma Zaccaria riconobbe anche colui che doveva divenire il Salvatore d’Israele, disse, “
68 «Benedetto il Signore Dio d'Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
69
e ha suscitato per noi una salvezza potente
nella casa di Davide, suo servo,
70 come aveva promesso
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:
71 salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
72 Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
73 del
giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
74 di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore
Da ciò il popolo aspettava questo salvatore, questo Messia suscitato dall’altissimo, ecco allora l’annuncio angelico a Maria, la quale avrebbe dato alla luce il Salvatore, il Messia tanto atteso.
Dunque l’esclamazione di Elisabetta “
la madre del mio Signore” , riconoscendo che Maria portava in grembo il salvatore d’Israele.
32 Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo;
il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33 e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Nel nostro caso si loda Maria e poi il figlio che porta nel grembo, subito dopo chiamato da Elisabetta "
il mio Signore".
Per Elisabetta in un senso puramente messianico, per la comunità come il Signore, il Figlio di Dio, Dio, solo nel 431 al concilio di Efeso fu stabilito il dogma (
che non vuol dire mistero)di "Maria madre di Dio - Theotokos " Ma quello che conta è che la lode data ai portatori di salvezza ha il suo termine in Dio.
Tommaso de Torquemada