COMMEDIANTI TRADICI G. Meredith

il Poeta 1
00martedì 12 gennaio 2010 11:01
COMMEDIANTI TRAGICI G. Meredith
(Studio su una vicenda famosa)

… la cura che ella metteva nell'abbigliarsi era tutta dedicata all'assente, al velato veniente...
Le era piaciuto a volte mostrare disprezzo per i comuni pregiudizi, e sentire quale tremendo peso si tirasse addosso nell'indulgere così al proprio capriccio...-

- < Gli ostacoli esistono solo per quelli che non sanno volare>. Questo è puro Alvan.
< Bisogna che sia una svergognata plagiara, > fece Clotilde.
< O lui piuttosto, > replicò il Conte Collin. -

< Io non tremo > disse Clotilde.
Alvan: < Un diamante fresco di taglio!> le vostre frasi sono a molte facce. Comunque state parlando con un demagogo professo. Per esempio, io detesto e rifiuto il duello. Prima Prima ancora della sua inumanità l'insensatezza del duello mi rivolta. È una pazzia, e di conseguenza i vostri nobili lo praticano, e il vostro regale oracolo lo sanziona. Io non voglio sangue: … e quel che mi si oppone, lo spazzerò via. In che modo? Con l'intelletto. Ma voi lasciate che parli io solo.
< Potrei far meglio? >
< Ascoltate in modo delizioso >.
< É perché mi piace udire la tua frase favorita: < Due desideri fanno una volontà. > -

- Alla Provvidenza e ai suoi genitori ella non perdonò. Ma poiché noi le siamo debitori di una lezione abbastanza istruttiva, le sia ora concesso di sparire. -

Una storia d'AMORE paradossale, ferruginosa, pesante...

Lorenzo Pontiggia
il Poeta marylory
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