Berlusconi: "Sinistra attenta o scendiamo in piazza"

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Pertinax
00giovedì 25 maggio 2006 20:03
Napoli, il premier torna ad accusare gli avversari di brogli elettorali
e di fomentare una campagna di odio nei suoi confronti
Berlusconi attacca gli avversari
"Sinistra attenta o scendiamo in piazza"

Berlusconi attacca gli avversari
"Sinistra attenta o scendiamo in piazza"

Silvio Berlusconi a Napoli

NAPOLI - Torna ad accusare l'attuale maggioranza, Silvio Berlusconi. In primo luogo, di brogli elettorali. E poi di fomentare l'odio nei suoi confronti. "Stiano attenti i signori della sinistra - dichiara ai cronisti in un albergo napoletano, in una pausa del tour elettorale in Campania - perché se dovessimo portare in piazza l'Italia che io vedo in giro intorno a me in tutte le regioni, male sarebbe per loro".

"Questa Italia - prosegue il Cavaliere - non accetterà che questi signori vadano avanti a comportarsi come si sono comportati e che trasformino in cose vere tutte le minacce che stanno facendo contro le nostre riforme e contro la nostra azione di governo".

Quanto al presidente della Repubblica, "su Napolitano - precisa il leader di Forza Italia - non fornisco commenti nella maniera più assoluta. Solo che quando qualcuno dice che bisogna avere meno odio, bisogna che si sappia chiaramente che l'odio sta solo da una parte, cioè a sinistra, e che fa paura, perché a furia di vilipendere il presidente del Consiglio si incontrano persone che hanno un atteggiamento di rancore e di odio che fa paura".

Berlusconi continua sul tema dell'odio: "Fa paura - spiega - perchè a furia di vilipendere la politica del governo, l'ex presidente del Consiglio, e a furia di raccontare storie su di noi e su ciò che abbiamo fatto, in giro incontro delle persone che hanno i tratti del viso che si irrigidiscono in un atteggiamento di rancore e di odio che personalmente mi fa paura".

Ecco un esempio: "Oggi a Napoli mi si sono scagliati contro. In mezzo alla generalità delle persone che invece dimostrava un grande entusiasmo, quasi un fanatismo, nei miei confronti... Una ragazza è venuta vicino a me e mi ha detto: 'A' mmerda'. Una cosa del genere non l'avevo mai sentita". Conclusione: "Mai a noi passerebbe nella testa, vedendo, che so, Fassino o D'Alema, che sono applauditi dalle loro persone, di fare i gesti o di dire le cose che fanno a me".

(25 maggio 2006)


[SM=x751578] [SM=x751578] [SM=x751578]
Roger d'Hauteville
00giovedì 25 maggio 2006 21:18
direi grottesco più che comico
missy-aaliyah
00giovedì 25 maggio 2006 21:27
ero io quella ragazza ....eheh


la cosa che fa pena è che sembra non ci sia limite alla decenza... ma un po di dignità non ce l'ha lui??voglio dire suonano cosi patetiche le parole.. [SM=x751597]
Lux-86
00giovedì 25 maggio 2006 23:12
vabbe' anche la sinistra è scesa in piazzia negli anni passati. più che altro voglio vedere chi va in piazza con/per lui.

comunque secondo me è pazzo.
Lpoz
00giovedì 25 maggio 2006 23:20
se chi vota lui, scende in piazza realmente, vuol dire, che moltil, rimangono senza lavoro per un giorno o due...
ad esempio tutti i piccoli imprenditori e via dicendo..
se decidono un girno di non aprire l'azienda, chi ci perde, sono i dipendenti, non di sicuro l'imprenditore, che cmq, andrà in giro in mercedes, e in vacanza in costa azzurra...
Pertinax
00venerdì 26 maggio 2006 13:24
basta lasciare le chiavi della porta sotto lo zerbino, sai gli operai sanno anche aprire le porte e sanno accendere persino la luce! [SM=x751551]
Elio e le Storie Tese
00venerdì 26 maggio 2006 13:33
Re:

Scritto da: Pertinax 26/05/2006 13.24
basta lasciare le chiavi della porta sotto lo zerbino, sai gli operai sanno anche aprire le porte e sanno accendere persino la luce! [SM=x751551]




caro compagno opportunista [SM=x751530] pero' va anche detto che una manifestazione di piazza del centrodestra che contesta il governo di sinistra l'ho ancora da vedere e sarebbe assolutamente legittima (cosi' come sono state legittime quelle di questi 5 anni)
perche' la critichi?






Pertinax
00venerdì 26 maggio 2006 13:43
aaaaa, ma allora vivi davvero su marte! [SM=x751578] [SM=x751578] [SM=x751578] già nel 1997 sua bassezza riempi piazza duomo a milano contro le tasse ed il governo di csx... certo chiamarle manifestazioni fa davvero sorridere, sono organizzate come (e forse con) gli spettatori di buona domenica [SM=x751525]
Pius Augustus
00venerdì 26 maggio 2006 14:11
ma che scenda in piazza,è loro diritto,non siamo mica noi i fascisti che vogliono impedirlo...
Lux-86
00venerdì 26 maggio 2006 14:45
bene, scendano in piazza così il regime neocomunista italiano li tratterà come hanno fatto in Cina a piazza tienammen [SM=x751579] [SM=x751579]


ne hanno tutto il diritto, figuriamoci nulla in contrario. solo mi fà morire dalle risate l'idea che il nano usi toni così apocalittici e poi dica che l'odio viene solo da sinistra.


@lpoz: la serrata, se è questo a cui ti riferivi, è illegale.
Lpoz
00venerdì 26 maggio 2006 14:50
Re:

Scritto da: Lux-86 26/05/2006 14.45
bene, scendano in piazza così il regime neocomunista italiano li tratterà come hanno fatto in Cina a piazza tienammen [SM=x751579] [SM=x751579]


ne hanno tutto il diritto, figuriamoci nulla in contrario. solo mi fà morire dalle risate l'idea che il nano usi toni così apocalittici e poi dica che l'odio viene solo da sinistra.


@lpoz: la serrata, se è questo a cui ti riferivi, è illegale.



La serrate è illegale, mentre lo sciopero generale no??

e bhe, questa si chiama giustizia...
Lux-86
00venerdì 26 maggio 2006 14:57
Re: Re:

Scritto da: Lpoz 26/05/2006 14.50


La serrate è illegale, mentre lo sciopero generale no??

e bhe, questa si chiama giustizia...



penso che parta dal principio che se uno per protesta non vuole lavorare puo' farlo mentre non dare lavoro per protesta non è consentito visto che la republica italiana è fondata sul lavoro.

in sessant'anni nessuno si è mai lamentato per la non possibilità della serrata.
Breznev
00venerdì 26 maggio 2006 15:22
Ma come, non ha sempre sputazzato sulle manifestazioni di piazza? Oggi le vuole fare lui? Ah, la coerenza...ah, già, è il nano... [SM=x751553]


Roger d'Hauteville
00venerdì 26 maggio 2006 15:33
Re:

Scritto da: Breznev 26/05/2006 15.22
Ma come, non ha sempre sputazzato sulle manifestazioni di piazza? Oggi le vuole fare lui? Ah, la coerenza...ah, già, è il nano... [SM=x751553]





comunque non so, per me berlusconi incomincia a diventare un pericolo.
sbandiera tanto lo spauracchio del comunismo come pericolo per la democrazia e lui non accetta ancora il responso del voto popolare [SM=x751552]
DVX NOBIS
00venerdì 26 maggio 2006 15:40
Re:

Scritto da: Pertinax 25/05/2006 20.03
Una ragazza è venuta vicino a me e mi ha detto: 'A' mmerda'. Una cosa del genere non l'avevo mai sentita".



Ma no voleva dire A mmerdaviglioso!!! ha capito male [SM=x751525] [SM=x751525]
Riccardo.cuordileone
00venerdì 26 maggio 2006 15:45
Che schifo, adesso si mette pure a copiare la pessima politica sinistroide... [SM=x751559]
DVX NOBIS
00venerdì 26 maggio 2006 15:46
Però una bella manifestazione degli imprenditori invece di sfasciare le vetrine e fare la spesa proletaria avremmo vetrine pulite e in ordine e più soldi dati alla cassa. [SM=x751525]
missy-aaliyah
00venerdì 26 maggio 2006 16:53
piccinino quel silvio!cacciato dal trono per un sistema elettorale cosi cattivo... ma chi l'avrà fatto??!!
brutti questo a silvio non andava fatto!



[SM=x751537]
= L o r e n z o =
00sabato 27 maggio 2006 00:43
Eh! Anche qui viene sputtanato Berlusconi. La cosa è divertente, visto nello sfondo è presente il logo della sua coalizione con scritto Berlusconi Presidente. [SM=x751578]

[Modificato da = L o r e n z o = 27/05/2006 20.25]

Zorro Kamikaze
00sabato 27 maggio 2006 11:54
Rivoglio N-Unit [SM=x751531]
balmungx
00sabato 27 maggio 2006 13:03
anche i DS mo parlano di brogli [SM=x751575]
Anche i Ds ammettono: «Irregolarità nel voto»



«Finalmente ho la prova che quello che ho scritto nel mio ricorso, presentato alla giunta elettorale del Senato italiano è vero: in quel dossier ho citato numerosi casi, e non posso renderli pubblici tutti. Ne basta uno clamoroso, della sezione 619 di Caracas, che è stato controllato anche nei verbali italiani. In quel seggio c'erano 130 voti per me, e 16 per il mio concorrente di lista, Edoardo Pollastri. Nello scrutinio, questo voto è stato esattamente ribaltato, facendo sì che la mia vittoria si tramutasse in una sconfitta». Dalla sede della Famiglia Piemonteisa, il suo quartier generale di Rosario, Mirella Giai non molla, e spiega che adesso è sicura di vincere il ricorso che la oppone al suo compagno di lista Edoardo Pollastri. E alla fine un piccolo colpo di scena arriva da Rosario: un comunicato stampa dei Democratici di sinistra del Sudamerica. Mentre a Roma infatti la Quercia getta acqua sul fuoco e sottolinea che tutto è stato regolare, la sezione sudamericana del partito di Fassino scrive: «I democratici di sinistra reclamano l'elezione di Mirella Giai come legittimamente ottenuta y denuncia irregularidades en el escrutinio de las recentes elecciones italianas» ovvero: «e denunciano le irregolarità nello scrutinio delle recenti elezioni italiane».
Cioè il pasticcio elettorale, quello che ormai da giorni tiene banco sia sui giornali italiani sia su quelli argentini, e che ha tolto il seggio, addirittura dopo la proclamazione, a Mirella Giai.
Per ricapitolare questa vicenda, basterebbe far parlare i dati. In un primo tempo, il conteggio aveva assegnato 18.506 voti a lei, e 18.376 voti a Pollastri. Le era già arrivato dal ministero dell'Interno il telegramma di proclamazione. Poi, colpo di scena, Pollastri l'aveva scavalcata sulla base di un ricomputo. E qui si era creato il caso, perché un emissario dei Ds era arrivato da Roma, per cercare di convincere la Giai a rinunciare al ricorso. La tenacissima Mirella non aveva accettato. La conversazione era stata registrata in un video e inserita in un documentario Hermanos de Italia la cui anticipazione sul Giornale ha acceso la polemica. Fin qui il riassunto delle puntate precedenti. Ieri l'ennesima puntata, e una denuncia molto circostanziata: «Adesso ho le prove - attacca la Giai -, non so come definirlo. Un errore? Uno stravolgimento? Una correzione impropria? Non ho le prove per dire che si tratti di una frode, l'unica cosa che mi interessa è che è stata commessa un'ingiustizia, che ora è documentabile».
Ancora più complicato e interessante il meccanismo con cui la Giai ha scoperto il seggio in cui si era verificato l'ammanco di voti più clamoroso. Infatti, dopo la proclamazione di Pollastri, i suoi rappresentanti hanno acquisito l'elenco dei voti in tutte le sezioni elettorali del Sudamerica. Poi hanno iniziato un lavoro di controllo incrociato con un documento ufficioso, ma molto importante: i verbali dei rappresentanti di lista dell'Unione che nella notte dello scrutinio si erano appuntati il numero dei voti seggio per seggio. In questo modo, grazie al controllo incrociato, avevano trovato il clamoroso svarione nel seggio 619 di Caracas, in Venezuela (cioè nel Paese dove la Giai poteva contare sul sostegno della compagna di battaglia Marisa Bafile): 130 voti espressi sul suo nome erano stati spostati su Pollastri, mentre i 16 voti ottenuti da Pollastri erano stati attribuiti a lei. C'era il dolo in questa operazione?
In un primo momento, data la durezza della campagna elettorale all'interno dell'Unione, gli uomini dei Ds non avevano avuto dubbi. E nel documentario Antonio Bruzzese, responsabile dell'Inca Cgil per l'estero, aveva ruggito: «I mercenari, i bugiardi, i traditori devono pagare». Ed anche la Bafile, a caldo, aveva immaginato che Franco Danieli (attuale sottosegretario), responsabile per gli italiani all'estero della Margherita, e a sua volta supporter di Pollastri, avesse una qualche parte di responsabilità: «Daniele sta facendo il pasticciaccio perché vuole il ministero. Ma sulla pelle mia deve passare prima di averlo, perché io, se solo ci provano, mi metto stesa davanti alla porta del ministero». Nella serata della sua festa elettorale, rovinata dal ricomputo, in pubblico, Mirella aveva accusato: «Gli imbrogli sappiamo che ci sono, e non li vogliamo».
Nelle ultime 48 ore, da quando questa disputa ha rischiato di trasformarsi in un caso nazionale, da ogni parte sono arrivate pressioni perché le due pasionarie diessine abbassassero i toni: dal partito, dalla Cgil, dai rappresentanti dell'Unione. Ed è a questo punto che la Giai ha deciso di adottare un low profile ma allo stesso tempo di continuare la sua battaglia. Ieri nel luogo simbolo degli italiani di Rosario si era radunata una piccola folla. Mirella è molto amata dalla comunità locale, e quindi oltre ai giornalisti c'erano diversi simpatizzanti. Chi ricordava il caso del governatore della provincia che aveva buttato le schede nel fiume, chi i tanti brogli che contraddistinguono anche le elezioni argentine.
Lei per ora non vuole che la situazione precipiti: «Chiedo solo giustizia, andrò fino in fondo». Ma è anche chiaro che se una così macroscopica alterazione del voto dovesse essere provata, sarà inevitabile interrogarsi su quante altre «sviste» o «errori» potrebbero essere stati commessi nella lunga notte dello scrutinio del voto degli italiani all'estero. Intanto la vera paura è un'altra: non che il ricorso sia rifiutato, perché come spiega la Giai «i nostri rappresentanti a Roma hanno appurato che nel verbale, effettivamente, i voti sono attribuiti a me e che quindi su questo punto non c'è possibilità di discussione». No, la paura è un'altra, quella di ottenere ragione troppo tardi, e di subire una beffa. Ad esempio quella che si è verificata per un deputato della scorsa legislatura, che si è visto riconoscere l'elezione dopo quattro anni e mezzo di attesa, e a soli sei mesi dal nuovo voto. È proprio su questo punto che la Giai e la Bafile intendono chiedere anche ai Ds un impegno certo. «Secondo i dati che sono ora in mio possesso - conclude la Giai -, con il nuovo conteggio la situazione attuale è questa: siamo aumentati entrambi ma io ho ottenuto 19.560 voti, Pollastri 19.409. Esiste quindi un forte margine che dovrebbe superare ogni possibile dubbio della Commissione elettorale».
Un bel rompicapo per l'Unione.



Luca Telese inviato de IL Giornale.

[SM=x751590] [SM=x751575]
Pertinax
00sabato 27 maggio 2006 13:47
le irregolarita durante le votazioni all'estero si conoscono dal giorno 11... sara mica una novità! daltronde se tremaglia è tanto furbo da fare il voto postale non è colpa del caso se si verificano queste schifezze, il 12 già si erano avviate le idagini giudiziarie figurati [SM=x751526]
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