Re:
Juan Galvez, 14/05/2011 11.32:
Non ci penso proprio a nutrire la tua nevrosi letteraria. Il concetto di spoiler è un'assurdità completa: non si legge un'opera letteraria per scoprire "come va a finire", ma per godere di come è scritta. Se un romanzo ha valore solo per la "scoperta" del suo finale, allora quel romanzo non vale la pena di essere letto.
V.
Intanto, la tua asserzione ha valore di assoluto (tipico delle tue asserzioni
) quando in realtà dovrebbe esser relativizzata: certo che ci sono romanzi il cui valore è acuito dal finale. Il che non presuppone che il loro unico valore sia da ricercarsi nel finale, ma sta ad evidenziare che una sua
sciagurata anticipazione possa infuire negativamente sul piacere goduto dell'opera. Questo vale anche per i fumetti, così come per mille film, facilmente citabili. Se tu rovini la gag finale a I vitelloni o a A qualcuno piace caldo, dissipi un momento delizioso, ma non incidi sul valore dell'opera. Se tu dici il finale di Seven o soprattutto de I soliti sospetti, fai franare la tensione del costrutto.
Tutto ciò detto, io trovo piacere nella lettura critica SOLO a posteriori, laddove il mio giudizio di merito sull'opera (sia essa letteraria oppure cinematigrafica o fumettistica o...) sia già formato. Il confronto di punti di vista è la qualità dell'analisi, non il commento in sé, che a mio giudizio ha valore solipsistico.
Con ciò rinnovo invece la mia richiesta: mi consiglieresti una bibliografia ragionata di Budris?