Accordo al G8 sui gas serra

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-Giona-
00giovedì 7 giugno 2007 21:32
www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2007/06_Giugno/07/g8_intesa_cli...

Superate (con escamotage) le resistenze degli Stati Uniti, soddisfatto Prodi
Accordo tra i leader per dimezzare i gas-serra
Entro il 2050 ridotta del 50% la quantità di emissioni nocive rispetto al 1990. Ma nel documento finale del G8 non si fanno cifre

HEILIGENDAMM - Nessuna cifra concreta con limiti rigidi alle emissioni di anidride carbonica, ma un riferimento diretto all'ultimo documento stilato dall'Ipcc, la Commissione delle Nazioni Unite sul clima. E' questo l'escamotage che ha permesso agli otto leader riuniti a Heiligedammi di trovare un'intesa sull'impegno comune a ridurre il quantitativo di gas scaricati nell'atmosfera come conseguenza dello stile di vita dei paesi occidentali. Il rapporto dell'Onu a cui i capi di Stato si sono richiamati prevede entro il 2.050 una riduzione del 50% delle emissioni di anidride carbonica rispetto ai livelli registrati nel 1990 e il contenimento a 2 gradi centigradi dell'aumento medio della temperatura terrestre in questo secolo.
IL FRENO DEGLI USA - Nel documento risolutivo figurerebbe anche il riconoscimento che i mutamenti climatici sono un prodotto dell'attività umana, constatazione che il presidente Bush ha fatto propria soltanto di recente, dopo essersi opposto per anni a misure di limitazione che avrebbero, a suo dire, frenato l'economia americana e pesantemente condizionato l'american way of life. Una posizione, quella di Bush, non condivisa dai leader moderati europei, come la stessa cancelliera tedesca Angela Merkel, padrona di casa, o il neo eletto presidente francese Nicolas Sarkozy. Quest'ultimo aveva invitato a definire subito numeri e obiettivi, al fine di non dare alibi ai Paesi che non avvieranno politiche serie di riduzione dell'inquinamento.
L'INCONTRO BUSH-BLAIR - In mattinata si erano visti per un faccia a faccia lo stesso Bush e il premier britannico Tony Blair e proprio durante il colloquio sarebbe maturata la possibilità di fissare l'impegno di ciascun Paese ad una «riduzione sostanziale» dei gas-serra, pur senza menzionare direttamente nel verbale del vertice di Heiligedamm la cifra del 50%.
PRODI SODDISFATTO - Il premier italiano Romano Prodi si è detto comunque soddisfatto per l'intesa raggiunta. «Abbiamo trovato un buon compromesso sul clima - ha detto il presidente del Consiglio -, con un documento che si impegna ad assumere un’azione forte e rapida per contrastare i cambiamenti climatici e stabilizzare la concentrazione dei gas serra a un livello che dovrebbe prevenire interferenze pericolose per la salute dell’uomo e del clima». Anche Angela Merkel, secondo quanto riferito dalle agenzie di stampa, ha parlato di «grande successo» del vertice per l'accordo raggiunto.
07 giugno 2007
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Mah. La data del 2050 appare assai remota. Io avevo sentito dire, anni fa, che per frenare il riscaldamento globale il Protocollo di Kyoto era era TROPPO POCO. Bisognerebbe ridurre le emissioni del 50% DA ADESSO. Io comincerei col farla pagare agli spreconi, tipo quei comuni che illuminano a giorno i palazzi per l'intera notte o quei privati cittadini che ogni fine settimana si fanno 300 km di automobile per andare in discoteca sulla riviera, e d'altra parte avvantaggerei ancora di più chi sfrutta le energie alternative o i trasporti pubblici.
Ace Ventura
00lunedì 11 giugno 2007 18:37
Re:

Scritto da: -Giona- 07/06/2007 21.32
www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2007/06_Giugno/07/g8_intesa_cli...

Superate (con escamotage) le resistenze degli Stati Uniti, soddisfatto Prodi
Accordo tra i leader per dimezzare i gas-serra
Entro il 2050 ridotta del 50% la quantità di emissioni nocive rispetto al 1990. Ma nel documento finale del G8 non si fanno cifre

HEILIGENDAMM - Nessuna cifra concreta con limiti rigidi alle emissioni di anidride carbonica, ma un riferimento diretto all'ultimo documento stilato dall'Ipcc, la Commissione delle Nazioni Unite sul clima. E' questo l'escamotage che ha permesso agli otto leader riuniti a Heiligedammi di trovare un'intesa sull'impegno comune a ridurre il quantitativo di gas scaricati nell'atmosfera come conseguenza dello stile di vita dei paesi occidentali. Il rapporto dell'Onu a cui i capi di Stato si sono richiamati prevede entro il 2.050 una riduzione del 50% delle emissioni di anidride carbonica rispetto ai livelli registrati nel 1990 e il contenimento a 2 gradi centigradi dell'aumento medio della temperatura terrestre in questo secolo.
IL FRENO DEGLI USA - Nel documento risolutivo figurerebbe anche il riconoscimento che i mutamenti climatici sono un prodotto dell'attività umana, constatazione che il presidente Bush ha fatto propria soltanto di recente, dopo essersi opposto per anni a misure di limitazione che avrebbero, a suo dire, frenato l'economia americana e pesantemente condizionato l'american way of life. Una posizione, quella di Bush, non condivisa dai leader moderati europei, come la stessa cancelliera tedesca Angela Merkel, padrona di casa, o il neo eletto presidente francese Nicolas Sarkozy. Quest'ultimo aveva invitato a definire subito numeri e obiettivi, al fine di non dare alibi ai Paesi che non avvieranno politiche serie di riduzione dell'inquinamento.
L'INCONTRO BUSH-BLAIR - In mattinata si erano visti per un faccia a faccia lo stesso Bush e il premier britannico Tony Blair e proprio durante il colloquio sarebbe maturata la possibilità di fissare l'impegno di ciascun Paese ad una «riduzione sostanziale» dei gas-serra, pur senza menzionare direttamente nel verbale del vertice di Heiligedamm la cifra del 50%.
PRODI SODDISFATTO - Il premier italiano Romano Prodi si è detto comunque soddisfatto per l'intesa raggiunta. «Abbiamo trovato un buon compromesso sul clima - ha detto il presidente del Consiglio -, con un documento che si impegna ad assumere un’azione forte e rapida per contrastare i cambiamenti climatici e stabilizzare la concentrazione dei gas serra a un livello che dovrebbe prevenire interferenze pericolose per la salute dell’uomo e del clima». Anche Angela Merkel, secondo quanto riferito dalle agenzie di stampa, ha parlato di «grande successo» del vertice per l'accordo raggiunto.
07 giugno 2007
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Mah. La data del 2050 appare assai remota. Io avevo sentito dire, anni fa, che per frenare il riscaldamento globale il Protocollo di Kyoto era era TROPPO POCO. Bisognerebbe ridurre le emissioni del 50% DA ADESSO. Io comincerei col farla pagare agli spreconi, tipo quei comuni che illuminano a giorno i palazzi per l'intera notte o quei privati cittadini che ogni fine settimana si fanno 300 km di automobile per andare in discoteca sulla riviera, e d'altra parte avvantaggerei ancora di più chi sfrutta le energie alternative o i trasporti pubblici.




al solito, l' america è un grande paese con dei vacari al governo, per me bush nn è più attaccato alla realtà di quanto lo sia chuck norris inwalker texas ranger , e l' Inghilterra di Blair si conferma suo scendiletto.
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