1992

Una serie tv su Tangentopoli.
L'impresa è ardua ma mi incuriosiva.
Lo stile è quello delle serie che vanno in onda su Sky, e non sulle reti generaliste. Già dalla sigla se la tirano un po', devono annunciare di essere prodotti di qualità che non fanno sconti, senza il buonismo parrocchiale delle fiction Rai, senza violenza e passioni spazzatura delle fiction Mediaset.
Ho visto solo l'inizio, quindi spero che lo snobismo e l'intento programmatico che impone cinismo, realismo e storie scomode non diventi una prigione di plastica. Con Romanzo criminale non accadde.
A parte questo l'impressione iniziale è così così. Fa strano vedere i personaggi reali interpretati da attori (si pensi a Di Pietro) e non so quanto questo potrà reggere nel corso delle puntate. Per ora avverto anche un rishio clichè, tutto troppo esplicito e spudorato (la corruzione e faccia tosta dei politici, il meccanismo delle aspitanti vallette che vanno volgarmente coi potenti per un posto in tv ecc.). Ma c'è qualche margine di recupero e qualche idea.
Vedremo.

Finita la prima stagione, si farà la seconda - 1993 - e già si parla di una terza (indovinate il titolo?).
Ora che l'ho vista tutta trovo difficile dare un giudizio.
Da una parte mi ha molto interessata ed ha una buona confezione, l'attenzione ai personaggi e la scelta di costruirne l'umana imperfezione con molte sfaccettature è indubbia.
Dall'altro lato il 1992 esce fatalmente incompleto e forse troppo romanzato, seppure non nel modo convenzionale. La complessità del reale sfugge all'impegno dell'opera, i personaggi, tanti e notevoli, sovrastano la Storia.
Giudizio intermedio dunque, con qualche difficoltà ad oggettivizzarlo, da parte mia.

1993

Da Tangentopoli alla seconda Repubblica.
Se Di Pietro fiction disorienta, Berlusconi convince.
Le situazioni dei personaggi di fantasia calati nel contesto storico si fanno un po' troppo estreme, esagerate.
Il personaggio che continuo a preferire è il leghista interpretato ottimamente da Guido Caprino: sfaccettato, verosimilmente pronto a slanci e meschinità.