“Gabriella garofano e cannella” Jorge Amado

il Poeta 1
00mercoledì 29 aprile 2009 20:38
“Gabriella garofano e cannella” Jorge Amado
Einaudi tascabili (500 pagine).

La padronanza sulla terra dei fazendeiros e la lotta politica per il progresso, Brasile, 1925...
La comparsa del cacao (oro), miracolo di Madre Terra, fa sbocciare la città di Ilhéus...
Sulla scia del cacao (danaro - Eldorado), ogni giorno, centinaia di indigeni e stranieri arrivavano decimati, brandelli di famiglie, morti di stanchezza da ogni parte del globo per raggiungere le terre del cacao, dove il denaro scorreva per le strade...
-...è dovere di ogni buon dentista essere un po' galante con la cliente...-
-Questo Club Progresso, meglio chiamarlo Club sfregamento...-
-Scoperto l'adulterio, felice di girarla...-
-Uomini e donne, esauriti,affamati, attendevano come schiavi...-
La notte precipitava dalla cima degli alberi sull'acqua del fiume che diventava nera e misteriosa.-
-Levato dal vento, uno dei manifestini, andò ad adagiarsi sulla bara.-
-Il profumo di garofano riempiva la stanza, un caldo vivo di donna emanava dal corpo di Gabriella, avvolse Nacib, scottandogli la pelle, mentre il chiarore della luna moriva dentro il letto.-
-Che merda di terra arretrata che si eccita tutta e ribolle per la semplice venuta di un ingegnere. Come se fosse una cosa dell'altro mondo...-
Gabriella color cannella: - Se sono nata soldo non posso diventare lira.-
- L'amore non si prova, non si pesa. E' come Gabriella. Esiste, basta questo-
C'è Poesia, Filosofia e Politica, basta usare la Riflente (Riflessione-mente).
Il libro è consigliabile, poche le pagine non scorrevoli...
Lorenzo Pontiggia
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