All'epoca, quando Twilight uscì per la prima volta, oltre a fare scalpore per la sua rivisitazione di un mito secolare e statico come quello del vampiro
Dracula, venne spesso apprezzato per la sua originalità: possiamo dire che quel romanzo fu il portavoce di un nuovo genere letterario, che fino a quel momento era passato in secondo piano. Fu subito dopo l'uscita dei film (tremendi, a dire il vero, eccetto il primo) che iniziò ad essere adorato dalle ragazzine ed idolatrato a tal punto da essere odiato dalla critica.
Mi ricordo ancora che i miei genitori non volevano comprarmelo perché pensavano non fosse un libro adatto alla mia età
Tre metri sopra il cielo.
Parliamo di questo scempio della letteratura italiana, pieno di cliché e dallo stile altamente
banale. Mi hanno costretta a vedere il film, a mia difesa. Eppure non ho potuto evitare di sentire un crampo allo stomaco, ascoltandone i dialoghi ed osservando quelle che erano le dinamiche interpersonali dei protagonisti.
Ho dovuto prenotare una visita dall'analista, senza offesa verso coloro che hanno apprezzato la prosa di Moccia.
Ma andiamo avanti allo scempio più grande, all'apoteosi di quello che si può considerare a tutti gli effetti il peggiore dei romanzi che io abbia mai
accennato (bada bene,
accennato) a leggere: la saga delle 50 Sfumature di Grigio, rosso, nero, azzurro, verde smeraldo, porporina e via dicendo (?).
Tralasciando le modalità con le quali l'autrice ha modificato radicalmente quelli che in principio erano i veri personaggi del libro (ergo, Bella ed Edward di Twilight: spero che la Meyer non lo abbia letto), tralasciando quello che riguarda lo stile e la scorrevolezza di lettura, tralasciando ciò che davvero rende un romanzo
bello (l'introspezione dei personaggi, le digressioni che esaltano la mentalità di costoro ed un sacco di altre cose che non sto qui ad elencare),
tralasciando tutto questo - vogliamo discutere sulla trama di questo elaborato?
Vi sfido a trovarla.
Vorrei solo che E.L.James, ormai conosciuta a livello mondiale (ed apprezzata a livello mondiale) per aver scritto un aborto concettuale di tale calibro,
potesse leggere grandi classici della letteratura (anche a sfondo erotico, non critico il genere beninteso, purché trattato decentemente e non in maniera volgare come lei ha fatto)
e assimilare tutto ciò che non ha saputo trasmettere nella sua famosa trilogia (partendo dal senso di realismo, sino a giungere a espedienti narrativi di cui lei ignora l'esistenza).
E con questa spataffiata di parole, mi chiudo nel mio cantuccio, affermando con fermezza che il peggiore dei tre, a mio avviso, è 50 Sfumature di grigio.
Baci,
_ContessaDeWinter